Intelligenza Artificiale, ‘genio e concretezza’: a che punto siamo nel manifatturiero?

Intelligenza Artificiale, ‘genio e concretezza’: a che punto siamo nel manifatturiero?

Il 20 e 21 ottobre a Riccione si terrà la Convention Var Group, al Palazzo dei Congressi. Si tratta di un momento di incontro tra le imprese e il digitale, che suggellerà questa lunghissima ‘storia d’amore’ rivolta verso il futuro. In occasione dell’evento, sarà possibile toccare con mano la concretezza dei progetti di digitalizzazione, e in particolare quelli dedicati al settore manifatturiero.

Ne parliamo con Angela Sebastianelli, Head of Marketing Strategy della lob Data Science di Var Group

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Digitale e manifatturiero: ‘forma e sostanza’ dell’innovazione… perché?

Engineering, supply chain, pianificazione, produzione, logistica, qualità, energia e data science sono le componenti più importanti nella creazione di percorsi di digitalizzazione che tutti i giorni raccontiamo ai nostri clienti.

Un ‘arco narrativo’ che muove dalle tecnologie applicabili (e sono davvero tante: a noi piace chiamarle ‘ammortizzatori digitali’, proprio perché la digitalizzazione è un percorso necessario e in grado di generare risultati tangibili), e si concretizza nei processi.

Che ruolo gioca l’Intelligenza Artificiale?

La nostra business unit si occupa in particolare di cultura del dato. Quando parliamo di applicazioni di IA predittiva, spesso qualcuno evoca sistemi un po’ esoterici, anche a causa dell’ubriacatura mediatica da Intelligenza Artificiale negli scorsi anni.

In realtà non si tratta di una scienza ‘per prevenire l’imprevedibile’, ma di uno strumento concreto per essere in controllo, rielaborare i dati in un contesto VUCA e in scenari in cui è necessario prendere le decisioni migliori.

Intelligenza Artificiale e ‘fabbrica’: quali opportunità nell’industria manifatturiera?

Visto il contesto mondiale in cui stiamo vivendo, uno dei temi più caldi per il manufacturing è quello della previsione degli acquisti e della domanda. Migliori previsioni significano benefici tangibili, e più gli algoritmi sono in grado di integrare dati interni (storico di ordinato, magazzino e venduto) a dati esterni (indici di riferimento delle materie prime, lead time dalla supply chain), più l’andamento della domanda potrà essere monitorato a livello di accuracy.

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Un altro concern è quello della qualità. Si sente spesso parlare di manutenzione predittiva, ma la qualità predittiva è un modo per andare oltre il tradizionale concetto del controllo statistico della qualità, rovesciando il paradigma classico. I nostri modelli raccolgono i dati del processo produttivo (fornitori, materie prime, engineering, non conformità) e restituiscono in output le determinanti che stanno influendo sulle non conformità.

Ma non solo: nel settore manifatturiero abbiamo sperimentato la video analisi o detection, e quindi il rilevamento di oggetti attraverso la visione artificiale. In ambito industriale gli scenari sono davvero complessi: con la Computer vision siamo per esempio in grado di classificare in modo oggettivo la qualità dei materiali in ingresso che costituiscono i diversi carichi su cui iniziare le lavorazioni.

Tutto quello che vi ho raccontato assume un connotato particolare, che ci differenzia potentemente sul mercato: non POC, ma applicazioni pronte, con propria UI, con engine analitico tipico e forti referenze in questo settore.

A proposito di ‘vedere’ e toccare con mano: cosa mostrerete nell’Experience Valley di Riccione?

Tra le tantissime soluzioni da ‘testare’, sarà presente un nostro sistema di Computer vision che sfrutta l’Intelligenza Artificiale per riconoscere i difetti di un prodotto (pixel by pixel e non solo attraverso l’identificazione di un generico riquadro). Sarà possibile anche classificare a monte l’immagine, in maniera propedeutica all’intercettazione del difetto. Un modo concreto per ridurre il rischio di errori nella valutazione della qualità del prodotto.

Fabbrica digitale e IA: le PMI manifatturiere sono pronte?

Possiamo dire che è la stessa tecnologia ad essere pronta a entrare nelle imprese ora. Il concetto di ‘fabbrica digitale’ si è ormai affermato con interpretazioni più o meno evolute e rappresenta davvero il futuro della produzione manifatturiera.

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In questo scenario si collocano l’Intelligenza Artificiale e tutti gli strumenti che caratterizzano l’evoluzione tecnologica e digitale della quarta rivoluzione industriale: IOT, cloud computing, augmented reality ecc. Per questo non solo i System Integrator, ma soprattutto le istituzioni, sono chiamate a mettere al centro della propria azione le condizioni abilitanti perché le imprese possano sfruttare queste opportunità e migliorare la propria competitività.

La digitalizzazione è infatti un percorso necessario e previsto dal PNRR: le tecnologie per digitalizzare i processi e prodotti sono disponibili davvero e ora, e la loro adozione è già a misura di impresa.