La semplicità è il segreto della resilienza

Nutanix e ISTAT: quando l’iperconvergenza diventa una vera e propria filosofia

Già dotata di un’importante infrastruttura Nutanix, ISTAT ha potuto, all’arrivo della pandemia, potenziare i sistemi e offrire in pochi giorni a migliaia di dipendenti la possibilità di lavorare in smartworking, con facilità e sicurezza

Nato nel 1926, l’Istituto Nazionale di Statistica è un ente di ricerca pubblico e autonomo il cui scopo è servire la collettività elaborando e diffondendo studi statistici volti a indirizzare il decisore politico nelle sue scelte. Negli ultimi anni, ISTAT ha realizzato un importante percorso di trasformazione digitale, passando, grazie alla tecnologia, dalla realizzazione di un censimento decennale della popolazione a un’analisi continua della società italiana in tutti i suoi aspetti, un cambiamento epocale reso possibile anche grazie alla nuova infrastruttura IT. Gli oltre 2.000 dipendenti e i 14.000 collaboratori sul territorio possono contare su piattaforme innovative di rilevazione e analisi, che permettono di studiare a
fondo diversi fenomeni sociali ed economici.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

“L’iperconvergenza sta diventando una vera e propria filosofia per ISTAT. Ma quello che fa la differenza è il supporto tecnico offerto da Nutanix, semplicemente eccezionale. Poter usufruire di questo livello di servizio è sicuramente un plus ulteriore dell’offerta della multinazionale.” – Mario Magarò, head of middleware management di ISTAT.

LA SFIDA

L’iperconvergenza parte da lontano ISTAT e Nutanix lavorano fianco a fianco dal 2014, quando nel data center principale di via Cesare Balbo a Roma vengono portati i primi nodi iperconvergenti, dedicati alla realizzazione dell’infrastruttura VDI. Negli anni, la presenza di Nutanix si espande, e oggi è presente sia nel sito primario, supportando molti altri workload, sia nel sito secondario di Disaster Recovery, che al momento è collocato all’interno del data center INAIL di via del Santuario Regina degli Apostoli, sempre a Roma.

Leggi anche:  Con AskAI Angelini Industries abbraccia i vantaggi dell’AI generativa Microsoft

Preparati alla flessibilità

Quando il Governo italiano, a marzo 2020, dichiara il lock-down, tutte le organizzazioni sono chiamate a reagire tempestivamente per assicurare la salute dei propri dipendenti ma anche la continuità delle operazioni. ISTAT arriva dal lungo percorso fatto insieme a Nutanix, e può contare sulla flessibilità e scalabilità delle architetture iperconvergenti, ed è quindi in grado di rispondere in un ristretto lasso di tempo alle esigenze di distanziamento e salvaguardia dei lavoratori, senza interrompere l’erogazione dei servizi.

“Eravamo preparati al lavoro flessibile”, racconta Magarò, “ma abbiamo dovuto realizzare in pochi giorni un programma che doveva avere un respiro di due anni. Siamo riusciti a mettere 2.100 dipendenti in condizioni di lavorare da casa grazie alla flessibilità e alla semplicità delle architetture iperconvergenti e all’assistenza di Nutanix, attivando in una settimana circa 1.600 postazioni di lavoro”.

LA SOLUZIONE

Con una gara indetta sfruttando il decreto Cura Italia di marzo, ISTAT rinforza con 10 nuovi nodi HPE Proliant DX380 l’infrastruttura iperconvergente già esistente, creando il substrato per l’implementazione delle postazioni di lavoro remote, da aggiungere alle 500 già operative prima della pandemia, necessarie a garantire la continuità operativa dell’Istituto in totale sicurezza per i dipendenti.

Il software Nutanix permette di orchestrare facilmente e velocemente le nuove risorse, necessarie per gestire l’emergenza, supportando i servizi Virtual Apps and Desktop di Citrix (CVAD).

Il software defined storage è l’asso nella manica

“Eravamo abituati alla semplicità di gestione delle soluzioni Nutanix”, dice Magarò, “perché il software defined storage è sempre stato uno dei nostri cavalli di battaglia. Per questo con Nutanix AOS siamo riusciti in grande autonomia, sia pur sopportati egregiamente dal servizio tecnico della multinazionale, a configurare e ad attivare la governance sull’intera infrastruttura con un numero di risorse estremamente limitato; i dati parlano di una riduzione dell’effort di un ordine di grandezza (1/10)”. Sempre nell’ottica “software defined” e della filosofia “one-click”, ISTAT ha anche implementato (al di fuori dello scenario dell’emergenza pandemica) la soluzione Nutanix Files per la gestione dei dati.

Leggi anche:  AI Match Point: incontro tra tecnologia e sport

I RISULTATI

Per gli utenti il passaggio è indolore

Nonostante l’emergenza, le difficoltà di movimento dovute al lockdown e i tempi molto stretti, l’attivazione delle 1.600 nuove postazioni in smartworking avviene in pochi gorni e senza problemi, ma soprattutto senza che gli utenti lamentino nessun disservizio: “i nostri dipendenti non si sono accorti di nulla”, dice Magarò, “perché la complessità della soluzione è stata completamente celata dalla tecnologia Nutanix. Anche il personale IT ha potuto godere dei vantaggi della semplicità della soluzione scelta, potendo gestire la maggior parte delle operazioni, dal deployment dei carichi di lavoro all’aggiornamento dell’hypervisor, attraverso la filosofia one-click”.

Il piano triennale ora è a portata di mano

A parte la sfida della pandemia, che ha accelerato un processo già in corso, la partnership tra ISTAT e Nutanix è strategica perché sulla tecnologia iperconvergente poggia tutta la “pila” di servizi IaaS, PaaS e SaaS che l’Istituto ha intenzione di mettere a disposizione di utenti interni ed esterni nei prossimi anni. “Già oggi”, spiega Magarò, “siamo in grado di abilitare workload interni ma anche esterni, come stiamo facendo ad esempio per i laboratori sui micro-dati o quello sulle innovazioni. Sapere che grazie a Nutanix possiamo crescere orizzontalmente in modo facile e scalabile è molto importante per noi”.

IL FUTURO

Da VDI a Workspace

Come per tante altre organizzazioni, dopo la prima fase che ha visto la rapida reazione all’emergenza, anche ISTAT programma di proseguire nel deployment delle postazioni di lavoro da remoto, ma pensa di farlo utilizzando la più efficiente e innovativa soluzione Citrix Worskspace, e anche in questo caso l’iperconvergenza targata Nutanix sarà un pilastro fondamentale.

Leggi anche:  L’impatto dell’AI sull’impresa moderna. Come l’AI predittiva e generativa rivoluzionano le pratiche aziendali

Il cloud privato è alle porte

Sfruttando la naturale apertura della tecnologia Nutanix verso il cloud, ISTAT prevede di interpretare il suo futuro ruolo di Polo Strategico Nazionale costruendo un’infrastruttura Private Cloud da cui erogare i nuovi servizi e collaborando ancora più strettamente con INAIL (anch’esso candidato PSN) sul fronte dei data center.