Si allargano i confini per l’utilizzo delle casette dell’acqua. E’ stato inaugurato a Rimini un distributore di acqua all’interno di una stazione di benzina.
Si tratta della prima casetta d’acqua installata in un simile contesto e l’idea è nata da Fortech, azienda specializzata nella programmazione dei server dei distributori e nella mobilità, con la collaborazione del Comune di Rimini, e Adriatica Acque, controllata da Italbedis, azienda di Verona, al cui vertice vi è il noto Fabio Massaro (nella foto), imprenditore poliedrico friulano.
“Grazie alla sinergia – spiega Alberto Sebastiani di Adriatica Acque – di due aziende molto sensibili all’ambiente abbiamo installato la prima casa dell’acqua in una stazione di servizio e speriamo di replicare in tutt’Italia questo tipo di servizio che permette grandi risparmi per l’ambiente e per i consumatori”.
Adriatica Acque, che ha la sede a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena), è impegnata nella progettazione ed installazione di case dell’acqua. Dal 2010 sono state installate e realizzate oltre 300 casette, solo in Emilia Romagna.
I dati a fine 2021: l’erogazione di 197.209.842 litri di acqua. Questo, ha permesso il risparmio di circa 131.473.228 bottiglie di plastica da 1,5 litri. Coloro che utilizzano questo servizio hanno risparmiato in poco più di 11 anni, oltre 29 milioni di euro. Per calcolare questo risparmio delle famiglie è sufficiente dividere i litri per 0,15 cent, ovvero il costo / lt di una bottiglia di acqua in commercio, togliendo i 5 cent del costo dell’acqua medio presso una casa dell’acqua. Il risparmio generato per le famiglie è di € 29.581.476 circa, senza considerare il grande impatto verso la sostenibilità ed il pianeta: migliaia di bottiglie di plastica in meno, oltre che una grande quantità di C02, immesse in ambitene.
“Adriatica Acque – risponde Sebastiani – vende e noleggia erogatori d’acqua allacciati alla rete idrica per le famiglie, il mondo Ho.Re.Ca, le aziende, le pubbliche amministrazioni, scuole e le comunità, oltre ad accessori quali bottiglie e borracce in metallo utili ad usufruire del servizio.”
Fondamentale per le aziende coinvolte, la cultura dell’utilizzo dell’acqua pubblica attraverso l’uso di erogatori nelle scuole, eliminando anche qui l’utilizzo delle bottigliette monouso. “Il futuro prossimo sarà – conclude Sebastiani – quello di abbinare altre bevande oltre all’acqua.”
Soddisfatto Fabio Massaro: ‘E’ questo un nuovo grande passo in avanti per la sostenibilità ambientale, la nostra missione è anche creare un mondo migliore, senza spreco di risorse, e con questo progetto abbiamo messo un nuovo tassello in questo modo tutto nostro di fare impresa senza considerare il grande valore che, grazie alla nostra iniziativa, diamo ai tanti distributori oggi non presidiati e spesso abbandonati. Un grande modo di fare sostenibilità, valorizzando il patrimonio esistente.