Alla presenza di analisti di IDC, esperti di tecnologia e leader aziendali hanno fornito spunti di riflessione e linee guida di intervento a una platea di technology e business manager di imprese italiane appartenenti al settore manufacturing
Si è svolto di recente a Milano, l’IDC Industry Week-Future of Industry Ecosystems, il ciclo di eventi dedicato a tre settori chiave dell’economia italiana: banking, manufacturing e utilities. Secondo IDC, le organizzazioni che sapranno condividere nel 2022 dati, applicazioni e operazioni con il loro ecosistema realizzeranno tre punti percentuali di ricavi in più rispetto ai non partecipanti. La tre giorni di incontri è stata condotta da Fabio Rizzotto, Vice President, Head of Local Research and Consulting di IDC Italia.
Argomento della seconda giornata: quali prospettive di trasformazione per l’industria manifatturiera italiana? Tra le aziende che hanno partecipato ai lavori, Software AG, Artsana, Microsoft, Bosch Rexroth Italia, Lenovo, Brick Reply e Syskoplan Reply, Confluent. «Gli attuali problemi (complicazioni Business as Usual, Covid-19, crisi Russia-Ucraina, cambiamento climatico) non si scacciano a vicenda, ma si sommano, creando una grande quantità di complicazioni. In altre parole portano alla disruption», spiega Lorenzo Veronesi, Associate Research Director di IDC Manufacturing Insights.
Oggi più che mai è importante, quindi, usare i sistemi informativi per governare i processi, ma qual è la tecnologia in cui le aziende avrebbero voluto investire in passato? La risposta determina la priorità degli investimenti per un’impresa. Per prosperare infatti in uno scenario incerto, dove “digitale” e “sostenibile” diventano le parole d’ordine, le aziende manifatturiere italiane devono quindi adattare e trasformare la propria organizzazione. Secondo IDC, un vero approccio olistico alla trasformazione dovrebbe oggi includere i cinque pilastri del framework P.R.I.M.E.: Purpose, Resilience, Imagination, Mastery of Operations, Ecosystems. Con il termine “Purpose” si intende quindi definire e applicare gli obiettivi alle persone, ai prodotti e alla crescita dell’azienda e diventare un’organizzazione sostenibile; “Resilience” significa invece garantire operazioni resilienti a tutta l’organizzazione per rispondere rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato; “Imagination” vuol dire invece competere in modo diverso, creare nuovi modelli di business, sviluppare nuovi flussi di entrate, attrarre nuovi clienti; “mastery of operations” significa ottimizzare e automatizzare un migliore processo decisionale basato su dati e insights, dare ai clienti e ai dipendenti un’esperienza di valore su scala; infine, con il termine “ecosystems”, si intende la possibilità di creare nuovo valore, considerare l’innovazione congiunta, utilizzare le piattaforme digitali, condividere i dati per generare valore.
Le videointerviste ai protagonisti
Mauro Stramazzotti, Senior IoT Solution Architect, Software AG
Giusy Daniele, Director Business Application, Microsoft
Davide Patrini, OEM Sales Excutive, Lenovo Italia
Marco Belloni, partner Brick Reply
Diego Daniele, Regional Director Italy and Greece, Confluent