Il dialogo tra ERP e MES per la smart factory

Il dialogo tra ERP e MES per la smart factory
Claudio Gentile, responsabile del controllo di gestione di EDIT Torino

Macchine connesse, gestione e monitoraggio della lavorazione, integrazione con magazzino e contabilità. Il birrificio EDIT Torino ha scelto Mexal di Passepartout per far dialogare l’ERP con la produzione in tempo reale, mediante il MES di iFTechnology, la software house acquisita nel 2021 dalla società di San Marino

A Torino, in zona Barriera di Milano, in un edificio ottocentesco di circa 5.000 metri quadrati, parte della ex fabbrica di cavi elettrici Incet, nel 2017 è stato creato EDIT (acronimo di Eat, Drink, Innovate Together), un nuovo polo gastronomico. Il complesso, completamente restaurato, è composto da sei diverse aree – Bakery Cafè, Brewery, Pub, Cocktail Bar, Restaurant e Kitchens – dove potersi immergere in un’esperienza unica, all’insegna del gusto e dello svago. «L’area maggiormente sviluppata è quella del birrificio che al suo interno comprende anche un pub con 19 spine e un lunghissimo bancone di 20 metri. A partire dal 2021, sono state ingrandite la sala cottura e la cantina che oggi è costituita da dieci fermentatori, suddivisi in tre serbatoi da 60 hl, quattro da 40 hl e tre da 20 hl. Attualmente, la produzione raggiunge quasi 5.000 hl annui, con obiettivi di crescita per il futuro molto ambiziosi» – racconta Claudio Gentile, responsabile del controllo di gestione di EDIT Torino.

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Un cambiamento che si lega ai progetti di espansione della proprietà. Nel corso del mese di aprile, sarà infatti inaugurato lo spazio allo Scalo Farini di Milano, mentre in maggio debutterà un secondo punto EDIT  a Torino, in zona Murazzi. «In un futuro ormai vicino, EDIT punta a essere identificato come un birrificio artigianale moderno e di qualità, che commercializza le proprie birre esclusivamente in lattina anche in punti vendita specializzati. Da qui l’esigenza, nata ormai un anno fa, di trovare un partner per riuscire a creare una piattaforma in grado di interconnettere i vari macchinari che avevamo acquistato per compiere il grande salto in chiave 4.0 ma nel rispetto dei processi produttivi» – prosegue Gentile. «La scelta è caduta su iFTechnology, azienda emiliana che possiede tutte le competenze necessarie ad affrontare le sfide della digitalizzazione delle smart factory nell’ambito del piano Transizione 4.0».

LA PIATTAFORMA PER L’INDUSTRY 4.0

Nata dall’esperienza trentennale in innovazione dei processi aziendali dei suoi fondatori, Massimo e Davide Prodi, iFTechnology ha messo a punto un metodo innovativo, agile e dinamico per accompagnare gli imprenditori nel percorso di efficientamento del sistema produttivo. «Oggi, siamo in grado di offrire ai clienti l’integrazione tra Frame, il sistema MES di controllo della produzione, con la soluzione Mexal di Passepartout, collegando il MES mediante driver proprietari le macchine di lavorazione per rilevare in tempo reale tutti gli eventi connessi» – spiega Davide Prodi, presidente di IFTechnology e product manager Industry 4.0 dell’azienda, che nel settembre 2021 è stata acquisita da Passepartout, software house sammarinese che sviluppa, da oltre 30 anni, software gestionali completi e affidabili per piccole e medie imprese, commercialisti, hotel, ristoranti, negozi e catene. IFTechnolology si è sempre posta come partner di riferimento e come guida nei processi di semplificazione, miglioramento e ottimizzazione dei processi produttivi industriali. «Ci impegniamo ogni giorno per stare al fianco degli imprenditori che vogliono essere i protagonisti del loro mercato» – continua Prodi. «Nel caso di EDIT Torino, abbiamo trovato una realtà “illuminata”, che ha richiesto fin da subito un approccio integrante per tutto il sistema di gestione della produzione, in un’ottica di transizione digitale. Il mondo in cui oggi devono competere le aziende impone infatti una crescita rapida e obbligata».

