Un system integrator di successo non può più limitarsi a orchestrare tecnologie altrui. Tra sviluppo interno e rete di alleanze strategiche come quella realizzata con PAX Italia, SCAI Solution Group offre ai clienti le soluzioni giuste. Anche quelle che prima non c’erano
Il modo migliore per misurare l’effetto degli ultimi dieci anni di storia evolutiva delle infrastrutture informatiche e del consolidamento dei modelli del cloud computing e del software defined everything, è entrare nelle stanze di un system integrator come SSG SCAI Solution Group e analizzare il ruolo assunto all’interno di queste realtà dalla capacità di acquisire e proporre – “on top” ai tradizionali servizi per reti e data center – un ventaglio di tecnologie innovative, che possano fare la differenza nei mercati che si intende presidiare. Spesso e volentieri, la tecnologia non si limita a essere semplicemente innovativa, ma diventa un vero e proprio “game changer”.
Con tre sedi a Milano, Torino e Roma, un laboratorio di Ricerca e Sviluppo nel Sud Italia (dove, tra le altre attività, viene sviluppato un sistema gestionale specifico per la sanità e gli ospedali) e un obiettivo di arrivare a sessanta dipendenti entro il 2021 per riuscire a far fronte a un ritmo di crescita che da qualche anno ormai supera le due cifre, «la prima delle quali non è inferiore a 5» – precisa il CEO Daniele Rossi – SSG SCAI Solution Group appartiene in teoria al novero dei player di medie dimensioni. Tuttavia, i parametri puramente dimensionali contano poco: grazie alle sue specializzazioni, prime tra tutte quelle maturate nel campo della dematerializzazione e sulla firma digitale avanzata, l’azienda guidata da Rossi è focalizzata su una clientela di livello enterprise e large o very large account. Claudio Lombardo, Banking & Insurance sales manager di SSG, sottolinea per esempio come il know-how alla base delle soluzioni per i processi documentali del settore finance le ha consentito di sviluppare solide relazioni con l’80% del mercato bancario. Anzi, proprio la possibilità di muoversi verso i potenziali clienti in modo molto agile e tattico spiega le grandi aspettative nei confronti del nuovo dispositivo al centro di questa cover story: Aries 8, lo smart tablet multifunzione che SSG ha messo a punto insieme alla filiale italiana di PAX, l’azienda cinese specialista globale di terminali POS. Si tratta di una soluzione in cui convivono servizi di pagamento e di autorizzazione con firma digitale: una rivoluzione per molte attività di sportello, banco vendita e naturalmente in mobilità.
IL VALORE DEL SYSTEM INTEGRATOR
Daniele Rossi trascorre parte della sua carriera professionale in grandi aziende multinazionali del software e dei servizi. Circa dieci anni fa, lascia Infoprint Solution Company, la joint venture costituita da Ricoh e dalla divisione printing di IBM, e lancia una propria iniziativa, SCAI Solution. «SSG deriva dal graduale consolidamento di quella esperienza e da un percorso di acquisizioni e accorpamenti che si conclude alla fine del 2019» – racconta il CEO di SSG, ripercorrendo la storia della sua azienda. «Siamo un system integrator a valore che opera in un ampio spettro di attività e che unisce tecnologie e architetture di terzi e soluzioni gestionali sviluppate in proprio. Insomma, non ci limitiamo a trasferire verso i nostri clienti tecnologie pre-confezionate, ma cerchiamo di armonizzare tecnologie proprietarie e soluzioni di terze parti per rispondere all’esigenza di trasformazione digitale dei clienti».
SSG e PAX hanno firmato un’alleanza strategica esclusiva per il prodotto Aries 8, con l’obiettivo di incrementare il market share nel mercato italiano e aprire nuovi mercati esteri mediante investimenti condivisi. Oggi – come spiega Daniele Rossi – l’interesse è rivolto soprattutto verso il mercato enterprise, ma SSG si sta attrezzando per andare a servire anche il ricco segmento delle aziende di dimensioni medio-piccole. L’impegno di SSG nello sviluppo e nell’esplorazione di soluzioni tecnologiche per specifiche esigenze non esclude l’esistenza di ottime relazioni con i principali fornitori mondiali. «Con diversi di loro, pensiamo a Dell, IBM, Fujitsu, Pure Storage, Fortinet o Wacom, siamo partner di livello Gold o Platinum e per quanto riguarda la cybersecurity siamo un punto di eccellenza riconosciuto».
