L’utility del futuro è un’azienda aperta all’ecosistema

Alla presenza di analisti di IDC, esperti di tecnologia e leader aziendali hanno fornito spunti di riflessione e linee guida di intervento a una platea di technology e business manager di imprese italiane appartenenti al settore utilities

Si è svolto di recente a Milano, l’IDC Industry Week-Future of Industry Ecosystems, il ciclo di eventi dedicato a tre settori chiave dell’economia italiana: banking, manufacturing e utilities. Secondo IDC, le organizzazioni che sapranno condividere nel 2022 dati, applicazioni e operazioni con il loro ecosistema realizzeranno tre punti percentuali di ricavi in più rispetto ai non partecipanti. La tre giorni di incontri è stata condotta da Fabio Rizzotto, Vice President, Head of Local Research and Consulting di IDC Italia.

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Argomento della terza giornata riservata al settore utilities, gli ecosistemi digitali per accelerare la transizione sostenibile. Tra le aziende che hanno partecipato ai lavori, Denodo, ENI, Interacta, Gruppo HERA e OverIT.

Secondo Jean-François Segalotto, Associate Research Director di IDC Energy Insights, «Il ruolo centrale delle utility nel complesso percorso di transizione energetica sta portando le aziende del settore a ripensare i propri modelli operativi e di business, spingendo la creazione di valore al di fuori dei tradizionali confini aziendali. Le utility più aperte all’ecosistema tendono a essere più mature, sia dal punto di vista puramente tecnico che di trasformazione del business e dell’esperienza cliente». Dalla condivisione di dati e informazioni, passando per lo sviluppo di applicazioni comuni fino ad arrivare alla vera e propria condivisione di capacità ed expertise operative, in Europa e in Italia si assiste oggi alla nascita di ecosistemi spontanei e piattaforme digitali a supporto della sostenibilità dei sistemi energetici.

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I nuovi scenari geopolitici, l’aumento di eventi meteorologici sempre più estremi, la corsa alla decarbonizzazione e l’emergere di una generazione fortemente votata a mitigare il cambiamento climatico stanno spingendo le utility ad accelerare i loro processi di trasformazione. Tenuto conto che la domanda globale di energia sta aumentando, mai come oggi il ruolo delle utility risulta centrale nell’evoluzione della società moderna, nell’attenzione alle tecnologie digitali, nella condivisione di dati e best practice a supporto della sostenibilità e del futuro dei sistemi energetici.

Secondo IDC, il futuro degli ecosistemi industriali è rappresentato dalla condivisione di dati, applicazioni, operazioni e expertise. Si stima inoltre che entro il 2022, gli ecosistemi industriali registreranno un tasso di innovazione di nuovi prodotti/servizi digitali e fisici superiore del 40% rispetto agli approcci tradizionali. Entro il 2023, il 60% delle industrie condividerà informazioni e dati in ecosistemi basati sul cloud per migliorare le operazioni interne e l’innovazione e/o per collective monetization. Infine, entro il 2026, il boom dell’elettrificazione aumenterà le partnership con le utility, dagli enti municipali ai produttori di automobili, espandendo l’ecosistema delle utility del 30%.


Le videointerviste ai protagonisti

Andrea Zinno, Data Evangelist, Denodo

Diego Cera, Head of Technical Presales di Injenia & Product Manager di Interacta