WhatsApp ora consente di trasferire la cronologia delle chat da Android a iPhone

WhatsApp ora consente di trasferire la cronologia delle chat da Android a iPhone

Dopo aver implementato i trasferimenti da iPhone ad Android l’anno scorso

WhatsApp sta aggiungendo la possibilità di trasferire la cronologia delle conversazioni da Android a iPhone dopo la novità dello scorso anno, con cui permetteva agli utenti di passare le chat da iPhone ad Android. La funzionalità è stata annunciata dal CEO di Meta, Mark Zuckerberg, in un post su Facebook. I primi segnali della funzionalità, che per ora è disponibile in versione beta, sono stati precedentemente individuati da WABetaInfo. L’aggiornamento risolve un problema di WhatsApp di vecchia data, la difficoltà nel trasferire le chat tra i due sistemi operativi mobili. Se è facile trasferire le chat da un dispositivo iOS a un altro o da un Android a un altro, la stessa cosa non si può dire per i due mondi paralleli.

Il processo di trasferimento funziona solo su iPhone nuovi o ripristinati alle impostazioni di fabbrica e utilizza l’app Move to iOS di Apple esistente per Android (che aiuta già a spostare contatti, voci del calendario, messaggi SMS e altro). Durante la configurazione di iPhone, bisogna selezionare l’opzione “Sposta dati da Android”, quindi seguire i passaggi nell’app Android. Una volta che l’iPhone è completamente configurato, si deve aprire WhatsApp e accedere utilizzando lo stesso numero di telefono. Dovrebbe essere visualizzata la cronologia delle chat Android preesistente. Per avviare il trasferimento serve Android 5 o versioni successive sul dispositivo Android e iOS 15.5 su iPhone. L’eventuale cronologia chat iOS preesistente verrà sovrascritta da quella Android importata.

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“Stiamo aggiungendo a WhatsApp la possibilità di passare in modo sicuro da un telefono all’altro e trasferire la cronologia chat, foto, video e messaggi vocali tra Android e iPhone mantenendo la crittografia end-to-end” ha scritto Zuckerberg. “Si trattava di una delle funzionalità più richieste dagli utenti”.

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