L’acquisizione di Determined AI e tutte le novità ad HPE Summit 2021
Partenza col botto all’HPE Discover 2021 con l’annuncio da parte del CEO Antonio Neri dell’acquisizione di Determined AI, per accelerare sull’intelligenza artificiale e l’integrazione nelle proprie soluzioni di nuovi modelli di machine learning più veloci e semplici da implementare. Con questa mossa HPE rafforza il suo stack di calcolo ad alte prestazioni (HPC) e consolida la leadership nelle piattaforme di elaborazione dei big data e nello sviluppo di soluzioni AI. «L’intelligenza artificiale della piattaforma open source di machine learning Determined AI – spiega Neri in anteprima ai giornalisti – consentirà alle aziende di creare modelli dai loro dati più rapidamente senza preoccuparsi dell’infrastruttura sottostante. La piattaforma inoltre semplifica l’installazione, la configurazione e la gestione di workstation e cluster di intelligenza artificiale on-premise e nel cloud.
«Oggi molte più aziende hanno l’opportunità di raccogliere i frutti dell’economia data driven. Più voci significano una innovazione più equa. Tutto questo oggi è possibile. Perché negli ultimi dieci anni abbiamo visto il cambiamento nella quantità di dati che possiamo raccogliere e analizzare». Da qui la necessità di correlare eventi eterogenei con una massa di dati sempre più estesa e non strutturata, la leva che sta trasformando il mercato. Due gli effetti più evidenti: da un lato la domanda di supercomputer estremamente potenti e dall’altra la necessità di disporre di piattaforme HPC per l’accesso al supercalcolo in modo economicamente sostenibile. Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale più evoluti. Come quelli forniti dalla piattaforma open source appena acquisita.
Il programma Greenlake
Anche se i costi dell’Hpc si stanno abbassando in fretta, l’acquisto di macchine di classe Exascale è ancora fuori dalla portata di molte aziende. Greenlake è la soluzione HPE a questo problema. Un progetto strategico, che riguarda il modello di fruizione di infrastrutture tecnologiche a consumo. «Accanto ai clienti che preferiscono utilizzare il cloud, la maggior parte vuole disporre di tutta la potenza di calcolo che serve presso le proprie strutture, pagando solo per quello che viene consumato» spiega Neri. Su questo terreno si inserisce la proposta Greenlake: non un noleggio e nemmeno un leasing, ma un pool di servizi disponibile per diverse tipologie di infrastrutture, High Performance Computing comprese. «Grandi clienti come GM utilizzano grandi data center. Grazie a Greenlake pagano esattamente per quello che consumano, evitando i costi per infrastrutture non utilizzate a pieno regime. Una opportunità di crescita per tutti i nostri clienti».
Edge to cloud
Il futuro è l’Edge to cloud. «In ogni settore industriale» preconizza Neri. «Se lo scorso decennio è stato tutto incentrato sul cloud first, il prossimo lo sarà sull’utilizzo dei dati. Ovunque si trovino. Le opportunità di sbloccare il valore – insights – dai nostri dati sono enormi se riusciremo a superare le sfide reali che ci attendono». L’ obiettivo di HPE è di creare ambienti in cui i dati possano prosperare attraverso raccolta e connettività sicure, intuizione e valore. «L’edge è questo luogo» afferma Neri. «Dove persone, cose e dati si connettono. Dove quei dati creano intuizioni e quelle intuizioni creano opportunità. Costruire la prossima generazione di edge-to-cloud – conclude Neri – è un imperativo strategico per ogni impresa. Nel prossimo decennio queste architetture consentiranno non solo cloud privati aperti e flessibili ma anche spazi di dati privati sicuri che bilanciano le preoccupazioni della sovranità sui dati con la necessità di condividere, collaborare e innovare».