Puntando sempre sulla massima valorizzazione del suo capitale umano, SSG ha saputo strutturare un’offerta omogenea nelle tre principali aree di interesse, riuscendo sempre a emergere nei confronti di una concorrenza molto agguerrita. «Nel campo della sicurezza perimetrale – continua Daniele Rossi – SSG integra i progetti di ottimizzazione dei firewall con le soluzioni AlgoSec per la gestione del policy management. Nei progetti di gestione documentale, eseguiti per conto della Pubblica Amministrazione centrale, SSG supera i classici concetti dei database relazionali per abbracciare la tecnologia dei nuovi database documentali “noSQL” offerta dal leader del settore MongoDB.
ICT, CYBERSEC E DIGITAL
Cristiano Pacitto, general manager di SCAI Solution Group, entra in maggior dettaglio nella struttura operativa di SSG, sottolineando che l’organizzazione commerciale è suddivisa in tre business unit: ICT, Cybersecurity e Digital. «Una di queste – spiega Pacitto – è la divisione ICT che, oltre a tutta la parte dedicata alla infrastruttura, affronta gli aspetti della gestione e orchestrazione del data center, on premises e in versione software defined. Abbiamo, per esempio, la capacità di migrare interi data center in cloud, gestendo il porting delle applicazioni e assicurandone la business continuity». Il secondo braccio operativo del Gruppo è la divisione incentrata sulla sicurezza informatica. In tale contesto, i progetti sono di ampia portata e coprono la parte tradizionalmente “perimetrale”, di firewalling contro tutte le minacce d’attacco in chiave preventiva e predittiva con una elevata competenza negli strumenti analitici utilizzati in questo comparto. «SSG ha messo in esercizio modelli di awareness, di vulnerability assessment, di penetration – prosegue Pacitto – ma per le infrastrutture in cloud siamo in grado di affrontare le dinamiche più attuali dei servizi Extended detection and response (XDR) e Cloud access security broker (CASB)».
Infine, attraverso la recente divisione Digital, la cui visione strategica dipende dal giovane manager Lorenzo Rossi, SSG esprime una grande forza progettuale e la capacità di stringere accordi mirati all’apertura di nuove modalità di accesso al mercato. Secondo il general manager Pacitto, questa è la business unit che offre la massima diversificazione in termini di contenuti e di offerta. «Abbiamo sviluppato una soluzione proprietaria di firma remota, denominata SCAI Cygnature, con la quale realizziamo progetti di dematerializzazione basati su dispositivi che supportano la firma e il pagamento. Grazie alle soluzioni in portafoglio siamo in grado di accompagnare i clienti nella gestione dei processi di onboarding e nella digitalizzazione degli asset aziendali». Trasversalmente a queste tre unità di business – prosegue Pacitto – SSG sostiene la propria azione sul mercato con una struttura di professional services che si occupa della realizzazione e la messa in esercizio dei progetti e ne garantisce la correttezza in funzione delle condizioni contrattuali definite con i clienti, avvalendosi delle regole di qualità progettuale certificata dalle normative ISO 9000, 20000 e 27001.
Come ricorda il CEO Daniele Rossi, SSG rispetta inoltre le regole di gestione e governance previsti dal decreto legislativo 231. Sul piano commerciale, SSG adotta il classico modello commerciale diretto. «Proprio quest’anno – segnala Pacitto – abbiamo ulteriormente rafforzato la presenza commerciale sul territorio nominando alcuni responsabili per ciascun mercato verticale. Abbiamo così un sales manager per il settore bancario e assicurativo, uno per gli operatori di telecomunicazioni, altri ancora per l’industria, la pubblica amministrazione centrale e locale e per i settori Interforze, poste e gaming, sanità, utilities». Nel corso del 2021 – come spiega Pacitto – SSG vuole concentrarsi anche sullo sviluppo dei nuovi filoni di business rivolti alle PMI, al retail e alla GDO. «L’approccio per quest’ultimi punterà sul cross-selling delle nostre specifiche competenze acquisite grazie all’esperienza maturata nel settore enterprise».
