Rosenberger OSI e l’evoluzione del data center

Rosenberger OSI e l’evoluzione del data center

Oggi le aziende tendono a esternalizzare il proprio data center. Una scelta che conviene. Ci spiega perché Paolo Parabelli, sales manager della sede italiana della multinazionale tedesca

Rosenberger OSI (Optical Solutions & Infrastructure) opera nel settore della connettività basata su fibra, soluzioni di cablaggio e servizi di infrastruttura nell’ambito di data center, reti locali, reti mobili e applicazioni industriali. «Da 30 anni, forniamo soluzioni integrate per il cablaggio» – spiega il sales manager Italia Paolo Parabelli. «Abbiamo maturato profonde competenze nello sviluppo e nella produzione di soluzioni di sistema per reti di comunicazione. I nostri servizi completi consentono il funzionamento sicuro ed efficiente delle infrastrutture digitali. Questa organizzazione, unita alla nostra grande attenzione al cliente e all’integrazione nel Gruppo Rosenberger a livello globale, ci rende un partner unico e affidabile».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

PIÙ EFFICIENZA PER GUARDARE AVANTI

Presente sul mercato in Italia attraverso due distributori – Coel Distribution a Milano e BB Tech Group a Bergamo – Rosenberger OSI opera grazie a una dinamica rete di installatori. Ma come sta evolvendo l’infrastruttura dei data center? «Molti software applicativi che prima si trovavano presso l’utente finale oggi sono in cloud, trasformando i data center in collettori di applicazioni» – spiega Parabelli. Da qui, l’esigenza di remotizzare il proprio data center “in casa” di qualcuno che è in grado di gestirlo a livello professionale, offrendo anche gli spazi. «Esternalizzare il proprio data center significa scaricare una serie di costi e di strutture fisse in aziende che lo fanno di professione» – prosegue Parabelli. «In tal modo, le spese di capitale diventano spese operative, generando sgravi fiscali non indifferenti sul conto economico». Tutto questo spinge la crescita del data center e quindi anche la necessità, da parte degli operatori, di essere sempre più performanti dal punto di vista tecnologico. «Nel progettare un data center bisogna guardare avanti. Occorre cioè pensare a come si evolveranno le applicazioni e all’ottimizzazione degli spazi. Le evoluzioni infatti sono continue e il rischio è di trovarsi due anni dopo con una tecnologia che non è più attuale o con la necessità di nuovi spazi» – spiega Parabelli.

PRESTAZIONI ORIENTATE AL FUTURO

Al centro della vision di Rosenberger OSI si trovano la crescita, la velocità e l’espansione del data center. Pertanto le infrastrutture di cablaggio devono essere affidabili e flessibili. Le prestazioni nei data center richiedono prodotti all’avanguardia anche nel cablaggio. La pianificazione e l’installazione professionali, nonché la manutenzione continua sono attività altrettanto determinanti per l’esecuzione di una strategia data-driven. Le applicazioni IT sono sempre più sofisticate ed esigenti e meno tolleranti ai guasti. Come spiega Parabelli – un piccolo difetto può influire negativamente sulle prestazioni complessive. «Affidarsi ai servizi di Rosenberger OSI significa avere sicurezza in tutte le fasi del progetto.

Leggi anche:  Massima indipendenza e flessibilità – Snom C620: il nuovo terminale cordless DECT per conferenze

La tecnologia è un investimento. E un cablaggio che funziona nel modo adatto fa risparmiare tempo e denaro. Ma per ottenere un servizio efficiente bisogna informarsi» – conclude Parabelli, portavoce della sede italiana che vanta numerose referenze, fra cui Mix-Milan Internet eXchange ed Elmec. Sulla scia del trentesimo anniversario dalla fondazione, l’obiettivo futuro di Rosenberger OSI è il consolidamento del marchio e un’espansione controllata e lineare, ma di qualità.