Exadata Cloud Infrastructure X9M accelera i carichi di lavoro database OLTP in cloud con 2,5 volte più core e l’87% in più di IOPS OLTP rispetto alla generazione precedente, ma allo stesso prezzo
Oracle ha annunciato la disponibilità di Oracle Exadata Cloud Infrastructure X9M, l’ultima generazione della più potente piattaforma database di Oracle in cloud, su Oracle Cloud Infrastructure (OCI). Con Oracle Autonomous Database Service o Oracle Exadata Database Service in esecuzione su Exadata Cloud Infrastructure X9M, i clienti possono gestire i carichi di lavoro esistenti più velocemente, con una scalabilità maggiore e a un costo inferiore rispetto alle generazioni precedenti. Inoltre, quando si passa da X8M a X9M, si possono ridurre i costi consolidando centinaia di carichi di lavoro OTLP, analytics e database misti su un singolo servizio cloud.
Exadata Cloud Infrastructure X9M offre fino a 8.064 vCPU di server database, 2,5 volte di più della versione X8M, e fino a 3,1 PB di capacità di database non compressa, con un aumento del +28%. Insieme a reti interne più veloci dell’80% e al doppio della larghezza di banda per le connessioni dei server applicativi, i clienti possono eseguire carichi di lavoro OLTP con una latenza di SQL IO estremamente bassa (inferiore a 19 microsecondi) e fino all’87% in più di IOPS. Exadata Cloud Infrastructure X9M su OCI accelera anche i carichi di lavoro analitici in cloud grazie a scansioni più veloci dell’80%, fino a 2,88 TB/s.
“Autonomous Database e Exadata Database Service forniscono prestazioni, disponibilità e sicurezza uniche, a livello di requisiti da ‘borsa valori’, in modo trasparente a tutte le applicazioni”, ha detto Juan Loaiza, executive vice president, Mission-Critical Database Technologies, Oracle. “Con Exadata Cloud Infrastructure X9M, abbiamo adottato la CPU, il networking e l’hardware storage più recenti e abbiamo ottimizzato il nostro software per offrire l’infrastruttura cloud di Oracle più performante, scalabile e conveniente per lo sviluppo e l’esecuzione di carichi di lavoro Oracle Database, il tutto allo stesso prezzo della generazione precedente”.
Più prestazioni e scalabilità su OLTP e analytics
L’alto livello di prestazioni fornito da Exadata Cloud Infrastructure X9M aiuta i clienti a elaborare più transazioni mission-critical in meno tempo e a ottenere maggiori insight analizzando quantità maggiori di dati più velocemente e con algoritmi analitici più sofisticati. Inoltre, la capacità di consolidare più carichi di lavoro su un numero inferiore di infrastrutture rispetto a X8M riduce sensibilmente i costi.
Exadata Cloud Infrastructure X9M offre i seguenti vantaggi rispetto ad altri database in cloud:
- La latenza IO inferiore a 19 microsecondi – 25 volte meglio della latenza di mezzo millisecondo offerta da Amazon RDS e 50 volte meglio della latenza di un millisecondo offerta da Microsoft Azure SQL – migliora direttamente la reattività e il throughput OLTP.
- Con 64 server di storage, X9M offre fino a 2880GB/s di throughput aggregato di scansione analitica-137 volte più veloce di quanto sia possibile con una singola istanza Azure SQL (21GB/s) e 384 volte più veloce di Amazon RDS (7.5GB/s).
Funzionamento continuo per i database mission-critical
L’hardware fault-tolerant Exadata e l’integrazione con Oracle Real Application Clusters (RAC) consentono continuità di servizio anche in caso di guasti e permettono all’infrastruttura di essere scalata, potenziata e aggiornata senza interruzioni. Lo scaling di altri database cloud spesso richiede tempi di inattività quando si passa da una tipologia pre-definita di macchina virtuale a un’altra. Exadata Cloud Infrastructure X9M supporta lo scaling up del consumo sui server database e lo scaling out del numero di server di database utilizzati, il tutto senza migrare i database o richiedere downtime. Con la capacità di utilizzare da quattro a 252 vCPU per server database e da due a 32 server database per sistema, le imprese possono consolidare i database mission-critical in cloud senza esaurire le risorse.
Più flessibilità e scalabilità per Autonomous Database e per gli sviluppatori
Le organizzazioni e gli sviluppatori che implementano Autonomous Database su OCI possono ora aumentare le prestazioni e ridurre i costi utilizzando più risorse di database e storage di quanto fosse possibile in precedenza sul sistema X8M. I clienti di Autonomous Database hanno la flessibilità di implementare l’intera gamma di configurazioni Exadata Cloud Infrastructure X9M in ambienti dedicati Autonomous Database. Questo permette loro di utilizzare vCPU aggiuntive per eseguire più query OLTP simultaneamente e più server di storage per parallelizzare i carichi di lavoro di analytics con un throughput di scansione fino a 38 volte superiore a quello possibile con X8M. Di conseguenza, i clienti sono in grado di eseguire i carichi di lavoro database più velocemente, consolidarne di più su meno infrastrutture e ridurre i costi. Inoltre, Autonomous Database consente ulteriori riduzioni dei costi con meno necessità di gestione, auto-scaling basato sul consumo e consolidamento di fino a cinque database in una vCPU per carichi di lavoro più leggeri come sviluppo, microservizi e piccoli database.
Il commento dell’analista Wikibon
“Ciò che è veramente importante dell’annuncio di Exadata Cloud Infrastructure X9M è che Oracle è la prima a implementare in produzione la potenza e le prestazioni delle CPU AMD con la memoria persistente (PMem) di Intel, il tutto in un unico sistema”, ha detto Marc Staimer, analista senior, Wikibon. “Oracle ha strettamente integrato le CPU AMD a 64 core nei suoi server database Exadata Cloud Infrastructure, la rete RDMA, e le ultime CPU Intel IceLake con Intel Optane PMem sui server di storage. Il risultato è la piattaforma di database cloud aziendale multi-modello più performante oggi disponibile”.