Causa in tribunale dopo tentativi “amichevoli” a vuoto
Quando Facebook ha cambiato il suo nome in Meta in ottobre, c’erano alcune preoccupazioni sul fatto che la società stesse pianificando di dominare il nascente metaverso, ma c’è una parte lesa che solo ora sta diventando pubblica. Una società di installazioni artistiche chiamata META (o Meta.is) ha annunciato che farà causa a Meta (o Facebook) per violazione del marchio, sostenendo che il cambio di nome di Zuckerberg ha violato il brand consolidato della società più piccola. “Il 28 ottobre 2021, Facebook ha sequestrato il nostro marchio e nome META, in cui abbiamo messo il nostro sangue, sudore e lacrime per oltre dodici anni”, si legge in un post sul sito dell’azienda. “Oggi, dopo otto mesi di tentativi di negoziare con Facebook in buona fede senza alcun risultato, non ci è rimasta altra scelta che intentare una causa contro di loro”.
Gran parte del caso dipende dai numerosi scandali sulla privacy di Facebook, che secondo Meta.is hanno reso impossibile condividere il nome. “Meta non può più fornire beni e servizi con il marchio META”, afferma la denuncia, “perché è probabile che i consumatori credano erroneamente che i prodotti e i servizi di Meta provengano da Facebook e che Meta sia associato alla tossicità che è indissolubilmente legata a Facebook”.
Meta.is detiene un marchio valido per il nome, ma potrebbe ancora trovarsi di fronte a una dura battaglia in tribunale, data l’ampia gamma di domande di brevetto presentate da Facebook da quando il cambio di nome è diventato ufficiale, inclusi marchi separati per messaggistica, social network e servizi finanziari. Esistono anche numerosi marchi che rivendicano il nome Meta per prodotti non tecnologici, tra cui un produttore di arti protesici.