L’Intelligent document processing secondo Altilia. L’azienda, che di recente è stata riconosciuta da Gartner come un player di rilievo in questo settore, valorizza l’artificial intelligence e il machine learning nella lettura automatica di documenti e nell’estrazione di dati
Altilia è stata di recente citata da Gartner come player rilevante e “representative vendor” nell’area Intelligent document processing nei report “Hype cycle for natural language technologies 2021” ed “Emerging use cases for natural language technology” oltre che nel tool per l’analisi di mercato “Market share data cross-reference, application infrastructure and middleware 2020”.
Un traguardo importante – come spiega Massimo Ruffolo, founder, CEO e CTO di Altilia, per l’unico player europeo citato da Gartner nel settore Intelligent document processing, accanto a realtà quali Amazon Web Services, Google, IBM e Microsoft. «Siamo stati scelti – continua Ruffolo – perché abbiamo un approccio unico, rispetto ai competitor, nel costruire la nostra tecnologia che è di aiuto anche a utenti business senza conoscenze informatiche avanzate in area intelligenza artificiale, machine learning e in altri settori. Ci piace dire che democratizziamo l’uso dell’intelligenza artificiale perché consentiamo a chiunque, in azienda, di avvalersi di un modello di machine learning e di costruirsi un bot in grado di assisterlo nella lettura automatica di documenti e nell’estrazione di dati. Nelle imprese, c’è mancanza di competenze in area intelligenza artificiale. Con la nostra proposta, riduciamo il problema dello skill shortage, perché rendiamo gli utenti di business in grado di addestrare algoritmi di machine learning». Grazie ad Altilia, l’utente può usare la tecnologia per estrarre i modelli che gli servono senza occuparsi di dettagli tecnici. «Attenzione è posta anche sull’explainable AI, cioè l’interpretabilità dei risultati dei modelli di intelligenza artificiale, nativamente integrata – con le nostre tecnologie e i nostri algoritmi – alle funzionalità che consentono di capire da dove viene un dato e perché».
L’evoluzione della RPA
L’Intelligent process automation, alla base delle soluzioni di Altilia, è un’evoluzione della Robotic process automation, trend che, da una decina d’anni, valorizza agenti software per automatizzare compiti prima fatti da operatori umani. «Mentre questa tendenza evolveva – spiega Ruffolo – ci siamo accorti che alcuni processi richiedono intelligenza per processare dati non strutturati, contenuti in documenti, immagini, file audio. Per fare un esempio pratico, possiamo pensare a una banca che deve inserire in un database dati di un cliente tratti da un modulo da lui compilato, o che deve decifrare dati da un documento d’identità fotocopiato. Possiamo pensare anche a casi più complessi, come leggere il bilancio di un’azienda per recuperare dati e inserirli in un sistema che produce report da diffondere. L’Intelligent process automation automatizza processi che richiedono capacità cognitive umane. Gartner chiama queste funzionalità “hyperautomation” per indicare che per gestire attività complesse servono molte tecnologie sofisticate insieme, per fare automazione».
L’Intelligent document processing è una componente dell’Intelligent process automation. «Le nostre tecnologie di Intelligent document processing consentono di leggere documenti testuali e scansionati» – prosegue Ruffolo. «Al momento, trattiamo soprattutto documenti di questo tipo, in futuro ci occuperemo anche di dati audio, dati video e ogni tipo di dati non strutturati. I dati letti in modo automatico, grazie alle nostre tecnologie, sono presi dalla sorgente in cui si trovano, elaborati, estratti in base agli interessi dell’utente. Questi dati sono forniti ad altre applicazioni che continuano le attività di automazione, ma possono essere salvati in un database o ritornati all’applicazione di Robotic automation. Quindi, la nostra tecnologia è interoperabile con il desktop dell’ecosistema applicativo del cliente, risolvendo il problema dell’estrazione di dati in forma strutturata da sorgenti non strutturate all’origine. Questo è un compito che ha valore di business, perché valorizziamo il deep learning, con tecniche di question answering o machine ready comprehension». Tecnologie di questo tipo – secondo Ruffolo – consentono di risparmiare in termini di costi di processo perché svolgono compiti ripetitivi e noiosi in meno tempo di quanto farebbe un essere umano.
Per grandi aziende e non solo
Altilia si rivolge alle aziende di grandi dimensioni, ma l’obiettivo è di indirizzarsi anche alle piccole e medie imprese. «Credo che anche le PMI possano usufruire dei vantaggi della Robotic process automation, dell’Intelligent process automation e dell’Intelligent document processing» – dice Ruffolo. «Abbiamo molti clienti enterprise nel settore dei financial services, come banche, assicurazioni, operatori finanziari di vario tipo, ma le caratteristiche della nostra tecnologia ci consentono di aprirci anche ad altri settori industriali». Nel caso dell’estrazione di dati da documenti finanziari, che riguardano da vicino aspetti sensibili della vita di ogni azienda, è necessario considerare le finalità dell’impresa stessa. «Quando lavoriamo con i clienti – spiega Antonio Colasante, chief growth officer di Altilia – vogliamo agire con concretezza, individuando insieme a loro gli obiettivi da perseguire tramite la nostra soluzione. L’inserimento di documenti in un sistema di automatizzazione di processo è declinato nel creare report specifici per soddisfare le esigenze del cliente». Altro esempio – continua Colasante – «è la gestione dei documenti legati all’ambito ESG per l’estrazione di dati da report di sostenibilità ambientale. Oppure l’estrazione di dati da estratti conto bancari nell’area utilities per ottenere informazioni, o il codice della fattura di riferimento per attivare la chiusura della partita all’interno del sezionario del sistema di contabilità».
Anche le PMI di settori quali retail, pharma, trasporti, logistica e altre aree, attente alla digitalizzazione e all’innovazione, stanno diventando sempre più interessate a questo tipo di soluzioni. «Gestire la filiera logistica, dal documento di trasporto, al documento di carico, a quello di scarico, fino alla sede finale – spiega Colasante – può essere interamente automatizzato, tramite la nostra piattaforma che permette di leggere i documenti e allo stesso tempo di creare e di accrescere le informazioni relative a quel processo di riferimento. Stiamo lavorando anche per una specifica realtà Web in ambito farmaceutico, per l’automatizzazione e la redazione di schede prodotto e per altre attività».
Fluid work e orizzonti di crescita
Questi risultati sono ottenuti anche grazie a un approccio di fluid work, che punta sulla costruzione, in Altilia, di un ambiente di lavoro vincente, in cui le persone possono scegliere il lavoro in azienda, o quello da remoto, o la forma ibrida, con il supporto necessario per lavorare al meglio e curare il proprio talento. Un sistema di incentivi invoglia il personale di Altilia a partecipare all’innovazione e alla crescita dell’azienda. Per il 2022, il piano strategico prevede di guardare anche all’estero. «Ci concentreremo sul Nord America e sull’Europa, lavorando con aziende di ogni settore» – riprende Ruffolo. «Stiamo conoscendo tassi di crescita superiori al 50% anno su anno. Vogliamo costruire nuove sedi all’estero e offrire le nostre soluzioni in modalità as a service. Tutto sarà basato sul nostro sito Web, con versioni trial che l’utente potrà sperimentare. Prevediamo vari livelli di accesso, alcuni basici, acquistabili dal sito Web, altri avanzati che devono essere negoziati ad hoc con il cliente. Per il 2023 prevediamo, inoltre, di costruire un marketplace di intelligenza artificiale. Dal nostro sito gli utenti potranno creare modelli di intelligenza artificiale e venderli ad altri clienti».