Perché i retailer devono abbattere le divisioni tra i team aziendali per guidare l’innovazione e la crescita digitale

Dynatrace, Un cannocchiale sull’IT

Emanuele Cagnola, Italy director di Dynatrace, offre una panoramica della situazione e spiega l’importanza per i retailer di abbattere le divisioni fra team aziendali e adottare un’unica piattaforma che garantisca l’osservabilità in tutto l’ambiente IT per guidare l’innovazione e la crescita

La pandemia ha colpito duramente la vendita al dettaglio a livello globale, ma non in modo uniforme. Gli introiti delle catene di supermercati sono aumentati vertiginosamente, mentre i retailer di moda sono stati costretti a chiudere i loro negozi nelle vie principali e hanno lottato per molti mesi. Eppure, c’è una tendenza che accomuna il settore: la pandemia ha aggiunto una nuova urgenza per l’innovazione digitale. Già nel 2017, gli esperti affermavano che fino al 96% dei consumatori si sarebbe allontanato dai marchi se avesse avuto un’esperienza insoddisfacente. Oggi l’imperativo digitale è ancora più forte.

Infatti, secondo i CIO del settore retail che abbiamo intervistato di recente, l’89% afferma che la trasformazione digitale ha già accelerato e un ulteriore 61% ritiene che continuerà a farlo in futuro. Tuttavia, questo mette sotto pressione anche i team IT che stanno già lottando affinché tutto funzioni al meglio supportando al contempo cambiamenti tecnologici radicali sul posto di lavoro.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La pressione sull’IT

Anche i negozi “essenziali” che sono stati autorizzati a rimanere aperti durante i blocchi imposti dal governo hanno registrato un enorme aumento del traffico online durante gran parte della pandemia. Ad esempio, nel Regno Unito, le vendite online sono cresciute del 36% nel 2020, la cifra più alta da 13 anni, in Italia invece nello stesso anno, ben il 51% degli acquisti e-commerce è avvenuto da Smartphone. Quelli in grado di supportare esperienze di vendita al dettaglio multicanale e omnicanale e il commercio da mobile hanno ottenuto i risultati migliori, evidenziando le mutevoli abitudini dei consumatori. I retailer devono soddisfare queste aspettative in evoluzione per salvaguardare le attività e guidare la crescita dei ricavi in un settore altamente competitivo.

Leggi anche:  Oracle integra l'AI generativa in tutto il suo stack tecnologico per consentirne l’adozione a livello aziendale su larga scala

Tuttavia, per i team IT, la richiesta di un’innovazione più rapida e di nuove esperienze utente è una battaglia, se collocata nel contesto di silos tradizionali e strumenti di monitoraggio e gestione IT inefficaci. Si aggiunge anche a un carico di lavoro già significativo. Quasi la metà (45%) dei CIO dell’ambito retailer ritiene che i propri team IT siano oggi più ridotti che mai. Hanno il compito di supportare i requisiti di business in rapida evoluzione e le fluttuazioni improvvise nella domanda di servizi digitali da parte dei clienti e della loro forza lavoro.

Questo passaggio verso l’online sopravviverà anche alla pandemia. Secondo dati separati, il 40% dei consumatori globali ha aumentato la spesa per l’e-commerce durante il lockdown e il 45% ha affermato che continuerà a fare acquisti online anche dopo che la crisi sarà rientrata. Un aumento degli utenti e del controllo può portare a effetti collaterali indesiderati: abbiamo rilevato che il 46% dei CIO ha recentemente riscontrato un aumento del numero di problemi relativi alle prestazioni IT. Questi possono avere un forte impatto negativo sull’esperienza del consumatore o dell’utente, influendo sulla produttività del personale e sul coinvolgimento dei clienti.

Abbattere le barriere

Il problema per molti dipartimenti IT del retail è che ci sono diversi team disparati che progettano, creano e distribuiscono il software che guida le operazioni IT e l’esperienza del cliente. Molti usano strumenti diversi per monitorare e gestire le applicazioni e l’infrastruttura, aumentando i silos e rendendo difficile la collaborazione e la risoluzione dei problemi. Abbiamo scoperto che il 45% dei rivenditori ha team IT e business che lavorano in silos e il 41% ha dati archiviati in strumenti di monitoraggio separati. Il risultato è una complessità dove dovrebbe esserci chiarezza, sia nell’esperienza dell’utente finale sia se le modifiche ai servizi digitali portano valore al business.

Leggi anche:  PMI e digitalizzazione: Passepartout torna a MECSPE Bologna 2024

I moderni ambienti IT basati sul cloud sono un patchwork di container interconnessi, microservizi, architetture serverless, piattaforme di orchestrazione e altro. Sono complessi e dinamici, caratterizzati da miliardi di dipendenze che potrebbero cambiare in millisecondi. Se l’IT non ottiene una visibilità accurata su questo ambiente e diventa troppo scollegato dal business, allora iniziano ad affiorare veri problemi.

Diventa più difficile identificare, dare priorità e ridurre al minimo l’impatto dei problemi di performance, comprendere adeguatamente e soddisfare le mutevoli aspettative di business e dei clienti, e vedere dove l’IT sta fornendo valore. Senza una visione efficace, i team IT sprecano il loro tempo a puntare il dito in interminabili war room, mentre i ricavi scivolano via a causa di errori evitabili. Abbiamo calcolato che i retailer sprecano in media 485 ore all’anno a causa dei team IT e business che cercano di combinare i dati provenienti da sistemi in silos per identificare le soluzioni ai problemi. Questa produttività persa potrebbe costare loro in media fino a 1,5 milioni di dollari a testa.

Un’unica fonte di verità

Questo è tempo che potrebbe essere speso meglio, con gli strumenti e l’approccio corretto. I CIO del retail lo capiscono: il 76% è stanco di essere costretto a collegare insieme i dati provenienti da più strumenti per valutare l’impatto degli investimenti IT sul business e il 95% sa che queste decisioni di investimento devono essere guidate dai dati. Tuttavia, solo l’11% dei retailer dispone attualmente di una piattaforma unificata per l’osservabilità dell’IT.

Questo deve essere il primo passo verso il successo di progetti BizDevOps e NoOps che i retailer stanno adottando sempre di più. Un’unica piattaforma che fornisce risposte precise sulle prestazioni e la sicurezza delle app e dell’infrastruttura contribuirà notevolmente a eliminare i silos e rimuovere i punti ciechi. Con questa unica fonte di verità, gli sviluppatori, le operazioni IT e i team aziendali lavoreranno finalmente in modo trasparente e verso gli stessi obiettivi. Questo è il modo per guidare l’innovazione e la crescita digitale mentre i rivenditori guardano a un futuro post-pandemia di successo.

Leggi anche:  OpenAI si muove per ridurre il rischio normativo nell’UE