L’AD Carmine Di Maria fa il bilancio del primo anno dello spin off legaltech di Eustema
EUforLEGAL è partito forte. Lo spinoff legaltech di Eustema ha chiuso il primo anno di attività con ordini per oltre 2 milioni di euro e un Ebitda al 39%. «È stata un’ottima partenza, ancora più positiva se consideriamo che molti uffici erano chiusi a causa della pandemia e quindi abbiamo conquistato clienti attraverso contatti a distanza. Ma abbiamo trovato un mercato molto interessato alla nostra offerta. Da parte degli uffici legali delle grandi aziende c’è un’apertura che non immaginavamo» spiega l’amministratore delegato Carmine Di Maria.
La risposta del mercato vi ha sorpresi?
In parte sì. Siamo in questo settore da venticinque anni, conoscevamo bene il potenziale di EUforLEGAL. Abbiamo riscontrato però un positivo e inaspettato cambiamento di visione da parte dei clienti. Spesso nelle imprese l’ufficio legale era considerato un centro di costo e di rischi. Invece sono sempre più numerose quelle che iniziano a vederlo come un supporto al core business. EUforLEGAL può aiutare l’azienda a governare meglio il rapporto con i clienti e i partner difficili: non aiuta solo quando emergono rischi di contenziosi o cause legali, ma anche nella gestione dell’attività ordinaria.
Presto inizierete la commercializzazione della nuova Cognitive Data Platform. Quali innovazioni porterà?
La nuova piattaforma introduce automazione su due aspetti: la gestione del database delle pratiche e il motore di ricerca. Attraverso intelligenza artificiale, machine learning e natural language processing è in grado di ricavare da dati non strutturati, come file pdf, tutte le informazioni utili a creare un database storico. In questo modo tutta la parte di analytics è molto raffinata. Aumenta la possibilità di individuare la similarità tra le cause, fare la stima dei possibili impatti e dei costi, valutare i possibili legali esterni da coinvolgere in base ai successi avuti in cause simili. Il motore di ricerca permette all’avvocato di trovare con estrema facilità dati ed elementi nelle pratiche precedenti. Tra le novità che introduciamo c’è anche la funzione di summarization: la possibilità di creare in automatico massime e riassunti. È l’automazione di un processo particolarmente importante per gli avvocati.
Su quali altre innovazioni state lavorando?
Come Eustema contiamo molto sul potenziale della blockchain nella comunicazione tra le parti e nella notarizzazione degli atti. La blockchain sviluppata da Eustema è molto efficiente ed è utilizzabile anche per le soluzioni di EUforLEGAL. Vogliamo poi completare un’offerta che comprenda tutto il mondo della governance. Quando si parla di criteri ESG la G della governance è spesso trascurata. Invece è importante e ad oggi è stata poco automatizzata. Pensiamo alla GDPR, ai certificati bianchi o ai modelli 231: EUforLEGAl può portare automazione anche in questi ambiti. È l’attività che definiamo regtech, la tecnologia applicata all’ambito regolatorio. Ma il vero salto di paradigma, conclude Di Maria, lo faremo con il progetto i corso sugli smart contract: attraverso il machine learning sarà possibile costruire nuovi contratti da informazioni già disponibili, mentre con l’uso della blockchain sarà possibile avviare l’esecuzione automatica degli adempimenti contrattuali.