A cura di François Sterin, Chief Industrial Officer, OVHcloud
Oggi più che mai produciamo e ci affidiamo ai dati. Solo nel 2020, ogni essere umano ha generato 1,7 MB di dati al secondo. La pandemia ha spinto sempre più aziende a migrare al cloud e il settore dei data center ha la responsabilità di contribuire alla creazione di un ambiente e di un futuro sostenibili in termini di gestione e archiviazione dei dati.
Nel corso dello scorso anno, il nostro settore ha compiuto progressi significativi nel miglioramento di soluzioni in termini di sostenibilità sia dei nostri data center che di quelli della nostra supply chain. L’uso di fonti energetiche sostenibili, il raffreddamento a liquido e il perseguimento di un modello di economia circolare costituiscono degli ottimi punti di partenza per un approccio di business sostenibile nel settore dei data center. È importante essere consapevoli dell’impronta delle nostre risorse fisiche e digitali, come dei nostri server e di cosa si può fare per riutilizzare i componenti e prolungarne la durata.
Negli ultimi 20 anni, OVHcloud ha lavorato per ottimizzare il consumo energetico dei data center. Per quasi un decennio, abbiamo sviluppato un’economia circolare volta a dare una seconda e terza vita ai beni.
In futuro ci concentreremo sulla costruzione di soluzioni sostenibili nelle supply chain attraverso l’espansione dei principi dell’economia circolare, la scelta della location e la produzione di server. Tutto questo significa convertire gli impegni ambientali aziendali in azioni tangibili e responsabili che contribuiscono positivamente a mitigare l’impatto sull’ambiente.
Di seguito alcune considerazioni chiave su cui ci stiamo concentrando per raggiungere i nostri obiettivi di produrre lo 0% di rifiuti in discarica e di essere carbon neutral entro il 2025 e Net Zero entro il 2030.
Analizzare e ottimizzare i consumi
Il monitoraggio del consumo energetico tramite il PUE – power usage effectiveness – e il WUE – water use efficiency – consente alle aziende di valutare come gestirli in modo più sostenibile.
I nostri server, raffreddati ad acqua, producono 1,1 – 1,3 PUE, ovvero il 70-80% in meno rispetto alla media del settore. Dal 2010, abbiamo anche smesso di utilizzare l’aria condizionata nei nostri data center, optando piuttosto per il raffreddamento ad aria naturale con un WUE di 0,24 – 0,29 L / kWh IT, ovvero il 115% in meno rispetto alla media del settore.
La continua attenzione al WEC – water, energy, carbon efficiency – in termini di consumo del data center può essere ottimizzata anche ottenendo le certificazioni ISO 14001 e 50001, che riconoscono l’efficienza nell’uso delle risorse, nella gestione dei rifiuti e nelle prestazioni energetiche.
Dati = potenza
Abbiamo collaborato con il principale istituto di ricerca tecnologica europeo Inria, Istituto Nazionale per la Ricerca in Scienze e Tecnologie Digitali, per migliorare il monitoraggio della nostra sostenibilità ed offrire lo stesso ai nostri clienti.
Distribuiamo i dati in tempo reale di Inria sul consumo energetico e sull’impronta di carbonio tramite un’API o un portale web, consentendo agli utenti di monitorare esattamente il modo in cui perseguono i loro obiettivi di sostenibilità e identificare e affrontare le situazioni in cui lo sono meno.
Soluzioni tramite la supply chain
Oltre ad attingere all’esperienza di attori come Inria, i data center possono anche avere un impatto positivo sull’impronta di carbonio della loro supply chain e del loro più ampio ecosistema attraverso l’analisi dell’intero ciclo di vita. Ciò include lo sviluppo di imballaggi sostenibili e l’invito ai fornitori a firmare lo Standard di Condotta per il Riciclaggio dell’IT.
I data center possono poi aiutare i clienti ad affrontare le sfide della sostenibilità fornendo informazioni in tempo reale sull’energia a livello di VM (Virtual Machines) e sviluppando le best practice per l’efficienza energetica del software.
È responsabilità di tutti noi all’interno del nostro settore fare tutto il possibile per incorporare pratiche sostenibili nei nostri modelli di business ed assumere impegni reali per essere parte di un cambiamento positivo. Il futuro dei data center deve essere sostenibile e coloro che si rifiutano di adottare misure per ridurre il proprio impatto ambientale verranno semplicemente lasciati indietro.