Organizzata in BU ciascuna dedicata a una specifica linea di prodotto, Hermes Reply affianca le imprese nel percorso di trasformazione digitale grazie a un’approfondita conoscenza dei processi produttivi, armonizzando processi, sistemi, infrastrutture e gestione del capitale umano
Fondata a Torino nel 2006, Hermes Reply è l’azienda del gruppo Reply specializzata in soluzioni architetturali e tecnologiche per la trasformazione digitale delle operations di aziende manifatturiere. Si propone alle imprese con servizi di consulenza manageriale, consulenza e integrazione sistemica su sistemi MES/MOM, PLM, WMS e relativo supporto di Application Maintenance. Coniugando un’approfondita conoscenza dei processi produttivi, delle tecnologie industria 4.0, capacità di delivery e visione strategica, Hermes Reply affianca i propri clienti nel percorso di trasformazione digitale per supportare l’adozione degli abilitatori digitali e raggiungere risultati a breve termine e di lungo periodo che si integrino con i relativi piani industriali. Il tutto considerando il valore del capitale umano al centro del cambiamento per il quale Hermes Reply sviluppa dei programmi di Organization Change Management su misura per ciascun cliente. Dalla sua fondazione, l’azienda ha operato fornendo servizi di integrazione sistemica e sviluppo di soluzioni per il monitoraggio di processo e produzione. Un tempo gli “Hermes” erano i server di fabbrica che gestivano i sistemi di livello due e quindi agivano come controllori di linea produttiva interfacciandosi ai sistemi MES. La scelta di chiamare la società Hermes Reply sta nella volontà di identificarne, sin dal nome, la missione e l’ambito di intervento.
I sistemi custom PMS – come ci spiega Massimiliano Oddi, partner di Hermes Reply – sono stati principalmente sviluppati e implementati in ambito automotive, mentre per supportare le esigenze di altri settori industriali, sono state create altre società nel gruppo, come ad esempio Brick Reply, nel 2015. «Lo sviluppo del mercato ci ha portato poi alla creazione di un modello organizzativo che ha visto seguire i clienti nelle principali aree geografiche relative alle operations core». L’azienda è organizzata in business unit ciascuna dedicata a una specifica linea di servizio. In Italia, le sedi si trovano a Torino e Padova, in Polonia a Katowice e in Cina a Nanjing. Nel 2010, è stata avviata la Hermes Reply Brazil. Il core business di Hermes Reply è rappresentato dalla capacità di accompagnare il cliente nel percorso di trasformazione digitale delle operations attraverso una proposizione end to end che parte dalla consulenza manageriale su temi di processo, organizzazione aziendale, infrastruttura e sistemi informativi, e analisi di impatto economico. Passa poi attraverso l’implementazione delle tecnologie digitali abilitanti, con una robusta governance e si chiude infine con il supporto di Application Maintenance con approccio al miglioramento continuo. Le tecnologie che vengono sviluppate consentono di pianificare e gestire l’intero ciclo di vita del prodotto, dall’ingegneria alla produzione con piattaforme PLM, MOM e Planning. Si occupa anche dell’armonizzazione e integrazione sistemica di queste tecnologie con il landscape applicativo delle aziende clienti a partire dall’integrazione con ERP e XCAD. «Il nostro valore aggiunto – afferma Oddi – è rappresentato dalle persone della nostra squadra che hanno operato in prestigiose realtà industriali e che portano l’esperienza dell’aver già vissuto dalla parte del cliente a differenti livelli e funzioni le esperienze su queste progettualità applicate, conoscendo pertanto quegli accorgimenti che possono portare al successo dell’attività di trasformazione digitale».
