Andrea Ruscica, presidente di Altea Federation: «Tenere il passo della digitalizzazione non deve corrispondere a una corsa smaniosa all’implementazione delle soluzioni tecnologiche più avanzate»
Altea Federation è oggi un gruppo di aziende che condividono vision, missione e valori e che si riconoscono sotto un unico brand, simbolo identitario. Venti aziende federate e oltre 1.500 persone, che collaborano attraverso un approccio olistico, con l’obiettivo di accompagnare l’evoluzione delle imprese armonizzando tecnologie, processi e persone. In questo caso, leadership diventa strumento di imprenditorialità. Secondo Andrea Ruscica, presidente e strategy lead di Altea Federation, la parola leadership racchiude un caleidoscopio di sfumature che ogni leader dovrebbe coltivare ed esprimere. «In questo momento storico è essenziale focalizzarsi sulla cura delle persone. Coltivare la leadership human-centric è imprescindibile per lavorare bene insieme e avere successo, indirizzando performance e strategie di business ma soprattutto accompagnando la cultura organizzativa a fatti concreti. Intelligenza emotiva, coaching & mentoring, inclusione sono per me valori fondanti di una leadership efficace».
INNOVAZIONE RICOMBINANTE
Ma che cosa differenzia Altea Federation? «Il nostro è un modello organizzativo unico, capace di generare dinamicità e massima sinergia che si diffonde all’interno della nostra Federazione» – risponde Ruscica. «Siamo un gruppo. Altea spa è la holding che detiene la maggioranza, ma oltre alla visione e alla mission, ciò che ci unisce sono le pratiche organizzative a “low friction”, che rappresentiamo nel nostro modello olonico virtuale. Ogni company del Gruppo è un olone, autonomo e indipendente, che si unisce agli altri, ricombinandosi di volta in volta per rispondere alle esigenze dei nostri clienti. La chiamiamo “innovazione ricombinante”, esprimendo intelligenza diffusa lungo tutta la rete federativa, per offrire al cliente sempre il meglio delle soluzioni tecnologiche. Per questo, in Altea Federation il tutto è maggiore della somma delle sue parti». Per Ruscica, non ci sono stili di pensiero migliori di altri, ma stili che si adattano meglio a determinate situazioni. In particolare, parlando di adattabilità, c’è un mindset che lo ha aiutato nelle fasi più complesse: il pensiero anti-fragile. «Riducendo all’essenza la teoria di Taleb – spiega Ruscica – l’opposto di fragile è ciò che rimane integro nel peggiore dei casi. Anti-fragilità significa andare oltre la resilienza e, quando ci si riesce, i momenti di crisi si trasformano in possibilità di sviluppo, cambiamento, innovazione. È questo il pensiero disruptive che mi piace allenare».
L’INDECISIONE È PERICOLOSA
Secondo Ruscica, per un’azienda, è fondamentale prendersi del tempo, soprattutto nel processo di digital transformation. «È necessario tenere il passo della digitalizzazione per conservare la competitività, ma questo non deve corrispondere a una corsa smaniosa all’implementazione delle soluzioni tecnologiche più avanzate. Chiediamoci quali siano le nostre esigenze prioritarie in termini di digitalizzazione. Focalizziamoci sulla componente tecnologica e su quella di processo. E ancora prima, consideriamo la componente human: quanto le persone sono pronte al cambiamento e all’adozione di nuove tecnologie?». Da Ruscica, arriva anche un monito: «Attenzione a non prendersi troppo tempo, restando fermi in un pericoloso limbo di indecisione».
L’ESPERIENZA SUL CAMPO
Se zoppicare significa avere la forza di ripartire ogni volta con un’idea diversa per cercare la strada giusta, l’incertezza – spiega Ruscica – «è una variabile che non possiamo cancellare: Bussola batte Mappe». Il presidente di Altea Federation cita Joi Ito, imprenditore giapponese e direttore dei MIT LAB e significa che per raggiungere un determinato obiettivo, non dobbiamo pretendere di progettare il percorso completo perché questo ci può esporre al rischio altissimo di non raggiugere il traguardo o di arrivare a destinazione quando ormai è troppo tardi. «Chiamatela “bussola” oppure “capacità di leadership” – afferma Ruscica – ma è quella guida che non ti fa andare fuori strada, che non ti lascia in preda agli errori, assolutamente normali in qualsiasi fase esplorativa e di sperimentazione». Andrea Ruscica attinge a diverse fonti di ispirazione. «Mi piace guardare le ricerche human-tech di frontiera, perché indicano importanti segnali dal futuro, aprendo la mente su cambiamenti da apportare già oggi. Ma soprattutto non rinuncerei mai all’esperienza sul campo, al confronto con i clienti, per tenere i piedi per terra e offrire soluzioni innovative pragmatiche, che facciano davvero la differenza per la crescita del loro business».