L’INNOVAZIONE 3D
Non mancano però iniziative ad hoc che Pacitto inquadra nel settore automotive e trasporti, dove SSG ha immaginato un innovativo servizio B2B per la produzione di piccoli lotti di pezzi di ricambio realizzati con la tecnologia della stampa tridimensionale. «Per immaginare il servizio siamo partiti dalle stampanti 3D realizzate da Roboze, azienda italiana in grado di ingegnerizzare super polimeri per le performance di esercizio più estreme per vari settori. Con questi materiali si possono stampare numeri limitati di pezzi meccanici nel giro di 24 ore. La precisione e la resistenza dei pezzi fabbricati rivaleggiano con quella che potremmo ottenere da una tradizionale lavorazione al tornio».
Avvalendosi di questi avanzati sistemi di stampaggio digitale, SSG intende sviluppare un servizio basato su un portale Web dove il cliente potrà ordinare i pezzi di ricambio da un catalogo di oggetti disponibili per ciascuna marca di autoveicolo e farseli consegnare praticamente in giornata. Partire dalle tradizionali tematiche di rivendita a valore per arrivare alla definizione di un’autonoma offerta di soluzioni tecnologiche innovative, capaci di fornire risposte concrete alla domanda di trasformazione del mercato, è stato fin da subito l’obiettivo del capo strategico della divisione Digital Lorenzo Rossi.
«Lo scorso anno, nel pieno dell’emergenza sanitaria che ha inciso così pesantemente sulle tradizionali modalità di lavoro e di relazione, abbiamo cercato di individuare e integrare le soluzioni più interessanti, stringendo nuovi accordi di partnership, proprio per poter essere di supporto alle tante realtà impegnate nella remotizzazione dei loro processi». Ai clienti che in questi anni di sono serviti delle soluzioni SSG che agli sportelli fisici sostituivano la tradizionale firma grafometrica, il system integrator romano-milanese con una vocazione sempre più internazionale è in grado di fornire alternative per la firma remota dei contratti o per accedere a servizi a valore aggiunto.
«Nelle situazioni in cui non era più possibile apporre una firma in presenza, ci siamo messi alla caccia di tecnologie che potessero per esempio supportare servizi come l’on boarding remoto e, grazie alla soluzione basata su password OTP e una Web app che sfrutta la sicurezza intrinseca di una catena blockchain, siamo in grado di offrire una soluzione multifattore davvero “disruptive” perché è capace di andare incontro alle situazioni più diverse, compresa la normale firma grafometrica».
«L’obiettivo – prosegue Lorenzo Rossi – consiste insomma nell’integrare in una unica piattaforma autorizzazioni OTP a due fattori, identificazione SPID, uso di parametri biometrici come il riconoscimento del viso, dell’iride e delle impronte digitali, per consentire a tutti un rapido ritorno alle normali soglie di produttività, anche a fronte dei cambiamenti che le attività di business e i servizi hanno dovuto accettare». Il CEO di SSG parla delle soluzioni di dematerializzazione come di una sorta di “primogenitura tecnologica” della sua società. «Ancora oggi siamo fortemente focalizzati in quest’ambito e dopo aver lanciato SCAI Sign, la nostra prima offerta per la firma elettronica avanzata codificata dal legislatore nel 2013, abbiamo ulteriormente affinato le nostre competenze interne per portare sul mercato il successore di questo prodotto, SCAI Cygnature».
LO SPORTELLO DEL FUTURO
Il nome unisce i due concetti di firma e sicurezza necessari per supportare le diverse funzionalità che oggi confluiscono in Aries 8, lo smart tablet che SSG e PAX Italia hanno lanciato all’indirizzo di un mercato altrettanto composito, costituito dagli istituti bancari e da tante altre attività di sportello e di relazione che oggi pervadono il mondo assicurativo, del retail, della hospitality, della bollettazione, della pubblica amministrazione. Nello specifico della soluzione messa a punto con PAX Italia – come spiega il responsabile delle strategie digital di SSG Lorenzo Rossi – il Gruppo sta mettendo a frutto il lungo lavoro svolto con gli operatori del finance che ormai considerano SSG un punto di riferimento a livello nazionale. «Una soluzione come questa porta il segno della profonda trasformazione che il digitale ha determinato nell’esperienza dei consumatori, che oggi possono accedere a nuovi servizi in situazioni in store e non solo. Settori come il retail, la ristorazione e tanti altri molto sensibili a tecnologie e dispositivi evoluti sanno che cosa significa utilizzare sistemi sicuri, in grado di dare la risposta cercata in termini di esperienza user friendly e veloce». Dalla sinergia con PAX Italia nasce lo smart tablet Aries 8 in cui SSG infonde un’anima digitale che apre la strada a una quantità di applicazioni extra rispetto alla funzione base del pagamento elettronico. «Esercente e utente finale finiscono per godere entrambi di una serie di vantaggi» – spiega Lorenzo Rossi. «Il primo riesce a gestire una molteplicità di processi con unico terminale ma con la stessa sicurezza, con meno problemi di manutenzione dell’hardware e riducendo i costi della carta e altri materiali consumabili. Il secondo sperimenta una user experience immediata grazie a interfacce più semplici e personalizzate».
