Retail, la guida al cambiamento

La data strategy nella GDO
Elisabetta Rigobello, responsabile marketing di Di.Tech

Strumenti per la gestione dei processi caratteristici del retail food, dalla logistica al commerciale. Tutto questo e molto altro nella suite MORE

La trasformazione digitale in atto nel mondo del retail sta modificando le strategie degli operatori, mettendo sempre più al centro l’importanza del dato, creando di fatto delle data driven company «La vera novità – spiega però Elisabetta Rigobello, responsabile marketing di Di.Tech – sta nel cambiamento di prospettiva». «Eravamo abituati a leggere dati di consuntivo, ma erano dati “spenti”, già esauriti nella loro azione. Oggi, viceversa, l’approccio diventa sempre più predittivo, si fanno analisi e proiezioni, non rendiconti». Il dato diventa una leva fondamentale per prendere decisioni e cambiare strategia, superando la concorrenza.

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Fluidità fra processi di back end e front end

«La nostra suite software MORE aiuta a dare centralità al dato» – sottolinea Rigobello. «La suite supporta i processi caratteristici dell’intero ecosistema del retailer, dalla vendita alla logistica, condividendo una anagrafica unica e centralizzata. Questa integrazione facilita azioni collaborative fra le aree logistica, commerciale e marketing, che se dotate di strumenti tecnologicamente adeguati sono ancora più capaci di incidere sulle vendite e sull’efficienza dell’intero sistema». L’esempio proposto da Elisabetta Rigobello riguarda la possibilità di integrare algoritmi di dynamic pricing, in supporto alle politiche di pricing tradizionale. «I prezzi dinamici possono essere applicati su diverse merceologie per i canali digitali​, su alcuni segmenti di clienti e per reagire autonomamente a eventi di breve periodo».

Nell’ottica sempre più dominante della omnicanalità – prosegue Rigobello – nella suite MORE di Di.Tech ha grande rilevanza anche la gestione del processo promozionale. «In passato l’attore protagonista del calcolo delle promozioni era la cassa. Ma oggi che il consumatore compra anche online cambiando di volta in volta touchpoint, è stato necessario pensare a un “promo-engine” centralizzato, capace di sfruttare simultaneamente i canali fisici e on line (phygital) per politiche promozionali omichannel».

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Phygital retail

L’avvento del phygital retail ha grande impatto anche sulla logistica delle merci. «Come specialisti di processo è molto interessante vedere il cambiamento da una logistica di “soli” magazzini, sempre più centralizzati, alla comparsa dei dark store. Oggi il picking, per rispondere alle esigenze degli e-commerce, deve essere veloce e con preparazioni miste e i meccanismi tradizionali non funzionano più» – spiega la responsabile marketing di Di.Tech. «Non potendo disporre del personale sufficiente per allestire gli ordini nei singoli negozi, all’interno del magazzino bisogna introdurre soluzioni e cambiamenti che adattano i processi del retailer ai vincoli dell’e-commerce». In sintesi, il retail food sta cambiando profondamente e la missione di Di.Tech è proprio questa: «Affiancare il retailer durante l’intera fase della trasformazione digitale». Possibilmente fornendo soluzioni con due grandi obiettivi da raggiungere, la semplificazione e l’usabilità. Se è vero che le nuove tecnologie introdotte, come AI, computer vision sono abilitanti per il primo, Di.Tech sta lavorando molto anche sullo studio della user interface, con un occhio di attenzione al mondo dei gamer, precursore in questi ambiti. Sono tutti questi gli accorgimenti che consentono a Di.Tech di essere un valido partner per la trasformazione digitale nel retail.