Con lo slogan #InvestInOurPlanet, il collettivo Earthday.org esorta anche le aziende a introdurre e attuare innovazioni e misure per la protezione del pianeta. Snom Technology contribuisce già da tempo a questa causa, mettendo in atto una conversione a lungo termine della sua produzione
L’individuazione di microplastiche nel sangue umano, avvenuta per la prima volta a marzo, è un’ulteriore, grave conferma del fatto che non ci si può più fermare alle parole, ma bisogna agire. Snom Technology, marchio premium su scala globale per la telefonia IP, investe attivamente da lungo tempo nella riduzione dell’impronta ecologica dei suoi prodotti e attività. “Siamo convinti che il cammino verso una maggior sostenibilità sia percorribile. Stiamo perciò gradualmente convertendo il processo di produzione dei nostri nuovi prodotti e utilizziamo già materiali di imballaggio alternativi per i nostri telefoni da scrivania”, spiega Gernot Sagl, CEO di Snom Technology.
Scegliere il riciclato o il riciclabile: un’impresa non facile
In molti credono che il modo più semplice per ridurre l’impronta di carbonio sia sostituire i materiali di imballaggio dei beni prodotti. Ma quasi nessuno si chiede cosa ci sia dietro. Specialmente nel caso dell’hardware, un packaging esterno e interno ben concepito contribuisce a dare a molti utenti una prima impressione della qualità del prodotto. Ciò significa che, indipendentemente dall’elemento da modificare, l’intero processo va rivisto e tutte le linee di imballaggio devono essere riprogettate e rese operative. Questo richiede tempo e risorse e, non da ultimo, comporta dei costi. Di conseguenza, l’impiego di materiali riciclabili è inizialmente sempre più costoso rispetto all’uso di imballaggi tradizionali. “Abbiamo azzardato questo passo l’anno scorso”, prosegue Sagl. “A fronte di un ampio portafoglio di prodotti, la conversione dei processi e dei materiali per il confezionamento di tutti i nostri telefoni da scrivania richiederà da sola circa due anni. In questo arco di tempo, i costi del processo dovrebbero abbassarsi al livello abituale. Si tratta di un lungo periodo, ma ci aspettiamo un risparmio di circa 1,5 tonnellate di plastica all’anno”. Ma non è tutto: Snom è passata anche a materiali di riempimento a base di amido di patate per stabilizzare i contenuti dei pacchi inviati.
Un ulteriore passo verso l’ottimizzazione di risorse esistenti è la scelta lungimirante di puntare sull’utilizzo di materie prime riciclate per le nuove linee di prodotti. “Qui il processo di conversione ha una portata ancora più ampia. Occorre in primis identificare materie prime riciclabili idonee per poi prepararle in fabbrica in maniera corrispondente alle nostre aspettative per i nostri telefoni, ovvero in modo che presentino lo stesso livello di resistenza e di qualità delle materie prime tradizionali”. In quest’ambito, Snom è già riuscita nel suo intento: per la serie Snom 8xx, ad esempio, il 20% delle materie prime necessarie per la fabbricazione dei prodotti proverranno da materiali riciclati.
Supportare lo sviluppo di flora e fauna
Il produttore di telefoni IP premium contribuisce alla protezione dell’ambiente anche in altri modi. Lo scorso novembre, il team berlinese di Snom ha piantato 3.000 alberi di tipologie diverse in Sassonia-Anhalt, Land tedesco minacciato dal deperimento delle foreste. “Abbiamo deciso specificamente di non selezionare una monocultura, in modo che diverse specie animali possano beneficiare dei nuovi alberi”, commenta Sagl, che conclude: “Sono ancora passi relativamente piccoli, ma la consapevolezza c’è – e il cambiamento è stato avviato”.