Passando dall’etica dello spazio fino all’esplorazione spaziale, VEM Live ha esplorato a più voci i concetti di Cyber Resilience, Workplace Management e Digital Transformation
VEM Live ha rappresentato, in diretta streaming, un interessante momento di confronto per il settore della tecnologia, un racconto a più voci sulla capacità di utilizzare tecnologia e talento umano per ripensare gli spazi del nostro modo di lavorare e di vivere attraverso tre direttrici: Cyber Resilience, Workplace Management e Digital Transformation.
Com’è noto, la pandemia ha portato radicali cambiamenti che hanno trasformato il nostro tradizionale modo di vivere e lavorare, cambiamenti che comprendono rischi, opportunità e sfide nelle quali il mondo della tecnologia è coinvolto e sulle quali è chiamato a confrontarsi per guardare avanti e pensare al “next”. Indietro non si può tornare: si rende quindi necessario ridisegnare i mestieri, i luoghi di lavoro, le case, le città, i mezzi di trasporto con sguardo rivolto al futuro e in tutto ciò la tecnologia e i player del settore avranno un ruolo cruciale.
Questo il punto di partenza di VEM Live, che è proseguito con il benvenuto di Stefano Bossi, CEO & GM – Managing Partner presso VEM Sistemi, che ha “presentato” la location della diretta streaming: il MUG – Magazzini Generativi, l’hub di innovazione che Emil Banca ha appena inaugurato a Bologna e che ospita spazi polivalenti di co-working, uffici, sale meeting e auditorium, in un ambiente tecnologicamente avanzato, per la quale VEM si è occupata dell’intero comparto tecnologico, dal design all’implementazione.
«La creazione del MUG – spiega Daniele Ravaglia, Direttore Generale di Emil Banca – è un esempio pratico di collaborazione tra aziende con una visione proiettata al futuro. Rigenerando un ex magazzino postale in degrado, siamo riusciti a restituire alla comunità uno spazio. Il nuovo hub sarà la casa di start up, di innovazione, di economia circolare e della sostenibilità».
IL FUTURO È GIÀ INIZIATO
A seguire una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, il prof. Luciano Floridi, Ordinario di Filosofia ed Etica dell’Informazione, Direttore del Digital Ethics Lab dell’Oxford Internet Institute, all’Università di Oxford, Turing Fellow presso l’Alan Turing Institute e Professore dell’Alma Mater, è intervenuto sul tema dell’etica e dell’estetica dello spazio tra analogico e digitale. «Siamo organismi informazionali, influenzati dal flusso di informazione – afferma Floridi -. Dobbiamo pensare a cosa rende eccezionale l’uomo, in cosa siamo diversi? Siamo l’organismo che si può prendere cura dell’universo, della terra, delle altre generazioni passate e future, di chi siamo oggi e del mondo in cui viviamo, nessuna altra cosa, animale, o forza della natura, può prendersi cura dell’universo se non noi».
Per capire come orientarsi nello spazio della nuova Italia Digitale, la parola passa a Giancarlo Capitani, Presidente di NetConsulting cube: «Il futuro è già iniziato, bisogna quindi cogliere le opportunità esistenti senza perdere tempo, tenendo conto che la crescita di mercato è data dai digital enabler e che il digitale è quindi il centro dei nuovi progetti. Le aziende inoltre stanno cambiando nell’ottica della twin transition perché l’innovazione d’impresa va di pari passo con quella delle sue piattaforme tecnologiche, anche se un punto dolente è la mancanza delle competenze e delle figure professionali in ambito IT. Infine, è opportuno far convergere la digitalizzazione delle imprese con quella della Pubblica amministrazione».
COME ATTRARRE NUOVI TALENTI
VEGA: “Acronimo di Vem Experience Garden & Academy”, come spiega Stefano Bossi, è un nuovo progetto che si fonda sulla filosofia di open company, dove formazione, sperimentazione e condivisione sono alla base. Un luogo pionieristico situato all’interno del nuovo headquarter VEM, dove clienti, partner e giovani talenti troveranno il posto ideale per progetti di innovazione, startup, ricerca, seminari, eventi e formazione. Verrà infatti ospitato anche un corso di laurea professionalizzante in Tecnologie dei Sistemi Informatici in collaborazione con l’Università di Bologna.
Ma come la tecnologia può attrarre o trattenere i talenti? Secondo Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato Cisco Italia: «I nuovi talenti vogliono lavorare in modo da bilanciare le esigenze personali e quelle professionali e in tutto ciò la tecnologia aiuta perché consente di lavorare ovunque con la sicurezza dell’ufficio. Oggi il lavoro è flessibile, è possibile da remoto ma abbiamo imparato anche che la valorizzazione sociale è irrinunciabile, soprattutto per progetti complessi, soprattutto per favorire la creatività. La tecnologia quindi deve anche saper attrarre le persone per farle tornare in ufficio, fornendo servizi che combaciano con le esigenze dei dipendenti e per consentire loro di lavorare al meglio».
ANCHE L’ITALIA NELLO SPAZIO
In conclusione, lo speech di Melchiorre Conti, Space Resources Engineer, Strategy and Innovation Team (HRE-XI), Directorate of Human Spaceflight and Robotic Exploration dell’ESA sulle prossime missioni spaziali sulla Luna nel 2024/2025 e su Marte: «Le ricerche terresti che portano ad esplorare lo spazio sono avanzamenti tecnologici fondamentali anche per il benessere dell’uomo sul Pianeta Terra e oggi c’è grande entusiasmo e fermento sia nel pubblico sia nel privato. È un buon momento storico per lo sviluppo tecnologico!».