Dario Castello, l’energia della famiglia

Dario Castello, l'energia della famiglia

Senior VP, CIO e digital officer di MARELLI, Dario Castello è un manager che non ha paura di sporcarsi le mani di grasso. Tra sport e tempo libero, la famiglia è il suo principale interesse

Lo potete trovare in sella alla sua moto o in garage a lavarne una, controllare l’olio e il filtro dell’aria, pennellare qualche graffio. Oppure, lungo un sentiero di montagna o al mare in Sardegna. Ma sempre insieme alla famiglia. Classe 1964. Laurea in Ingegneria elettronica. Dario Castello nasce a Rho, alle porte di Milano. Oggi, vive a Pavone Canavese in provincia di Torino. Sposato dal 1992, ha tre figli: Sveva di 24 anni, Fulvio di 22 e Sergio di 18. Fin da giovanissimo, pratica molti sport. Moto enduro, sci, tennis, bicicletta, trekking, nuoto. «Ci tengo molto all’attività fisica, ogni tanto gioco anche a tennis e se proprio fa freddo e piove, mi rifugio in palestra o sulla cyclette a casa. Mio figlio Fulvio, che è patito di fitness, si è divertito a crearmi una scheda di allenamento per mantenermi in forma. Speriamo sia elisir di lunga vita». La sua fortuna più grande – confessa Castello – è quella di avere le stesse passioni di quando era ragazzo. «Oggi, la cosa più bella è di poterle coltivare assieme alla mia famiglia. Con mio fratello, figli e nipoti, mi piace scorrazzare in moto tra i boschi, fare lunghe sciate in inverno e fare trekking sulle Alpi in estate. Sugli sci, ci divertiamo dalla prima all’ultima nevicata della stagione. E d’estate, abbiamo ogni anno un appuntamento fisso: un tour tra i rifugi in Valle d’Aosta.

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SPORT E TEMPO LIBERO

Essendo un amante dell’attività fisica, appena il lavoro gli concede un po’ di tregua, Dario Castello cerca di trovare il tempo per praticare sport e muoversi all’aria aperta. «Vivo in campagna e vicino alle montagne. Quando posso cerco sempre di spostarmi in bici. Nei giorni non lavorativi, non mi dispiace anche occuparmi dei lavori in giardino, leggere libri e rilassarmi guardando la TV o andando al cinema. Mi piacciono tutti i film, dai cartoni animati ai film d’azione». Una cosa però è sacra: la mattina del weekend. «Non metto la sveglia perché non amo svegliarmi presto. Ma immancabilmente, arriva sempre qualche telefonata di lavoro». Le due ruote sono una delle sue passioni più grandi. Velocità e odore di benzina tra Gran Premi di Formula 1 e MotoGP. «Faccio ancora fatica a equipararla all’elettricità dei motori di nuova generazione, che non danno la stessa adrenalina. Inutile sottolineare, che Dario Castello tifa Ferrari e Bagnaia. «Il Pecco è canavesano come me». La squadra calcistica del cuore è quella amatoriale del figlio Sergio che lo vede soffrire tutti i sabati sugli spalti. In seconda battuta, tifa per una squadra lombarda che ha un po’ di blu sulle strisce. «In generale, seguo gli atleti italiani in molti sport, dallo sci al tennis, dove ultimamente abbiamo per fortuna delle belle soddisfazioni. Uno dei pochi sport che ho lasciato a malincuore è la vela, tanto che ormai la mia patente nautica è scaduta. In futuro chissà».

VACANZE IN CAMPER

Dovendo organizzare la vita degli altri sul lavoro, Dario Castello lascia volentieri il compito di organizzare le vacanze alla moglie. «Quest’estate, ci siamo spinti quasi fino al Polo Nord, mentre in passato abbiamo spaziato dagli Stati Uniti all’Africa, dal Canada alla magica Islanda che è il nostro luogo preferito e dove siamo tornati molte volte. Già solo l’aurora boreale vale il viaggio. Negli anni in cui ho lavorato a Maranello, ci siamo divertiti molto a girare nel tempo libero col nostro camper, un bel compagno d’avventura molto adatto alla famiglia con figli piccoli».

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I LUOGHI DEL CUORE

Dario Castello frequenta sin da piccolo alcuni luoghi del cuore: «In montagna, la zona del Monte Bianco e le valli intorno al Monte Rosa, e al mare, la Sardegna, dove torno periodicamente. D’estate, mi ritaglio le mie settimane ad agosto tra relax e chilometri in esplorazione di nuovi luoghi. D’inverno, le vacanze di fine anno sugli sci sono un appuntamento fisso per tutta la famiglia. Anche se quest’anno, stiamo pensando di aggiungere una piccola appendice motociclistica in Marocco. Hobby e sport vanno sempre a braccetto con la famiglia che in realtà è il mio vero e principale interesse».


Luciano Guglielmi CIO, direttore comitato di Indirizzo per la Fondazione per la Sostenibilità Digitale – senior advisor di PwC – Board member and ambassador di CIO AICA Forum