Tutta la tecnologia Check Point e i nuovi scenari di sicurezza al CPX 360 2022 summit
«Solo fino a un paio di anni fa quando parlavamo della quinta generazione di attacchi – Gen V – sembrava avveniristico. Oggi abbiamo esperienza quotidiana di attacchi con quelle stesse caratteristiche che si verificano in ogni parte del mondo». Così il monito di Gil Shwed, Founder e CEO di Check Point Software Technologies nel corso dello speech di apertura dei lavori del CPX 360 2022 EMEA summit. Veri e propri assalti come quelli che in questi giorni vedono le autorità belghe, olandesi e tedesche impegnate a individuare i responsabili delle incursioni ai terminal petroliferi dei porti belgi di Anversa e Gand e olandesi di Terneuzen e Amsterdam. Episodi simili a quello che nei mesi scorsi grazie a una campagna ransomware mirata ha messo in ginocchio il sistema distributivo di carburante di Colonial Pipeline, paralizzando le forniture in cinque stati USA. «Due anni fa – osserva Shwed – il 60% dei dispositivi era connesso. Oggi siamo al 90%. Il 2021, è stato uno degli anni più impegnativi in termini di attacchi informatici. Da quello sofisticato ai danni di SolarWinds fino alla vulnerabilità critica zero-day scoperta in Apache log4j – un tool di autenticazione open source molto diffuso – di cui ci dovremo occupare ancora per molti , molti mesi» anticipa Shwed. «È importante capire che se uno qualsiasi degli elementi della nostra infrastruttura non è sicuro verrà attaccato. Gli hacker questo lo sanno come dimostra il livello avanzato di alcuni dei loro attacchi».
The best security
Sono lontani i tempi in cui i criminali informatici si limitavano a prendere di mira piccole imprese e singoli computer. «Ora puntano all’intera infrastruttura» rileva Shwed. «Per questo dobbiamo essere preparati. Qualunque cosa accada dopo». E non basta investire di più o dotarsi di soluzioni di sicurezza poco o per niente integrate. «Quando si tratta di sicurezza, la seconda migliore sicurezza non basta. Servirà solo a ingrossare le fila delle vittime di attacchi» incalza Shwed. «Al contrario non può esserci che un solo vendor in grado di fornire la migliore sicurezza contro questi attacchi. In grado di prevenirli e tenere lontani i criminali», la formula di Shwed per introdurre la nuova tagline del Gruppo “You deserve the best security” che accompagna il logo rinnovato, scelti dal vendor per rimarcare la cesura epocale tra il mondo di ieri e quello che aspetta oggi non solo clienti e prospect ma l’intero ecosistema che orbita attorno al vendor. A partire dai partner e dal loro ruolo nei confronti dei clienti in termini di formazione, assistenza e adozione delle migliori best practice per ottenere la massima sicurezza dalle soluzioni Check Point. «Il nostro personale è impegnato al massimo per fornire tutto il supporto di cui partner e clienti hanno bisogno» sottolinea Shwed.
Offerta a 360°
Essenziale per sfruttare al meglio il portfolio articolato di soluzioni del vendor. Imperniato su Infinity Vision, il software di gestione dell’intera piattaforma, cervello e collante su cui ruotano le tre le componenti dell’infrastruttura CP: Quantum (protezione della rete, firewall hw e sw), CloudGuard (protezione del cloud) e Harmony (utenti e accessi). Componente quest’ultima oggetto di un importante upgrade annunciato nel corso di CPX 360 con la presentazione di Secure Access Service Edge (SASE) Harmony Connect. «Una soluzione – illustra Itai Greenberg, Vice President, Product Management and Product Marketing, Check Point – che consolida più servizi core di sicurezza per la rete, erogati dal cloud – gateway Web sicuro, accesso alla rete zero-trust (ZTNA), branch firewall di filiale as a service, prevenzione delle intrusioni e prevenzione della perdita di dati (DLP) semplificando la protezione di branch office e collaboratori remoti e ibridi». Già oltre quattrocento i clienti che stanno utilizzando il servizio, dichiara Greenberg. «I miglioramenti apportati permetteranno ad aziende e organizzazioni di godere di maggiori opzioni di connettività, aumentata sicurezza dei dispositivi remoti e un’esperienza utente ancora migliore».