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Davide Prodi, presidente di IFTechnology e product manager Industry 4.0

LA SVOLTA DI PASSEPARTOUT

Attualmente, Passepartout conta circa 200 dipendenti. Si avvale di una rete consolidata di oltre 300 partner che presidia il territorio nazionale, offrendo un alto livello di qualità nei servizi a supporto di ben 30mila installazioni. Un’azienda eclettica e dinamica che aveva scelto di crescere, anno dopo anno, non per acquisizioni ma per linee interne, contando su una clientela molto fidelizzata. Una strategia che aveva portato a raggiungere risultati eccellenti sull’onda di quello che può essere considerato il claim aziendale “non fermarsi mai”. «L’avvento dell’industria 4.0 ha imposto però un cambio di passo. L’obiettivo era quello di aumentare il nostro know-how» – dichiara Andrea Rosa, direttore commerciale di Passepartout. Primo effetto di questa svolta, a settembre 2021, l’acquisizione, oltre che di iFTechnology, di Zerodo, realtà pugliese specializzata nel settore mobile e gestione reti in mobilità con la suite Paddy System, dedicata al mondo della logistica». Con il know-how ottenuto grazie all’acquisizione di iFTechnology, Mexal si è arricchito dei driver della società emiliana, capaci di far dialogare l’ERP con le macchine di produzione connesse. «Un risultato eccezionale in termini di time-to-market, in quanto la decorrenza del nuovo piano di politica industriale contenuto nel PNRR, è partita il 16 novembre dello scorso anno» – sottolinea Andrea Rosa.

Andrea Rosa, direttore commerciale di Passepartout

TRANSIZIONE 4.0

Con il modulo Mexal, Passepartout mette in campo una soluzione software dedicata a chi desidera intercettare i vantaggi fiscali del piano Transizione 4.0, come nel caso di EDIT Torino, grazie alle nuove funzioni basate sui più moderni protocolli di connessione tra MES e macchine di produzione. Flessibilità, velocità, qualità (offre infatti il monitoraggio della produzione in tempo reale) e produttività (minori tempi di setup, riduzione degli errori e fermi macchina) sono le caratteristiche che fanno di Frame, il MES di iFTechnology, la soluzione ideale per manutentori, operatori e responsabili di produzione, che possono facilmente supervisionare il parco macchine, gestendo le risorse allocate alla singola macchina e monitorando lo stato di salute del reparto produttivo grazie a indicatori di stato, allarmi e contatori della produzione. Caratteristiche che sono state alla base della scelta fatta da EDIT Torino, che grazie a un’unica soluzione integrata riesce a seguire efficacemente l’interconnessione con le macchine, la gestione della produzione, del magazzino e della contabilità. «Il progetto è ancora in corso e sarà replicato anche nel locale che apriremo a Milano, dove sarà installato un piccolo impianto di produzione» – spiega Gentile. «Il sistema di tracciabilità sarà dotato di un pannello di controllo con una vista completa sia sul sito produttivo del capoluogo lombardo che sul sito produttivo di Torino. Il format del locale potrà essere replicato anche in altre parti del Paese. Da qui, l’esigenza di avere un sistema informativo che possa dialogare con i diversi impianti».

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LA RISTORAZIONE CHIUDE IL CERCHIO

Avendo l’attività di ristorazione collegata al birrificio, EDIT Torino ha adottato anche il software di Passepartout per la gestione del ristorante. «Quasi a chiudere il cerchio» – commenta Andrea Rosa. «Da più di 15 anni, infatti Passepartout è presente nel mondo della ricettività e dell’ospitalità con una business unit». Menu, il software gestionale per ristoranti di Passepartout permette una gestione veloce e completa della comanda ed è in grado di rispondere a tutte le esigenze del settore food & beverage: menu degustazione, varianti, gestione delle uscite e invio delle comande ai centri di produzione. Compresa la gestione delle prenotazioni direttamente online tramite mobile app o web.