Quali piattaforme e soluzioni software sono diventate protagoniste della trasformazione digitale e quali altre tecnologie, di automazione movimentazione, immagazzinamento, tracciamento, messa in sicurezza e smart working sono entrate a far parte della logistica del terzo millennio?
Quali gli ostacoli vissuti a livello tecnico, di integrazione, ma soprattutto le criticità di cui tener conto a livello di compliance normativa, sicurezza, salute pubblica, contrattualistica rapporti sindacali. È possibile far leva sulle stesse tecnologie per sciogliere i vari nodi?
L’intero settore dei trasporti e della logistica di cose e persone sta affrontando un cambiamento di portata epocale.
Posto all’interfaccia di modelli di produzione e consumo profondamente rinnovati dalla trasformazione digitale, il sistema di tracciamento e movimentazione dei beni fisici diventa fondamentale per la buona riuscita di questa trasformazione. Insieme alle fabbriche, le strade asfaltate e ferrate, i magazzini e i porti marittimi e fluviali e gli aeroporti rappresentano la fisicità di un’economia sempre più condizionata dall’automazione e dal flusso e dall’elaborazione di informazioni puramente digitali. Fattori come la costante liberalizzazione dai monopoli del passato, la nascita di operatori indipendenti dagli aspetti infrastrutturali, l’affermazione di nuovi modelli di business all’interno delle vecchie catene del valore, rendono ancora più necessaria la capacità di conoscenza, visibilità e governo dei processi, anche sulla base di una massiccia acquisizione di dati da trasformare in ulteriore automazione e capacità decisionale.
Questa funzione di cerniera tra due mondi così diversi eppure sempre più intrecciati emerge in modo ancora più drammatico in questo periodo pandemico. Un biennio che ha messo in evidenza la funzione fondamentale, di autentico supporto alla vita, delle reti logistiche alla base della produzione industriale e della grande distribuzione organizzata, dando nuovo significato al concetto di sicurezza delle infrastrutture, dei mezzi, e soprattutto delle persone. Nei luoghi di produzione di ogni comparto industriale e nelle infrastrutture di trasporto la tecnologia offre un contributo determinante alle necessità di smart working, distanziamento, controllo remoto; senza dimenticare l’importanza di un flusso informativo sicuro, ben regolato e ricco di automatismi dal punto di vista del rispetto di regole di tracciamento e rendicontazione che, al di là dell’emergenza, oggi sono indispensabili a ogni livello, e in particolare nell’assolvimento degli aspetti contrattuali che fanno da sfondo alla logistica.
L’informatica e le tecnologie alla base di queste sono l’oggetto della discussione tra rappresentanti della domanda e dell’offerta. Cercheremo come al solito di affrontare le esperienze e la progettualità degli operatori e dei solution provider, e delle aree di criticità collocate all’interno di uno scenario normativo in continua e rapida evoluzione.