Soluzioni e applicativi
I progetti realizzati da Hermes Reply sono molteplici e afferiscono a differenti tipologie di industries quali Automotive, Consumer Products, Fashion, Industrial Equipment. «Abbiamo collaborato, per esempio, con un noto gruppo dell’automotive, il cui obiettivo era la creazione di una soluzione custom standard come Manufacturing Execution System, destinata a essere installata negli impianti Powertrain» – racconta Oddi. «Oggi, il sistema copre l’intero processo di produzione, dalla pianificazione della produzione alla spedizione del prodotto finale». Un’azienda italiana del settore Food and Beverage era invece interessata a sviluppare un applicativo di Predictive Quality con l’obiettivo di garantire gli standard qualitativi nell’intero processo produttivo, dalla selezione della materia prima alla trasformazione e il confezionamento. Hermes Reply ha supportato il cliente verso il paradigma Industry 4.0, introducendo un’applicazione di sistema di produzione basata su algoritmi di machine learning per aiutare gli operatori durante le operazioni di trasformazione della materia prima visualizzando informazioni utili riguardanti i test pregressi e le previsioni dei test futuri. «Si tratta di un’applicazione web basata sul cloud articolata sui dati di input delle macchine di trasformazione e dei risultati dei test e un’applicazione mobile per gli avvisi» – evidenzia Oddi. «Specifici algoritmi di machine learning forniscono una stima dei risultati futuri dei test di rettifica e i risultati delle previsioni vengono mostrati agli operatori tramite dashboard Web». Un’azienda italiana che opera nel settore Industrial Equipment ha deciso invece di implementare un programma PLM di due anni basato sul 3DExperience Dassault Systèmes. «Per preparare il cambiamento, Hermes Reply ha sviluppato un progetto di consulenza manageriale che include flussi di lavoro di business blue print design e organization change management. La soluzione è stata implementata in diversi Paesi come Italia, Cina, Stati Uniti e Croazia».
La quarta rivoluzione industriale
Il piano Transizione 4.0, il nuovo piano nazionale 2021 del MISE da 24 miliardi di euro che prevede interventi sulle agevolazioni relative ai beni materiali e immateriali, ricerca e sviluppo, innovazione, design, green e formazione 4.0 sta creando il giusto volano per le imprese manifatturiere che non hanno ancora affrontato in modo strutturato la trasformazione digitale. «Le grandi aziende hanno già iniziato la digitalizzazione del footprint manifatturiero in concomitanza con l’avvio del piano Industria 4.0 nel 2016» – spiega Oddi. «A loro volta, le PMI hanno colto l’opportunità attivando dei progetti pilota. Tuttavia, in quasi tutti i casi in cui veniamo chiamati a intervenire, riscontriamo la mancanza del disegno di una roadmap in grado di armonizzare l’integrazione tra processi, sistemi, infrastrutture con l’impatto che questi progetti comportano nella gestione del capitale umano». Come afferma Oddi – le tecnologie digitali sono abilitanti ma non la soluzione. «Le persone sono l’asset più importante di tutte le aziende e devono essere messe al centro del cambiamento con piani di comunicazione, coinvolgimento e sviluppo professionale. Molti progetti di revamping si sono bloccati proprio perché i clienti avevano sottovalutato la gestione del cambiamento all’interno dell’organizzazione». L’esperienza maturata da Hermes Reply vede l’evoluzione passare attraverso tre stadi di sviluppo. Digital Foundation: un’organizzazione “reattiva” in cui la standardizzazione consente di implementare facilmente le best practice e permette il miglioramento continuo attraverso l’impiego di sistemi MES. Digital Factory: le funzionalità digitali consentono di anticipare gli eventi o di reagire in tempo reale portando ad “alzare l’asticella” sui KPI di produzione tipici attraverso l’impiego di sistemi MOM e abilitatori Industry 4.0. Infine, la Digital Enterprise. Digital Twins e piena collaborazione possono cambiare il ruolo della produzione.
Il futuro passa attraverso la sostenibilità
I temi della sostenibilità delle aziende industriali sono di attualità e la declinazione di questi temi nelle relative filiere produttive e logistiche è, anche prospetticamente, un ambito dove Hermes Reply vuole portare valore aggiunto alle aziende. «La visione armonizzata che stiamo sviluppando – conclude Oddi – prevede lo sviluppo di progettualità applicate che coinvolgono strumenti di machine learning, artificial intelligence e analisi Big Data applicati nelle piattaforme sistemiche nell’ambito dell’ingegneria di prodotto e della produzione. Questo con lo scopo di sviluppare processi orientati alla minimizzazione degli sprechi e alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’ottimizzazione dell’impiego degli asset produttivi e della supply chain.