Atari acquisisce il database di videogiochi MobyGames

Atari acquisisce il database di videogiochi MobyGames

Continuano i movimenti di mercato nel mondo dei videogame, anche se stavolta in tono minore

Nel più ampio scenario delle recenti acquisizioni videoludiche, questa è certamente di portata molto piccola, ma comunque significativa: Atari ha acquisito MobyGames per 1,5 milioni di dollari. MobyGames è un database di videogiochi molto apprezzato e rinomato, che memorizza informazioni che partono sin dagli anni ’50. È una capsula del tempo con migliaia e migliaia di risorse, inclusi i dati su quasi ogni singola versione dei titoli mai realizzata per le varie piattaforme.

Il CEO di Atari, Wade Rosen, ha detto dell’acquisto: “La community di MobyGames ha svolto un ruolo importante e duraturo nella documentazione, celebrazione e conservazione dei videogiochi. La mossa ci consente di contribuire alla sua crescita e al suo successo. Per Atari è importante che MobyGames mantenga tutta la sua integrità e ci impegniamo a supportare il sito in modi che migliorino l’esperienza sia per i contributori che per gli utenti”.

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Si tratta di una acquisizione, come detto, minore rispetto ad altre recenti, ma Jeremiah Freyholtz, General Manager di MobyGames, che manterrà il suo ruolo nell’azienda, sembra ottimista sull’operazione: “In Atari, MobyGames ha trovato un partner che fornirà l’investimento e il supporto di cui abbiamo bisogno per completare i miglioramenti del sito pianificati da tempo. Sono fiducioso che questa transizione consentirà a MobyGames di rimanere un importante progetto guidato dalla comunità e che il coinvolgimento di Atari ci posizionerà al meglio per la stabilità e il successo a lungo termine”.

Non è dato sapere se, e in che modo, il colosso che ha fatto la storia dei videogame sfrutterà la conoscenza dell’archivio con l’intento di monetizzarla. Quello che sappiamo è che, negli ultimi anni, il tanto atteso rilancio nel segmento, con un hardware di nuova generazione ma con lo stile retro, è fallito. Sicuramente l’acquisizione non cambierà i macro piani di Atari ma le darà modo di consolidare il suo ruolo di risorsa preziosa e memoria storica dei fasti videoludici che furono.

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