Aries 8 conserva tutte le caratteristiche di un dispositivo con sistema operativo Android, dotato di telecamera per implementare eventuali servizi che poggiano su un canale di videoconferenza. «Android vuol dire anche disponibilità di numerose app specializzate. Lo store associato ai dispositivi POS con marchio PAX raccoglie già migliaia di applicazioni di settore» – ricorda il CEO Daniele Rossi. La piattaforma SCAI Cygnature integrata a bordo di questi POS intelligenti crea in pratica un nuovo tipo di mercato, andando ben oltre i tradizionali ambiti dell’autorizzazione al pagamento e assicurando a SSG un posto su tutti i tavoli, anche quelli che era complicato raggiungere in passato.
«Da qui, la grande attenzione che cerchiamo di rivolgere a nuove tipologie di clienti non solo bancari: nei punti vendita del retail e della GDO, nel franchising, nelle amministrazioni locali, nella sanità, nelle utilities e per applicazioni che vanno dalla contrattualistica fino ai circuiti delle carte fedeltà. La fantasia è davvero l’unico limite». Anche dietro la partnership con PAX Italia, del resto, c’è una curiosa storia di affinità elettive italo-asiatiche. L’impeccabile pronuncia di Se Ho Park, CEO e co-founder di PAX Italia, che ha sviluppato l’hardware di Aries 8, tradisce un’origine molto interculturale. Park arriva in Italia giovanissimo, nel 1978, perché il padre appassionato cultore del Rinascimento riceve una borsa di studio a Firenze. Anche il figlio studia nelle scuole italiane e si perfeziona negli Stati Uniti, prima di rilevare l’impresa di famiglia che distribuiva in Italia una linea di dispositivi POS Made in Corea.
«Ci serviva un salto di qualità per entrare nel mondo dei servizi di monetica più avanzati – racconta Park – e la svolta arriva con PAX Global Technology, quotata alla borsa di Hong Kong dal 2010, che rileva una quota di maggioranza». La piccola azienda di Se Ho Park diventa così la sussidiaria EMEA di un gruppo con 600 milioni di dollari di volume d’affari, con una presenza in 140 nazioni nel mondo per una base installata di 40 milioni di terminali POS. Nella cintura milanese, Pax Italia ha una serie di magazzini e un laboratorio per i servizi di manutenzione e l’iniezione delle chiavi di sicurezza anche in modalità remota per le nazioni dell’area EMEA.
INNOVAZIONE GROUNDBREAKING
«Oltre a essere compatibile con tutti gli standard previsti per i terminali POS in funzione nel sistema bancario italiano» – spiega Park, con Aries 8 è possibile raccogliere la firma grafometrica in postazione fissa e mobile. Il nostro prodotto è pronto anche per i metodi di pagamento alternativi adottati dai nostri cugini cinesi, anche quelli basati sulla generazione e acquisizione dei QR-code». L’hardware top di gamma, il sistema operativo Android e le oltre cinquemila app presenti sul PAX Store, sono di per sé un vantaggio importante – come evidenzia Park. «Ma senza l’alleanza con SSG e l’integrazione della sua piattaforma per la firma digitale, non si aprirebbero per Aries 8 tutte le opportunità in settori collaterali all’industria del finance. «Per esempio, immaginiamo le postazioni di una società di autonoleggio che oggi devono utilizzare un POS per i pagamenti, un pad per la firma e un computer. Tutte le operazioni potrebbero essere concentrate su un unico dispositivo». La vocazione di Se Ho Park in Italia è sempre stata pionieristica. Prima degli accordi con PAX, la famiglia Park aveva rilevato e ampliato un’azienda coreana i cui terminali erano stati tra i primi POS venduti a P4Cards e CartaSì. «In un mercato come questo, la vita delle società di medie dimensioni non è facile» – riconosce il CEO di PAX Italia. «Grazie alla successiva evoluzione e il valore aggiunto di un team software così competente, insieme a Daniele Rossi siamo in grado di cambiare il volto della monetica in Italia e in Europa». Poco dopo l’annuncio della disponibilità di Aries 8, SSG e PAX Italia hanno firmato un accordo per l’installazione del dispositivo nella rete di un operatore di importanza nazionale, forte di diverse migliaia di sportelli. «La partnership continua a crescere e sono convinto che Aries sarà un prodotto groundbreaking» – conclude Se Ho Park.
