Piero Salvatori, CEO di Rextart, ci racconta come ha vissuto l’azienda la grave situazione che si è determinata nell’ultimo anno e mezzo?
Certamente, un evento inatteso che ti costringe in casa per mesi, non può non avere impatto sulla vita di un’azienda. La pandemia ci ha costretto a cambiare velocemente il modo di lavorare e ha messo alla prova le nostre capacità di adattamento, ma ha anche rafforzato le nostre sicurezze. Ricordo bene il venerdì 6 marzo dello scorso anno, quando uscendo dall’ufficio ci salutammo dicendo ‘Buon week-end ragazzi, ci vediamo lunedì’. Ebbene, da allora gran parte dei nostri dipendenti non è ancora rientrato in sede. In pochi giorni le attività produttive dell’azienda, che erano svolte tutte in presenza, sono state spostate in modalità remota e su nessuna di esse abbiamo dovuto gestire criticità particolari. L’impostazione che da sempre abbiamo dato alla nostra azienda, caratterizzata dalla tecnologia, dall’innovazione e dal miglioramento continuo, ci ha permesso di gestire velocemente questo cambiamento; insomma abbiamo imparato in fretta che un modo diverso di lavorare è possibile e questo ce lo porteremo ben oltre la pandemia. In sintesi, è stato un esame, e come tutti gli esami ti devi applicare al meglio, dedicare tempo ed energie, ma, una volta superati, oltre a sentirti soddisfatto, sarai anche più preparato ad affrontare nuove sfide.
Lei parla di sfide, è pronta Rextart ad affrontarle?
Siamo convinti che a breve si creeranno condizioni molto interessanti dal punto di vista degli investimenti. In tutto il mondo c’è una gran voglia di ripartire, di recuperare il tempo perduto, di trasformare questa crisi economico-sanitaria da problema in opportunità. Bisogna farsi trovare pronti e cercare di ripartire al meglio, per far questo servono idee e investimenti. Di conseguenza la nostra scelta è stata di non tenere mai il motore al minimo. Anche quando alcuni progetti hanno subito rallentamenti abbiamo scelto di spingere di più sul completamento e consolidamento delle nostre soluzioni. Abbiamo lavorato per far evolvere la nostra offerta, per aggiungere funzionalità nuove a soluzioni già realizzate ma, soprattutto, abbiamo cercato di estendere l’applicabilità delle nostre soluzioni a nuovi processi di business e quindi a nuovi clienti potenziali. Nel frattempo abbiamo anche migliorato la situazione finanziaria, complice la pandemia abbiamo diminuito alcuni costi fissi, inoltre abbiamo sperimentato nuove forme di finanziamento e ampliato il numero degli istituti di credito con i quali intratteniamo rapporti.
Parliamo ora di valori: quali quelli che vi contraddistinguono rispetto a una concorrenza mai come ora così agguerrita?
Se dovessi descrivere quali sono i valori qualificanti di Rextart li riepilogherei in due direttrici, da una parte la massima attenzione ai bisogni dei clienti e dall’altra l’estrema cura alla crescita e allo sviluppo delle risorse umane. Ascoltiamo attentamente le esigenze dei nostri clienti e studiamo con cura i loro processi, allo scopo di individuare le tecnologie e le modalità operative che ci permettano di realizzare soluzioni sempre più efficaci. La nostra ambizione è infatti quella di porci come partner per i nostri clienti, impostando relazioni di business durature e che comportino reciproche creazioni di valore. Con la stessa attenzione coltiviamo il talento delle nostre risorse umane, ci assicuriamo che abbiano le giuste competenze tecniche, le coinvolgiamo in progetti sempre più sfidanti, lavoriamo per obiettivi e basiamo i loro percorsi di carriera sul merito. In poche parole, il nostro obiettivo è realizzare un ambiente dove le risorse migliori si sentano a casa loro. Per completare il quadro, bisogna aggiungere gli ingredienti necessari per portare a compimento progetti complessi. Noi ci mettiamo entusiasmo, passione, la massima serietà e soprattutto una grande capacità di esecuzione.
Le sue parole sembrano descrivere una realtà in continua evoluzione…
Ci chiamiamo Rextart e vogliamo tener fede al nostro nome reinventandoci continuamente, è quello che abbiamo fatto da sempre e quello che vogliamo continuare a fare. Abbiamo sempre dato una notevole importanza al continuo monitoraggio tecnologico e riteniamo fondamentali le attività di realizzazione di studi di fattibilità e di implementazione di prototipi. Ci piace considerarci come una start-up, ci piacciono le sfide che in genere vengono affrontate dalle start-up, cerchiamo di essere veloci ed efficaci come una start-up, eppure tra pochi mesi festeggeremo i 15 anni di vita. Arriveremo a questo traguardo dopo aver affrontato la difficile salita della pandemia, e vogliamo arrivarci con l’atteggiamento del ciclista che quando si avvicina al gran premio della montagna si prepara a cambiare la postura, perché sa che tra poco inizia la discesa.
Bene, non resta che chiederle cosa farete da grandi…
Sono talmente tante le tendenze tecnologiche che caratterizzeranno il futuro prossimo che rischiamo di esaurire lo spazio dell’intervista, ma di una cosa sono sicuro: ci sarà da divertirsi. Una menzione però voglio farla, per quella che più mi affascina, l’Intelligenza Artificiale. Dopo un periodo in cui è stata di moda, negli anni 80, declinata soprattutto nei cosiddetti sistemi esperti, ha subito diverse battute di arresto con conseguente calo di interesse del mercato e quindi di investimenti. Oggi, grazie alla crescita esponenziale delle capacità di calcolo ed alla disponibilità sia di enormi quantità di dati che di tecniche di analisi degli stessi, l’AI è diventata di nuovo centrale e sono convinto che a breve pervaderà ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Dal punto di vista delle tematiche quella che vedo dominante nei prossimi anni, forse decenni, è la sostenibilità ambientale. Lo sviluppo sostenibile è ormai una priorità assoluta a livello globale, e in questa direzione vanno gli impegni dei governi e delle Organizzazioni Internazionali. Noi siamo convinti che le tecnologie digitali possano accelerare e rendere più efficaci le misure che si dovranno adottare per contrastare i cambiamenti climatici e proteggere l’ambiente. Per questo abbiamo sposato Greennovation come modello di integrazione tra business e crescita sostenibile, insomma nel prossimo futuro dovremo lavorare per metter la tecnologia al servizio della natura, è una sfida che ci piace e che, come sempre, affronteremo con il massimo impegno.