SCAI e Wacom, il futuro della firma grafometrica

SCAI e Wacom, il futuro della firma grafometrica
Lorenzo Rossi, digital strategy manager di SSG

Prosegue l’impegno di SCAI Solution Group nell’area digital, che trova compimento nella partnership con Wacom, leader nel campo della firma grafometrica. Spazio a consulenza e soluzioni integrate per rispondere alla remotizzazione dei processi

SCAI Solution Group SSG è una realtà nata per la digitalizzazione dei flussi cartacei. A seguito della fusione con HDS Sistemi, ha aperto il suo business verso molti altri segmenti di mercato che, nel 2021, vedono una razionalizzazione in tre aree di intervento. Si parla allora di digital, ICT e di cyber security, una combinazione che rende più chiara l’offerta soprattutto in tempi in cui la vendita del singolo servizio si spalanca alla proposta di piattaforme ed ecosistemi. A completamento di tale combinazione, vi è la figura del CTO, che gestisce orizzontalmente le tecnologie del gruppo. Evolve anche la gestione dei mercati, visto che i circa dieci responsabili commerciali oggi attivi, approcciano settori di riferimento ben specifici, concentrando esperienze e competenze.

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Anno di svolta

Il 2020, inutile ricordarlo, è stato un anno di svolta per molti, nel bene e nel male. SSG vive da sempre il mondo del digitale e si è dunque ritrovata a poter accrescere il suo ruolo di vettore di trasformazione, approcciando settori più o meno consolidati. Lo ha fatto sfruttando in modo particolare la linea digital, che conta oltre 50 partnership e che vede la distinzione in quattro campi d’azione: logic (tra cui data center, virtualizzazione, cloud), asset based, business process e fisico. Proprio nel campo fisico, ricade una delle più durature e proficue partnership di SSG, quella con Roboze di cui è Platinum Solution Partner. Fa parte del segmento fisico – come ci spiega Lorenzo Rossi, digital strategy manager di SSG – l’applicazione delle “3D Printing Solutions”, su cui SSG sta puntando con molta convinzione. «La realizzazione di parti stampate in 3D con polimeri ci ha permesso di aprire numerose opportunità in mercati sensibili al tema additive». Tornando a Wacom, la collaborazione negli ultimi mesi si è rivelata fondamentale per consentire ai clienti di dar seguito ai loro processi di business, affrontando le restrizioni localizzate, scoprendo tecnologie che resteranno. «Da oltre cinque anni – continua Rossi – lavoriamo sulla firma grafometrica, tramite tablet. Uno scenario che in 18 mesi ha vissuto un’implementazione concreta, forse prima inattesa, ma tale da far affermare ulteriormente il nostro ruolo presso realtà come gli istituti bancari e i consorzi, per i quali siamo punto di riferimento in Italia per il particolare ambito. La piattaforma di firma, collegata alla tavoletta Wacom, porta con sé non solo velocità e affidabilità ma anche una forte sicurezza, pilastro essenziale delle operazioni effettuate da remoto».

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La stessa firma grafometrica, nell’accezione di SSG, evolve e si trasforma in firma digitale, con una nuova piattaforma multicanale SCAI Cygnature, soluzione cloud basata su tecnologia blockchain che gestisce le varie forme di sottoscrizione (OTP, remota, biometrica, digitale, SPID e grafometrica) nella quale è rimasta centrale la componente della sottoscrizione fisica attraverso dispositivi Wacom. «Ed è anche grazie a Wacom se nel 2021 SCAI Solution Group ha portato a casa risultati importanti» – spiega Rossi. «Con il partner abbiamo avviato una serie di attività con gli istituti bancari, già attivi con alcune tecnologie di firma, installando oltre 18mila unità. Si tratta di un traguardo importante, indice di come si è potuti rispondere ai bisogni di digitalizzazione in un momento critico a livello globale, sia dal punto di vista sanitario che lavorativo, permettendoci di confermare il nostro primato nel Finance e il valore della sinergia con Wacom».