Se PAX Italia è focalizzata, per la sua storia, nel mercato finance, le opportunità andranno cercate in un ambito molto più aperto. «È una filosofia di prodotto inserito in un contesto molto fintech» – aggiunge il CEO di SSG Daniele Rossi. «Non siamo ancora in grado di fungere da acquirer, ma stiamo definendo un piano di lungo termine che può prevedere accordi con operatori più grandi o eventuali acquisizioni di aziende in grado di gestire servizi di acquiring per conto di clienti non coperti direttamente dagli operatori bancari, in particolare in ambiti come il retail o le catene alberghiere, che sono molto interessate al discorso delle carte di fidelizzazione con funzioni di pagamento».
DEMATERIALIZZAZIONE DEL CONTANTE
I piani di sviluppo dell’alleanza strategica con PAX, rassicura però Daniele Rossi, devono essere visti in ottica incrementale e non andranno in alcun modo a interferire con la linea di soluzioni e servizi che SCAI Solution Group continuerà a mettere a disposizione dei suoi clienti nel mercato delle banche e delle assicurazioni. Una promessa che il sales manager responsabile del mercato Banking & Insurance Claudio Lombardo ribadisce con estrema chiarezza. «Professionalmente, ho vissuto a lungo negli uffici acquisti delle banche italiane e conosco logiche e dinamiche interne. Continueremo ad avere un’ampia offerta di soluzioni di dematerializzazione ai clienti del settore». Secondo il responsabile commerciale della linea finance di SSG, quello tra firma digitale e monetica era un matrimonio “che s’ha da fare” e Aries 8, con le sue funzionalità di lettura contactless, acquisizione di codici alfanumerici e scansione di barcode e lettura ottica, è un terminale ideale in ambito bancario e assicurativo per rispondere non solo alle esigenze di carattere documentale e di pagamento elettronico. «Deve diventare soprattutto uno strumento professionale inserito in un universo di nuovi servizi» – prosegue Lombardo. «Aries 8, insomma, può trovare posto nell’agenzia assicurativa per il pagamento dei premi e le procedure di RC Auto, ma con la sua telecamera incorporata può essere utilizzato sul campo dal perito che deve valutare un sinistro. Sul mercato esistono già dispositivi che rilevano la firma digitale, ma non esistono ancora tablet che operano a 360 gradi sulle funzionalità finance e che possono essere sfruttati anche in attività extra-sportello».
Se Aries 8 rappresenta per SSG e PAX Italia un caso di esclusività e differenziazione ad alto potenziale innovativo, Lombardo sottolinea la presenza di alternative più semplici ma sempre in grado di combinare operazioni di pagamento e firma in ambiti applicativi più specifici. «In virtù della nostra alleanza, stiamo per esempio integrando il concetto della firma digitale anche in un dispositivo POS più tradizionale come il modello A930. Utilizzando questo tipo di terminale il cliente di una catena di negozi o il correntista in filiale potranno accedere a operazioni di on boarding, piccola contrattualistica o fidelity card. E anche in questo caso, la telecamera incorporata sul retro del dispositivo servirà per andare ben oltre il ristretto ambito del pagamento». In gioco – conclude Lombardo – «c’è un sistema bancario assolutamente affamato di soluzioni “disruptive” capaci di supportare sia una trasformazione radicale delle tradizionali logiche di filiale sia un esplosivo incremento di attività extra-sportello». Ma il vero fattore di svolta è che l’azione di SCAI Solution Group va a inserirsi in un contesto soprattutto culturale, che vede l’intero comparto dei servizi di monetica come soluzione naturale di problematiche storiche, come i 4 miliardi di euro spesi secondo Istat per la gestione dei materiali cartacei o l’uso preponderante del contante. Se il digitale rappresenta una via d’uscita da una realtà così limitante e costosa, il ruolo di aziende come SCAI Solution Group e PAX Italia va ben oltre la buona tecnologia.
Foto di Gabriele Sandrini