ServiceNow, l’IA al servizio della trasformazione digitale

ServiceNow apre due data center in Italia a Milano e Roma

La nuova release della New Platform punta su predizione e scalabilità

Disordini bellici, crisi economica, rallentamenti nella catena di approvvigionamento hanno causato non pochi problemi alle grandi aziende internazionali. Negli ultimi 15 anni, il mondo ha vissuto un certo numero di crisi che hanno portato le compagnie a dover ripensare, periodicamente, le loro priorità.

Secondo Filippo Giannelli, Country Manager di ServiceNow Italia, la priorità è adesso pensare al futuro, cercando di prevenire al meglio le necessità di ogni azienda, sfruttando le ultime tecnologie disponibili. Avere una visione completa del mercato è fondamentale, tanto quanto mettersi, come la chiama Giannelli, al comando di una “torre di controllo” che permetta di governare flussi e processi della propria impresa.

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Partiamo dai numeri: il Q2 di ServiceNow racconta di una crescita del 24% trimestre su trimestre, un trend che sostiene il piano previsto di raggiungere 16 miliardi di dollari di revenue entro il 2026. A livello mondiale, il gruppo conta oltre 17mila dipendenti e un forte indirizzamento all’innovazione. Basti pensare che il 25% dei ricavi è dedicato alla ricerca & sviluppo.

In Italia, ServiceNow lavora con le prime 50 imprese nazionali per dimensioni, con un consolidamento nella progettualità che riguardano le pubbliche amministrazioni. Non a caso, il fornitore ha colto al balzo la sfida del PNRR, con iniziative già in essere e con tempistiche ben definite. «Molto spesso si parla di attività che non hanno un ordine temporale ravvicinato. Invece, come impresa ci teniamo a programmare, nel modo migliore possibile, i progetti che ci vedono protagonisti. Con l’obiettivo di modernizzare il sistema paese e la macchina della PA, il PNRR rappresenta un’occasione unica per rinnovare molti degli scenari nei quali siamo coinvolti, che si parli di telco piuttosto che di utilities e pubblico. Un punto focale del piano di resilienza è quello di dover velocizzare la concretizzazione delle iniziative, per andare oltre l’ottica di lungo raggio secondo cui alcune attività possono aspettare. Il digitale è oggi e adesso e la possibilità di sfruttare piattaforme di governance per flussi e processi è un modo per andare oltre i sistemi legacy e affrontare molte delle sfide dinanzi a cui gli eventi ci hanno già posto».

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L’arrivo di Tokyo

Uno dei traguardi a cui ServiceNow tende è quello di sbloccare le potenzialità dell’intelligenza artificiale, a beneficio di organizzazioni e istituzioni. «All’interno delle migliaia di necessità che un cliente può avere, vogliamo dare all’IA il potere di prevenire i bisogni, per realizzare una vera e propria proattività». Qui arriva Tokio, l’ultima release della Now Platform, progettata per aiutare le organizzazioni a superare le complesse sfide aziendali in un ambiente moderno sempre più incerto, per offrire esperienze migliori a dipendenti e clienti e potenziare l’automazione nelle operazioni. Sono tre i punti salienti di Tokio: EAM, SLM e la questione ESG. Rispetto all’Enterprise Asset Management, la soluzione riduce i costi, attenua i rischi e migliora la pianificazione strategica con visibilità sull’intero patrimonio aziendale. Rispetto al Supplier Lifecycle Management, Tokio permette alle organizzazioni di trasformare le attività normalmente svolte tramite email dai fornitori in esperienze digitali, cosicché i team possano ridurre i costi operativi e riorganizzare le attività con le risorse. Infine, la release integra nuove funzionalità finalizzate a stabilire e documentare obiettivi ESG e KPI, monitorare le prestazioni, raccogliere e convalidare dati pronti per l’audit e creare insight in linea con i principali framework di reporting Environmental, Social, and Governance Management.

«Quale piattaforma organica, Tokyo porta vera innovazione in azienda, con upgrade semplici e basati sul cloud. Continuiamo a rivoluzionare il mercato dando priorità alle esperienze dei clienti, convinti di poter rispondere in maniera puntuale e dinamica a ciò di cui hanno bisogno: operatività, scalabilità e convenienza. Gli ingredienti per superare la crisi».