Il ruolo delle applicazioni decentralizzate nell’user experience (anche del tifoso) e nella relazione con i brand. In un mondo decentralizzato, le regole sono dettate dagli utenti-investitori e dai loro desideri
La tecnologia blockchain rappresenta la base del nuovo Web3. Negli ultimi due anni, si è vissuta un’esplosione dei mercati legati alla blockchain e un aumento esponenziale delle decentralized apps (dApps), applicazioni basate su blockchain in cui ogni utente possiede la copia esatta dei dati ed esercita il controllo sulle informazioni presenti, prive di controllo centralizzato. Queste applicazioni decentralizzate hanno superato quota novemila in poco più di due anni e hanno visto crescere i propri utenti di oltre il 700% solo nel 2021. Le criptovalute sono una realtà ormai consolidata con un volume d’affari di oltre tre miliardi di dollari e le piattaforme di Decentralized Finance, Gaming, NFT e marketplace hanno raggiunto cifre importanti in termini di valore di mercato e di utenti coinvolti. Solo il mercato NFT ha superato la soglia dei 24 miliardi di dollari nell’ultimo anno e si appresta a raggiungere il 40% della stessa cifra solo nel primo trimestre del 2022. Lo scenario che si apre adesso pone quindi le basi sui concetti di disintermediazione e decentralizzazione del Web3, in una visione del prossimo futuro in cui le dApps giocano un ruolo determinante nella “next web revolution” in cui sembra sempre più vicina una ridistribuzione della proprietà di Internet tra i suoi utenti. La natura aperta e crittografata delle applicazioni decentralizzate ha portato gli utenti digitalmente più avanzati ad approfondirne la conoscenza già nella loro forma embrionale.
E adesso – sfruttando l’onda lunga del metaverso e delle opportunità nascenti, anche grazie alle piattaforme DAO (Decentralized Autonomous Oragnizations) come Decentraland o The Sandbox – le dApps stanno attirando l’attenzione di un pubblico ampio ed eterogeneo, spinto da una logica di partecipazione attiva e prospettive di guadagno. Le DAO sono infatti organizzazioni sviluppate su blockchain, regolate da smart contracts e basate su logiche di consenso distribuito e di ricompensa per gli utenti attivi nel loro sviluppo. La decentralizzazione è quindi da considerarsi l’evoluzione naturale di Internet che sta già contribuendo al cambiamento di modelli economici tradizionali. Se il web 2.0 era considerato l’Internet dei “creators”, il Web3 sarà quello degli “investors” grazie ai potenziali guadagni derivanti dal credere o meno in un progetto, dalla logica del play-to-earn sulle piattaforme di gaming e sulla creazione di asset digitali da commercializzare. La “tokenized economy”, che si sta diffondendo in settori come la finanza e il gaming, ha infatti permesso agli utenti di entrare in contatto con un nuovo modello economico in cui essere membri attivi del funzionamento delle dApps dà diritto a ottenere delle ricompense sotto forma di token che rendono gli utenti parte del processo decisionale del network.
Il cambio di paradigma portato dalle dApps vale per gli utenti del web, ma anche per le realtà di settori diversi da quelli finanziari che guardano con crescente interesse le possibilità che la tecnologia blockchain mette a disposizione. Oltre a snellire e automatizzare i processi, le aziende e le istituzioni possono trovare e creare nuovi punti di incontro con gli utenti, instaurando relazioni dalla forma più partecipativa. Puntare sulla leva della ricompensa e sulla voglia delle persone di essere parte del processo decisionale di una realtà, permette ai brand di trarre vantaggio dalla decentralizzazione del web diversificando l’offerta su nuovi canali e raggiungendo target più ampi.
La vera sfida per i brand è però rappresentata dal valore delle esperienze proposte al nuovo pubblico di utenti delle dApps perché, in un mondo decentralizzato, le regole del gioco sono dettate dagli utenti-investitori e dai loro desideri. Le persone devono sentirsi fortemente rappresentate dal progetto a cui prendere parte e, per questo motivo, per le aziende sarà di fondamentale importanza sviluppare strategie di marketing volte a costruire e aggregare nuove community nelle quali generare un forte senso di appartenenza, fattore da cui partire per costruire relazioni solide e durature da cui generare valore.
Fabio Lalli founder and partner @IQUII – iquii.com