I servizi finanziari verso un futuro multicloud

Innovazione e cambio culturale per una nuova “normalità” digitale

A cura di Alberto Filisetti, Country Manager di Nutanix Italia

Le imprese di tutto il mondo hanno migrato i carichi di lavoro essenziali verso il cloud per godere di diversi benefici. Tra questi, una maggiore agilità a fronte di un’accresciuta concorrenza, la necessità di supportare gli attuali modelli di lavoro più flessibili e il desiderio di ridurre i costi generali legati alle strutture di elaborazione interne. Il cloud è anche fondamentale per consentire alle aziende di essere pronte per l’economia digitale del futuro.

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La situazione è diversa nel settore dei servizi finanziari. Sebbene molte istituzioni siano pienamente consapevoli dei vantaggi che possono derivare dal passaggio al cloud, molte di queste sono ancora riluttanti. Alcune sono state bloccate dai consistenti investimenti esistenti in soluzioni IT tradizionali, altre dalla natura altamente regolamentata del settore, che prescrive come gestire i dati. Anche la complessità legata alla gestione di più endpoint cloud ha contribuito a frenare il processo di migrazione al cloud.

Non ha aiutato nemmeno il fatto che i tentativi  di accedere alle piattaforme cloud pubbliche non abbiano sempre dato i risultati sperati. Spostando solo alcune funzioni non essenziali su un’unica piattaforma, speravano di muovere i primi passi verso una soluzione unica per risolvere le loro problematiche. Ma troppo spesso si sono ritrovate con benefici poco misurabili. Altri ancora, a fronte delle violazioni dei dati nel cloud pubblico che hanno fatto notizia negli ultimi anni, hanno preferito adottare un atteggiamento più prudente. Di conseguenza, molti hanno scelto di tornare all’opzione dell’IT on-premise.

Tutto ciò contribuisce a spiegare i risultati dell’ultimo report Nutanix global Enterprise Cloud Index che misura i progressi delle aziende nell’adozione del cloud. Secondo il report, le aziende del settore servizi finanziari sono in ritardo del 10% rispetto alla media globale, considerando tutti i settori.

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Recuperare il ritardo

Il report ha inoltre evidenziato che, se i primi tentativi di spostare i carichi di lavoro su un’unica piattaforma di cloud pubblico non hanno dato buoni risultati, l’approccio più sfumato del multicloud ibrido sta risvegliando l’entusiasmo per la migrazione al cloud.

L’adozione di un mix di modelli di cloud pubblico e privato, che magari prevede l’uso di più piattaforme di cloud pubblico scelte in base all’idoneità per particolari applicazioni, sembra riscuotere successo. Secondo i dati del report, questo approccio ibrido raddoppierà la sua popolarità nel settore finanziario, passando dall’attuale 26% al 56% entro tre anni, in linea con la più ampia tendenza globale all’evoluzione verso il multicloud. Le istituzioni del settore finanziario hanno approcciato il cloud con un po’ di ritardo, ma ora sono determinate a recuperare e ad adottarlo con successo.

Le sfide permangono

Questo non significa che banche e assicurazioni si aspettino che tutto prosegua senza intoppi. Per il 50% degli intervistati la sicurezza rimane uno dei principali problemi legati all’adozione del multicloud. Tra le priorità dei dipartimenti IT delle aziende di servizi finanziari per i prossimi 12-18 mesi troviamo quindi il miglioramento del livello della sicurezza. Inoltre, il 70% degli intervistati ha citato un aumento della spesa per la sicurezza a seguito della pandemia: il passaggio al multicloud probabilmente rafforzerà ulteriormente questa tendenza.

La complessità legata al dover operare attraverso i confini del cloud rimane una sfida importante per le società del settore dei servizi finanziari, con l’84% degli intervistati che concorda sul fatto sono necessari strumenti di gestione più semplici. L’integrazione dei dati tra i cloud rappresenta un problema per il 46% degli intervistati, mentre i problemi legati alle prestazioni con le sovrapposizioni di rete hanno interessato il 43%. Dato che quasi il 78% ha dichiarato di non disporre delle competenze IT necessarie per soddisfare le attuali esigenze aziendali, la semplificazione delle operazioni sarà probabilmente una delle priorità del cloud per il prossimo anno.

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Circa il 47% ha dichiarato di investire nello sviluppo e nell’implementazione di tecnologie cloud-native, mentre il 64% ha incrementato la spesa per aumentare l’automazione self-service basata sull’Intelligenza Artificiale. La stessa percentuale ha speso di più per gli aggiornamenti dell’infrastruttura, entrambi con l’obiettivo di facilitare il multicloud.

Anche la mobilità delle applicazioni è in primo piano. Un’ampia maggioranza (83%) degli intervistati nel report Nutanix concorda sul fatto che spostare le applicazioni in un nuovo ambiente può essere dispendioso in termini di tempo e denaro. Non sorprende perciò che l’adozione dei container aumenterà di pari passo con le implementazioni multicloud. Tra gli intervistati nel settore dei servizi finanziari, l’86% ha dichiarato che i container saranno importanti per le loro aziende entro il prossimo anno, a testimonianza dell’evoluzione delle priorità del cloud.

Un futuro multicloud ibrido

Nel complesso, circa l’82% degli intervistati ha dichiarato di ritenere che il modello multicloud ibrido, che prevede l’utilizzo di più cloud sia privati che pubblici, con una perfetta interoperabilità tra tutti, sia il modo migliore per affrontare problemi che vanno dalla sicurezza alla resilienza operativa, dalla gestibilità all’integrazione dei dati. Sono convinti che in questo modo si risolveranno alcune delle principali sfide legate all’implementazione multicloud, fornendo un ambiente cloud unificato su cui applicare in modo uniforme le policy di sicurezza e di governance dei dati. Sebbene gli enti finanziari non credano esista un approccio unico al cloud, sono lieti del fatto che un approccio multicloud ibrido possa essere adattato per soddisfare le loro esigenze.

Una volta acquisita questa consapevolezza, il passo successivo deve essere la ricerca di soluzioni multicloud ibride con gestibilità e sicurezza integrate, che offrano la possibilità di spostare rapidamente le applicazioni tra le infrastrutture cloud in modo conveniente. Se riusciranno a farlo, avranno superato con successo le difficoltà iniziali con il cloud e forse avranno anche acquisito un vantaggio competitivo.

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