SAS, curiosi per sempre

SAS, curiosi per sempre
Mirella Cerutti, Regional Vice President di SAS

La curiosità è il motore dell’innovazione e il futuro non è lo spazio ma è rappresentato dai dati, «un valore che deve essere messo al servizio del bene comune»

Curiosity Forever” è il claim di SAS, un’azienda che ama le domande coraggiose, le domande più improbabili e quelle impossibili. È quanto è emerso nel corso dell’evento streaming “Be Curious. Be Innovative“. Nella visione di SAS, società leader nel mercato degli analytics e dell’intelligenza artificiale, la curiosità è il motore dell’innovazione e il futuro non è lo spazio ma i dati. «Non c’è domanda che possa rimanere senza risposta quando al centro delle nuove sfide poniamo l’infinito potenziale dei dati, stimolato dall’attitudine curiosa verso nuovi e inaspettati scenari futuri – spiega Mirella Cerutti, Regional Vice President di SAS. «Esplorare il dato è fondamentale. Oggi più che mai abbiamo la possibilità di farlo per scoprire il valore da portare a noi, alle aziende e ai nostri partner, sia pubblici che privati».

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Oggi in Italia abbiamo la capacità di fare quel salto verso la digitalizzazione che sembrava molto lontano. Stiamo vivendo un momento magico. La pandemia ha di fatto accelerato la trasformazione. «Il dato deve diventare un fattore abilitante di tutte le decisioni che vengono prese all’interno di un’azienda. Anche se siamo in rimonta, non abbiamo però tutte le competenze necessarie. La piattaforma tecnologica aiuta, ma mancano gli skill. In questo senso c’è ancora molto da fare», sostiene Mirella Cerutti, sottolineando anche come l’analisi dei dati rivesta un’importanza fondamentale nel settore della PA in quanto aiutano a «servire meglio il cittadino».

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L’utilizzo dei dati migliora la qualità della vita

I due pilastri del PNRR sono la sostenibilità ambientale e il digitale. Per Mirella Cerutti si tratta di due aspetti complementari: «Non possiamo fare sostenibilità senza tecnologia. Il digitale può aiutare a essere più sostenibili, ma va usato nella maniera corretta. In SAS stiamo lavorando tantissimo per mettere il dato a disposizione e per dare al dato quel valore da mettere al servizio del bene comune».

Tra i progetti SAS di Data for Good spicca la collaborazione con l’International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA). Insieme stanno dando un importante contributo per quanto riguarda il problema della deforestazione in Amazzonia. Oggi infatti è possibile rivedere e classificare le immagini satellitari dell’Amazzonia per aiutare a istruire i modelli IA già esistenti volti a individuare le aree di deforestazione, fornendo così un valido supporto nel definire le politiche per la difesa delle foreste. Si tratta di un progetto di portata globale.

SAS ha inoltre creato il Girls’ Education and Climate Challenges Index insieme al Malala Fund, un’organizzazione no profit sull’educazione delle ragazze cofondata dal Premio Nobel Malala Yousafzai. L’indice identifica i Paesi dove è più probabile che le ragazze corrano il rischio di interrompere la loro istruzione e prevede l’abbassamento dei tassi di completamento dell’istruzione primaria e secondaria delle ragazze a causa dei cambiamenti climatici. L’organizzazione no profit è impegnata in un dialogo con il settore dello sviluppo volto a stabilire dove indirizzare il supporto tecnico e finanziario sia per l’adattamento al cambiamento climatico, sia per ottenere migliori risultati riguardo l’istruzione delle ragazze.

«L’innovazione continua ha permesse a SAS di mantenere uno spirito da start up – dice Mirella Cerutti. «Ma è anche una società che punta al debutto in Borsa entro il 2024. Una scelta che cambierà l’intero ecosistema in meglio».

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L’evento ha visto la partecipazione di Nicoletta Romanazzi, mental coach specializzata in sport coaching e top performance, e di Tonia Calvio, Regional Marketing Director di SAS.

Appropriarsi consapevolmente del proprio potenziale è un percorso di scoperta. «La conoscenza delle proprie risorse latenti, così come di quelle del proprio business, richiede un approccio di ricerca costante – spiega la Romanazzi, mental coach di Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo. «Facciamoci sempre delle domande. L’obiettivo è il rovesciamento della percezione del limite, che apre a nuove possibilità, in vista di un risultato superiore alle aspettative».

Innovazione e reskilling

Saper allrgare i propri confini, essere incessanti risolutori di problemi, mettere in discussione l’esistente, sono le attitudini che generano cambiamento e tracciano nuove direzioni. In un contesto di rinnovate possibilità di business e crescita sociale, riuscire a portare in superficie nuove idee per trasformarle in soluzioni che generano valore è il comune denominatore che ha portato al successo aziende del calibro di Fratelli Carli, storica azienda olearia che ha scelto la piattaforma di Customer Intelligence di SAS, per offrire alla propria clientela una reale esperienza omnicanale, garantendo servizi contestuali e personalizzati. Altre referenze importanti sono Dompé Farmaceutici – che ha collaborato alla realizzazione della piattaforma EXSCALATE. Sviluppata in collaborazione con CINECA e il Politecnico di Milano, rappresenta un’innovazione del processo con il quale un farmaco viene sviluppato – e Deutsche Bank, che ha scelto di adottare i Visual Analitycs di SAS.

“Reskilling revolution” è un’altra parola chiave. Adeguare rapidamente le competenze digitali per adattarsi alla velocità dei cambiamenti. L’impatto della centralità di applicazioni AI e machine learning nel mondo del lavoro si traduce in un’enorme sfida per la riqualificazione professionale: una recente ricerca di Talent Garden ha evidenziato quanto sia proprio l’area della Data Analysis quella considerata più adatta a un’azione di reskilling, per formare professionisti in grado di gestire e analizzare dati aziendali a 360 gradi. È nata da qui l’idea di Talent Garden di creare “Digital Restart”, un percorso formativo per sviluppare nuove competenze digitali in persone tra i 45 e i 55 anni rimaste fuori dal mercato del lavoro da almeno due anni. L’iniziativa si è avvalsa della collaborazione di Fideuram Intesa Sanpaolo e, per la parte formativa, di SAS.

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