Overlog, da 30 anni specialista in soluzioni software per la logistica, è in cerca di competenze tecniche e di persone che vogliano crescere
Il magazzino è di nuovo una risorsa importante per le aziende. Deve essere sempre più automatizzato, proattivo, connesso con tutte le esigenze della fornitura e della domanda. Per essere efficiente ed efficace richiede architetture informatiche tanto complesse nella progettazione quanto semplici e immediate nel loro utilizzo: è una delle frontiere più interessanti e innovative della digitalizzazione e della sua applicazione tecnologica. A questo mondo, però, manca un tassello strategico: la figura del tecnico specializzato.
A confermare una condizione estremamente critica anche per le imprese più innovative è Overlog, l’azienda friulana di Buttrio che da trent’anni continua a specializzarsi nelle soluzioni software per la logistica. I profili richiesti ruotano soprattutto attorno agli informatici, che ricoprono un ruolo fondamentale per poter permettere lo sviluppo del magazzino informatizzato e automatizzato.
«C’è una carenza forte di personale tecnico- spiega l’amministratore delegato Marco Crasnich (nella foto)- il numero complessivo di nuovi lavoratori e tecnici è insufficiente per le necessità complessive delle aziende del settore che sono così costrette a contendersi i pochi candidati».
In Overlog i progetti su misura e completamente nuovi l’uno rispetto all’altro sono la norma. L’azienda, perciò, può proporre varietà di impegno, obiettivi costantemente sfidanti e costruttivi sia per l’impresa, sia per coloro che grazie alle loro competenze permettono di raggiungerli.
«In Overlog è fondamentale creare sinergie tra tutti i collaboratori, creando valore, relazioni trasversali e innovazione, cercando di migliorarsi di progetto in progetto».
Si tratta dunque di un’azienda alla frontiera innovativa, alla ricerca di personale pronto a mettersi in gioco in un settore estremamente stimolante e variegato che si colloca in un settore di estrema importanza nel nostro periodo storico, fatica a trovare collaboratori con i quali affrontare le sfide tecnologiche ed il cambiamento. Crasnich infatti sottolinea «non possiamo non avviare una riflessione, perché non trovano linfa anche le professioni e le occupazioni più in linea con le trasformazioni in atto e con ciò che sarà il futuro».