L’evoluzione del diritto del lavoro e l’importanza della formazione
Negli ultimi 20 anni sono state realizzate importanti riforme che hanno cambiato profondamente la modalità di gestione dei lavoratori durante la prestazione lavorativa e con essa le tutele presenti. Il Forum One Lavoro “2021 – Quali riforme per la ripartenza”, organizzato da Wolters Kluwer con la collaborazione di Dottrina Per il Lavoro, svoltosi ieri 22 giugno in live streaming, è stato occasione per fare il punto sulla situazione delle riforme, evidenziandone aspetti critici e le potenziali soluzioni.
“Dopo un anno di profonda trasformazione, il Forum One Lavoro 2021 si è posto come obiettivo principale quello di indicare ai professionisti alcuni punti fermi, senza dimenticare che dobbiamo guardare al futuro unendo formazione e interpretazioni degli esperti. La nostra offerta editoriale, infatti, si focalizza su soluzioni digitali organizzate e verificate, uno strumento necessario per orientarsi in un contesto di così grande evoluzione”, ha sottolineato in apertura dei lavori Andrea Salmaso, VP Sales e Customer Engagement di Wolters Kluwer Legal & Regulatory Italia. “Il Forum One Lavoro è un momento di riflessione condivisa, uno stimolo per lo sviluppo di soluzioni digitali adeguate alla contingenza e tese all’evoluzione del diritto del lavoro. Sempre di più la tecnologia e il mondo digitale sono la base per la trasformazione, sia gestionale che formativa”, ha affermato Pierfrancesco Angeleri, Managing Director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.
Nell’ambito dell’incontro, si sono confrontati sui potenziali interventi legislativi o interpretativi coerenti con la singola riforma e con l’attuale panorama giuridico/economico diversi professionisti del settore oltre ad esponenti del mondo istituzionale tra cui gli ex ministri del lavoro Cesare Damiano, Elsa Fornero, Maurizio Sacconi e Tiziano Treu.
Tra le misure che più hanno impattato nel mondo del lavoro nell’ultimo anno c’è inevitabilmente il blocco dei licenziamenti. Se questo tema ha avuto molta risonanza, altrettanto spazio mediatico non è stato dedicato però agli incentivi all’assunzione, come ha evidenziato Eufranio Massi, Esperto di Diritto del Lavoro e Direttore del sito www.dottrinalavoro.it. “Per premiare chi assume nuovo personale il legislatore nazionale, regionale e comunitario ha, nel corso del tempo, previsto un intricato puzzle di incentivi contributivi. Le disposizioni tendono sempre più ad accavallarsi rendendo caotico il quadro nel quale aziende e professionisti si trovano a dover operare e non è sempre semplice scegliere lo sgravio più aderente alle esigenze. I benefici correlati alle assunzioni vanno valutati non soltanto sotto l’aspetto dello sgravio contributivo, ma anche dei vantaggi economici e normativi che non sono, assolutamente, secondari. Le riflessioni sul tema potrebbero continuare ma occorre non dimenticare che l’assunzione di una persona deve, innanzitutto, essere condizionata dalle sue capacità professionali, anche potenziali, dal tipo di percorso che si intende offrire all’interno dell’impresa, dalle attitudini e dalle caratteristiche personali e, infine, dalle agevolazioni. Queste sono numerose, “slegate” tra di loro e, talvolta, particolarmente difficili da utilizzare. Manca, a mio avviso, una strategia di insieme e, sovente, manca una stretta correlazione con la realtà che si sta vivendo” – ha sottolineato Massi.
Il Forum è stato anche occasione per festeggiare i 20 anni di attività di Dottrina Per il Lavoro, che con Wolters Kluwer e la scuola di formazione IPSOA è un punto di riferimento per tutti gli operatori del diritto del lavoro, fornendo le informazioni e gli approfondimenti su tutte le novità in materia.
“L’obiettivo che ci accomuna è sicuramente la necessità di fare chiarezza – ha dichiarato Roberto Camera, esperto di diritto del lavoro e curatore del sito dottrinalavoro.it. – Quella che spesso manca nell’applicazione delle leggi e che le aziende pagano in termini di costi e risorse. La prima cosa affinché vi sia una corretta applicazione delle regole è la certezza di come devono essere applicate. Certezza che arriva da una normativa coerente con il contesto che deve regolamentare e da una pubblica amministrazione pronta a fornire la dovuta interpretazione. La mancanza di ciò provoca un aumento del contenzioso, nei confronti degli organi di vigilanza, tra le parti, oltre che ad un aumento del costo indiretto del lavoro.”
Il Forum si è concluso con la tavola rotonda che ha visto protagonisti gli ex ministri del lavoro Cesare Damiano, Elsa Fornero, Maurizio Sacconi e Tiziano Treu, moderati da Paolo Stern, consulente del Lavoro e presidente Nexumstp SpA, in cui si è affrontato il tema della ripartenza anche in ambito di normative sul diritto del lavoro.
Dalla discussione è emersa una linea comune: è necessario che il Governo Draghi persegua obiettivi a medio/lungo termine affrontando però anche alcuni piccoli passi basati su competenza e sostegno all’innovazione del mondo del lavoro. Negli anni sono stati attuati percorsi contradittori pensando alle riforme come a regole perfette. Invece, come hanno sottolineato in particolare Elsa Fornero e Cesare Damiano, le riforme hanno bisogno di essere studiate ed eventualmente modificate, ma sempre in un’ottica di continuità. Sarebbe imperdonabile perdere l’occasione del PNRR per attuare riforme che vadano esclusivamente a tamponare l’emergenza anziché a colmare il vuoto di competenze e di sostegno alle imprese, hanno ricordato Maurizio Sacconi e Tiziano Treu. Il Paese oggi ha l’opportunità di creare vera formazione attraverso l’alfabetizzazione digitale, sbloccando i fondi interprofessionali e creando un vero patto tra le Regioni per la sua gestione. Questa potrebbe contribuire sia all’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani, che alla transizione di chi dovrà cambiare occupazione.