Cedacri punta alle Big Ten del settore bancario

Cedacri punta alle Big Ten del settore bancario

Miglioramento continuo per cogliere tutte le opportunità di business. I progetti di espansione, lo sviluppo del sistema di core banking, le applicazioni in cloud e le prossime mosse di Cedacri

Si amplia l’offerta di prodotti Cedacri ritagliata sulle esigenze dei maggiori istituti di credito italiani. «Oggi, Cedacri è il principale operatore italiano nel mercato dell’outsourcing di servizi di information technology per banche e istituzioni finanziarie» – spiega Francesco Piovani, responsabile Direzione Innovazione di Prodotto e Sviluppo Offerta. «Negli ultimi anni – prima con l’acquisizione di SiGrade e più di recente con quelle di due leader di mercato come CAD IT e Oasi – il focus si è spostato sempre di più verso una logica verticale e di prodotto». La disponibilità di piattaforme sempre più cloud oriented offre infatti la possibilità di fornire sia soluzioni complete sia singoli prodotti. «Tutto lo sviluppo della nostra piattaforma di core banking è immaginato e pianificato in direzione cloud» – afferma Piovani. «Come già avviene per i prodotti nelle aree finanza, titoli e derivati, anti-money laundering, regulatory, tesoreria e assegni».

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NUOVE SOLUZIONI E OPPORTUNITÀ

Seguendo la logica del continuous improvement, l’obiettivo è di cogliere tutte le opportunità di business. Come nel caso del prodotto sviluppato per sfruttare i benefici dell’Ecobonus, Cedacri propone, in partnership con una primaria società di consulenza, una soluzione che automatizza l’intero processo contabile. Altre novità in vista riguardano la realizzazione di una nuova piattaforma estero. «Le attuali piattaforme sul mercato soddisfano la clientela da un punto di vista funzionale ma non risultano al top della tecnologia, perciò stiamo progettando un nuovo prodotto cloud native con user experience e customer journey particolarmente innovativi» – rileva Piovani. Un altro fronte riguarda la digital resilience, la capacità cioè di gestire tempestivamente e con efficacia gli impatti causati da eventi critici che impattano sui prodotti e servizi digitali. «I clienti – spiega Piovani – si stanno muovendo sempre più verso canali digitali e l’emergenza Covid 19 ha aumentato le aree esposte al rischio. Per questo, saper gestire gli impatti causati da attacchi e violazioni di sicurezza in termini di rischi di compliance, impatti reputazionali ed economici diventa sempre più importante». Per dare forma allo sviluppo di questa nuova generazione di soluzioni, l’approccio applicativo di Cedacri prevede l’utilizzo di nuovi modelli architetturali: «La logica a microservizi è alla base di questa evoluzione per rendere questi prodotti utilizzabili da qualunque tipologia di banca» – afferma Piovani. «Anche in vista della necessità per molte di loro di rinnovare sistemi informativi legacy, secondo una logica modulare che permetta sia di far evolvere alcune parti, sia di continuare a utilizzare tecnologie più datate ma ancora molto utilizzate come il mainframe».

LE PROSSIME MOSSE

È proprio in quest’ottica che si inserisce il programma di offloading del mainframe a favore di un continuo spostamento delle applicazioni in cloud in un’ottica di progressivo rinnovamento del sistema informativo Cedacri. «Un passaggio che prevede l’evoluzione della server farm secondo una logica cloud e l’erogazione dei servizi cloud in modalità IaaS, PaaS e SaaS» – spiega Piovani. «Dove ci poniamo non solo come broker di intermediazione tra i Big del settore e le banche, ma anche come un interlocutore che, attraverso un processo di customizzazione, è in grado di garantire risposte in linea con le esigenze delle banche a costi competitivi». Cedacri opera anche nel campo dei servizi di artificial intelligence e machine learning, partendo dalla valorizzazione dei dati dei clienti di cui ogni banca dispone. «Poter raccogliere e disporre di informazioni “pulite”, attendibili e strutturate è diventata una risorsa preziosa e irrinunciabile. Per questo motivo – spiega Piovani – da tempo ci siamo dotati di un Data Hub che raccoglie, nel rispetto delle normative in tema di segregazione e sicurezza, tutte le informazioni trattate dagli applicativi e le rende disponibili per svolgere operazioni di analisi e pianificazione. Sistemi predittivi – conclude Piovani – basati su informazioni oggi ancora poco sfruttate. Ambito questo dove crediamo ci siano ampi margini di crescita e in cui prevediamo una significativa espansione».

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