Massimiliano Ballarin, Regional Sales Manager di Cradlepoint, spiega perché i droni supportati da una connettività avanzata possono fare la differenza
Gli incendi nel mondo sono sempre più frequenti; le temperature continuano ad aumentare a causa del cambiamento climatico, la siccità è ormai un problema diffuso ed è sempre più evidente che i roghi di ampia portata, in particolare nei periodi estivi, costituiscono una minaccia crescente.
Negli Stati Uniti, dei 20 roghi più devastanti che abbiano mai colpito la California, 6 si sono verificati nel 2020. Nello stesso anno in Australia gli incendi hanno consumato milioni di acri di terreno e distrutto beni e proprietà per miliardi di dollari. In Italia nel 2021 sono bruciati il triplo degli ettari del 2020 e, nel 40-50% dei casi, il territorio colpito da incendio era rappresentato da boschi e foreste.
Per contrastare uno scenario così drammatico è fondamentale che i soccorritori e i vigili del fuoco sviluppino nuovi metodi per rilevare gli incendi e intervenire tempestivamente. Purtroppo, una delle conseguenze più comuni di un incendio è la distruzione delle infrastrutture, che impedisce agli addetti ai lavori di comunicare e coordinarsi, ostacolando i soccorsi e mettendo a repentaglio l’incolumità fisica dei soccorritori. Fortunatamente, già oggi la tecnologia svolge un ruolo chiave nel garantire la sicurezza delle squadre di intervento e in futuro diventerà ancora più determinante. Ne è un esempio l’adozione da parte dei vigili del fuoco di strumenti innovativi come i droni che, se utilizzati insieme alla connettività cellulare, possono non solo aiutare a rilevare i roghi, ma anche a controllarli.
Nuove tecnologie per rilevare e contenere gli incendi
Storicamente, la gestione degli incendi prevedeva l’utilizzo di torri di avvistamento, aerei, elicotteri e persino vedette, per poi stilare rapporti e piani di intervento. Un approccio di questo tipo risultava efficace, ma oggi gli incendi sono molto più estesi rispetto al passato e riuscire a individuare i roghi e spegnerli è decisamente più impegnativo. È stato rilevato che, in particolare durante la stagione estiva, i roghi durano in media dai 40 agli 80 giorni in più rispetto a 30 anni fa. Inoltre, l’aumento degli insediamenti urbani porta a una progressiva riduzione della tempestività con cui i vigili del fuoco riescono a intervenire e gestire l’emergenza.
Queste sono alcune delle principali ragioni per cui oggi le squadre di intervento hanno bisogno di accedere a tecnologie e strumenti moderni, dotati di infrastrutture appropriate, per supportare un rilevamento tempestivo, tempi di risposta rapidi ed una gestione ottimale delle emergenze.
Da questo punto di vista, i droni rappresentano alleati preziosi e possono essere impiegati praticamente ovunque, consentendo ai soccorritori di ottenere informazioni istantanee sull’area circostante, indipendentemente dalla sua estensione. Inoltre, sono molto più economici e sostenibili rispetto a elicotteri o altri velivoli, hanno un’autonomia elevata e consentono una maggiore mobilità. I droni a lungo raggio, infatti, possono essere impiegati per effettuare rilievi e raccogliere dati per 10 ore consecutive, ovvero 3 volte più a lungo di un elicottero a serbatoio pieno. Grazie alla possibilità di controllo a distanza, possono avvicinarsi anche ai contesti più pericolosi, fornendo importanti informazioni alle squadre di soccorso senza mettere in pericolo le persone.
Droni e operatori: il segreto è nella comunicazione
I droni rappresentano un aiuto fondamentale per affrontare incendi e altre emergenze, ma è indispensabile che il loro utilizzo sia accompagnato dalla possibilità di ricevere dati in tempo reale. L’uso dei droni per monitorare gli incendi può, infatti, aiutare a comprenderne le caratteristiche e a prevederne gli sviluppi, ma è necessario tenere presente che i disastri naturali hanno spesso un impatto distruttivo sulle reti tradizionali, ostacolando o impedendo le comunicazioni.
È qui che le reti cellulari 5G e 4G LTE entrano in scena: l’installazione di router mobili ruggedized consente di continuare a comunicare anche durante le fasi peggiori dell’emergenza attraverso la connettività cellulare. L’utilizzo della tecnologia 5G e 4G LTE per abilitare e monitorare i droni offre ciò che le agenzie di regolamentazione del traffico aereo chiamano “beyond virtual line of site” (BVLOS), che è in fase di sperimentazione e implementazione in tutto il mondo.
Per rafforzare ulteriormente la ridondanza, i modem mobili possono essere dotati di doppia scheda SIM. Ciò consente di avere due reti ridondanti separate, attraverso cui comunicare in caso di indisponibilità dell’infrastruttura primaria. I dati raccolti dai droni forniscono inoltre ai soccorritori un livello di sicurezza e affidabilità di gran lunga superiore, facilitando l’organizzazione dell’intervento.
Il futuro della tecnologia per combattere gli incendi
Oltre ai vantaggi immediati offerti dalla connettività cellulare, è fondamentale guardare anche al suo futuro, perché non avrebbe senso investire in dispositivi che a breve non saranno più conformi o che non funzioneranno su nuove infrastrutture. Anche se oggi l’Unione Europea sta sviluppando la propria infrastruttura 5G e dismettendo in modo progressivo la rete 3G, la mappa futura della connettività non è ancora del tutto definita. Per questo, è essenziale che qualsiasi dispositivo adottato oggi sia flessibile e in grado di connettersi e passare da una rete all’altra per ridurre il rischio di ingresso in zona non coperta.
La capacità e la flessibilità delle reti cellulari 5G e 4G LTE garantiscono che i droni funzionino senza imprevisti, utilizzando sensori per evitare gli ostacoli, rilevando le posizioni e fornendo al contempo informazioni fondamentali. La stessa rete cellulare può anche essere utilizzata per la trasmissione di video, immagini e comunicazioni di alta qualità a velocità elevata, essenziali per prendere decisioni su come intervenire sui roghi in modo tempestivo.
Grazie ai droni di ultima generazione ed all’affidabilità, sicurezza e flessibilità dei router che utilizzano la tecnologia cellulare, sfruttando a pieno le reti 4G e 5G, il futuro della gestione degli incendi è destinato a cambiare profondamente, rendendo più semplice alle squadre di soccorso condividere informazioni e aiutandole a rispondere in modo più rapido e preciso alle emergenze.