Gli aggiornamenti della piattaforma

Novità per SCAI Solution Group è un’aggiunta all’architettura di SCAIsupport, per la quale è avvenuto un ammodernamento del processo di “Qualificazione e Gestione Ticket Hardware”, con l’arrivo di un terzo livello di risoluzione delle task. «Sempre più importante – sottolinea Rossi – è il valore dato dal sistema di Fleet Management dei dispositivi Wacom che da cinque anni fornisce ai clienti un estremo livello di assistenza ed estensione di garanzia delle tecnologie installate. La stretta collaborazione garantirà sempre a tutti i nostri clienti un servizio di assistenza al massimo livello». Non è da meno l’update di SCAIsign, soluzione per introdurre la firma grafometrica e la sicurezza dei flussi documentali nei processi aziendali, che ora vede l’integrazione di un SDK specifico che aumenta ulteriormente la sinergia hardware e software tra le aziende.  «La partnership con Wacom è consolidata da tempo perché il vendor ci ha riconosciuti capaci di interpretare il modello richiesto nella proposizione on-top ai device di una soluzione di firma sicura, valida e smart» – afferma Lorenzo Rossi. «SSG ha fatto importanti investimenti in questo senso, migliorando e facendo progredire costantemente la propria soluzione di firma, che ora è diventata un pillar del business a 360 gradi».

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Fabrizio Corno, Wacom BSU senior account manager

Wacom, la sfida della soluzione integrata

I grandi obiettivi che le due aziende si erano poste come obiettivo del 2021 sono stati portati pienamente a compimento. Ce lo conferma Fabrizio Corno, Wacom BSU senior account manager. «SSG ha interpretato perfettamente il ruolo che Wacom si aspetta dai suoi partner. Essendo noi un vendor senza canali di vendita diretti, quello che chiediamo è di essere proattivi nella proposizione delle soluzioni in portafoglio e siamo più che soddisfatti di ciò che, con SSG, abbiamo realizzato in un periodo storico per nulla semplice». La conferma della partnership porta con sé già sfide future che Wacom lega allo scenario del software: «Quanto di buono fatto finora ci ha permesso di posizionarci in maniera determinante nel contesto Finance, Bancario e Insurance, almeno dal punto di vista della piattaforma. Per noi è il naturale compimento di un percorso avviato da tempo, in cui il brand Wacom è oramai riconosciuto. Semmai, un ostacolo che abbiamo dovuto superare è stato quello di effettuare accordi con quella concorrenza che, anni fa, proponeva soluzioni hardware e software unificate, senza soddisfare pienamente il mercato. Lo scopo è dunque divenuto quello di rendere completamente compatibili le nostre soluzioni perché migliorassero e completassero strumenti già in uso, non solo con il nostro marchio». Si passa quindi dal concetto di vendita di bene o servizio a quello di ecosistema, in un’ottica più consulenziale. Ed è il motivo per cui Wacom ha lavorato a un piano strategico indirizzato a offrire un’esperienza – che Corno definisce «plug and play» – in cui il tool di SCAISign si integra perfettamente con i device.

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«Vogliamo porci in maniera più consulenziale nei confronti dei clienti, proprio perché la crisi ci ha insegnato che l’adozione di soluzioni innovative, come la firma grafometrica, richiede un cambiamento culturale e non solo tecnico». Non è un caso se i prodotti di Wacom siano oggi strumenti capaci di fare ben altro che apporre solo una validazione a un documento. Il trend crescente della collaboration porta, per esempio, a utilizzare una tavoletta all’interno della digital platform di Microsoft, per prendere appunti, segnare note e condividerle in real-time. «Così, l’oggetto diventa asset essenziale per varie attività. In questo momento ci sono alcuni ambiti in cui i prodotti nati per la firma assumono altre forme, approcciando il remote learning e il remote teaching, a riprova che quando l’innovazione è davvero utile, non ci sono limiti a ciò che si può raggiungere, spesso anticipando i tempi».

Alla domanda se la remotizzazione prenderà totalmente il posto di operazioni più tradizionali, Corno è chiaro: «In determinati processi, validare un documento di persona, pur in via digitale, ha ancora un peso specifico. Ed è il motivo per cui una sostituzione tout-court non avverrà così facilmente. La firma grafometrica, con tutte le soluzioni che si porta dietro, avrà sempre il suo mercato, spazio e appeal».