Con il suo approccio integrato alla sicurezza delle infrastrutture IT, OT e IOT, Nozomi Networks trasforma i tradizione concetti dell’Health & Safety
L’incidente, sul mondo del lavoro, non è quasi mai mera fatalità. In genere è una questione di ridotta consapevolezza del rischio. Quando uomini e impianti non si comportano come dovrebbero, le conseguenze possono essere drammatiche. Sergio Leoni, country manager di Nozomi Networks, esorta i responsabili Heatlh & Safety di ogni impresa ad adottare approcci più legati alla realtà dei dati industriali, soprattutto quando l’obiettivo primario è mitigare l’impatto degli eventi che dipendono da guasti e malfunzionamenti delle infrastrutture. «Se si tratta di comportamenti umani, informatica e tecnologia hanno un potere limitato. Per la sicurezza degli impianti, invece, si può fare molto attraverso la visibilità sui meccanismi interni ai processi che le soluzioni di protezione di Nozomi Networks sono in grado di offrire».
Sicurezza e visibilità
Dalla sicurezza dei macchinari di una fabbrica, può dipendere dunque la salute dei lavoratori che interagiscono con quegli impianti. E una strategia avanzata dovrebbe far leva su una visione integrata dei comportamenti nell’ambiente di lavoro. Purtroppo nella vita reale, anche la miglior strategia Health & Safety, basata su un sapiente intreccio di sicurezza fisica e cybersecurity, finisce per scontrarsi con le esigenze e gli ostacoli di natura culturale del mondo della produzione. «Prima o poi i responsabili IT si trovano a dover dialogare con responsabili delle operational technologies che provengono da una cultura molto diversa» – sottolinea Leoni. Nella sua esperienza, questi professionisti non vedono mai di buon occhio il tentativo di entrare all’interno dei processi che avvengono negli impianti. Almeno inizialmente. «I nostri proof of concept partono in molti casi da una semplice attività di monitoraggio passivo dei flussi di rete» – spiega il responsabile italiano di Nozomi Networks. «Quando anche la parte OT si rende conto della quantità di informazioni che un impianto così monitorato può fornire, la voglia di consapevolezza cresce».
I tre pilastri della sicurezza IoT
La cultura della cybersecurity sta portando in fabbrica un nuovo tipo di percezione sui rischi insiti nei processi industriali. E come sostiene Leoni, questa consapevolezza avrà un effetto data-driven sulla sicurezza dei lavoratori che abitano ambienti industriali così sfidanti. «Bisogna calare i concetti di salute e sicurezza nella realtà dei processi. I rischi legati all’OT devono essere affrontati secondo un approccio unificato dei processi e con gli strumenti di visibilità, detection e conoscenza, che sono i tre pilastri della sicurezza IoT». La piattaforma Guardian di Nozomi Networks è in grado di assicurare una visibilità trasversale tra le infrastrutture IT, OT e IoT di tutti i settori di industria, grazie alla compatibilità in ambienti OT multiproduttore e a ogni tipo di protocollo standard, criptato o customizzato. Si presta a ogni situazione con soluzioni offerte sia sotto forma di appliance hardware “rinforzato”, per gli ambienti operativi più critici, sia come servizi virtualizzati erogati attraverso un cloud localizzato all’interno dei rispettivi confini nazionali. Su switch di rete compatibili con questa tecnologia, Guardian si adatta anche all’uso in ambienti containerizzati con Docker. La sicurezza delle persone si fa anche mitigando i rischi legati agli impianti operativi e Nozomi Networks è un potente strumento di indagine e prevenzione.