La diffusione delle nuove tecnologie come cloud e intelligenza artificiale è ormai sempre più pervasiva tra le aziende di ogni settore e dimensione. L’emergenza sanitaria ha accelerato ulteriormente il cambiamento e il piano di investimenti e riforme che il nostro Paese intraprenderà nei prossimi mesi si muove proprio in questa direzione.
Obiettivo finale della transizione digitale, creare una nuova generazione di servizi innovativi che facciano crescere le nostre imprese, colmando il gap maturato nel corso degli anni sul fronte digitalizzazione e di conseguenza nella competitività. I dati, per esempio, rappresentano un bene prezioso per le aziende, in quanto capaci di diventare informazioni di valore, a supporto della crescita.
Secondo uno studio che abbiamo condotto con l’American Chamber of Commerce in Italia (AmCham), è stato calcolato che in Italia la crescita del fatturato delle aziende che adotteranno tecnologie di AI sarà del 3% più alta rispetto alla media delle aziende nel settore.
Sono già numerose le imprese che hanno compreso questa opportunità: secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, in Italia il settore dell’AI è cresciuto del 15% rispetto al 2019 e nel corso del 2020 sono più della metà le imprese medio-grandi italiane che hanno attivato almeno un progetto di AI. CNH Industrial, per esempio, ha avviato con Microsoft un progetto che prevede macchine agricole connesse, in grado di garantire servizi a valore aggiunto proprio grazie ai dati ottenuti durante il loro funzionamento: con l’analisi di questi dati è possibile migliorare l’efficienza delle macchine, contare sulla manutenzione predittiva e migliorarne la produttività.
Anche nel mondo pubblico, si possono trarre notevoli benefici dalla transizione digitale con infrastrutture aggiornate e sicure e nuovi servizi ai cittadini “cloud first”. L’AI si sta facendo strada in particolare nel settore sanitario, in cui l’ottimizzazione dei processi e delle risorse così come l’innovazione nella Ricerca sono state determinanti in questo momento storico. Sono numerose le realtà italiane, tra cui l’Istituto Spallanzani o l’ASL Napoli 3 Sud, che durante l’emergenza hanno implementato l’Healthcare Bot, un chatbot che grazie al cloud e all’AI può rispondere alle domande dei pazienti online e aiutarli a capire cosa fare, liberando così il tempo del personale medico e ospedaliero ed evitando rallentamenti nell’erogazione delle cure.
L’Istituto Neurologico Carlo Besta ha puntato sul cloud per abilitare un programma di telemedicina che, dopo una fase pilota avviata durante la prima fase dell’emergenza Covid, è stata estesa a tutti i pazienti cronici della struttura. Grazie alle soluzioni Microsoft che permettono di aumentare la produttività e la collaborazione, l’Istituto può gestire le comunicazioni con i pazienti tramite visite virtuali e scambio di documenti clinici in tempo reale e in sicurezza. Microsoft ha collaborato anche al progetto AI-SCoRE ideato dall’Università Vita-Salute San Raffaele ovvero una piattaforma di apprendimento autonomo capace di calcolare per ogni individuo – sulla base di una serie di indicatori clinici e diagnostici – la probabilità di sviluppare forme gravi di Covid-19, permettendo così interventi sanitari mirati e riducendo l’impatto sul sistema sanitario. Tuttavia, per cogliere le opportunità delle nuove tecnologie, formazione e diffusione di skills digitali sono indispensabili: bisogna aiutare le aziende italiane a dotarsi delle giuste competenze per la crescita con piani di skilling e reskilling.
Come Microsoft, insieme al nostro ecosistema di partner, abbiamo avviato Ambizione Italia, programma di formazione che ha già coinvolto 1 milione di studenti e professionisti e si prefigge di raggiungerne 3 milioni entro il 2023. Credo che in questo momento ci siano tutte le basi per una vera ripartenza del nostro Paese. Attraverso la creazione di un nuovo ecosistema digitale, sistemi di open innovation e sinergie tra mondo pubblico e privato insieme alla collaborazione con il mondo della Ricerca, dell’Università e delle startup, potremo far crescere il Paese cogliendo l’opportunità unica offerta dagli EU Next Generation Funds.
Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia