Smart Collaboration e flessibilità al centro del workplace del futuro

Smart Collaboration e flessibilità al centro del workplace del futuro

Lavoro da remoto e in ufficio non sono più due concetti antitetici, ma complementari. Si delinea un workplace agile in cui la trasformazione digitale abilita una collaborazione senza confini e mette al centro le persone

A cura di David Mills, CEO di Ricoh Europe

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In questo ultimo anno le imprese hanno riorganizzato e ridefinito le modalità e gli spazi di lavoro. Quel che sembra essere certo anche per il futuro è che l’ufficio “tradizionale” resterà una componente importante delle aziende anche perché, come emerge da alcune ricerche Ricoh, i dipendenti delle organizzazioni europee desiderano continuare a interagire di persona con i propri colleghi. Quello che si sta delineando è dunque un workplace ibrido, ovvero un mix tra lavoro d’ufficio e da remoto – da casa o da altri luoghi. Dunque, quali saranno le caratteristiche del workplace nei prossimi anni?

La trasformazione digitale è interconnessa al nuovo modo di lavorare

La pandemia ha accelerato la Digital Transformation più di quanto tutti avremmo potuto mai immaginare. Le aziende hanno toccato con mano i vantaggi delle tecnologie digitali, adottando soluzioni basate sul cloud, come ad esempio Google Drive oppure Office 365, che per molte erano una assoluta novità. Questo potrebbe non sembrare una grande rivoluzione per le organizzazioni che da anni avevano già intrapreso il percorso verso la digitalizzazione, ma senza dubbio lo è per tutte le realtà che invece non si erano ancora mosse. L’innovazione deve proseguire: la vera potenzialità di questi progetti si realizza infatti quando le tecnologie digitali vengono integrate negli uffici. In questo modo, le persone possono lavorare e collaborare ovunque si trovino, grazie ad esempio a dispositivi multifunzione connessi al cloud che semplificano il passaggio dalla carta al digitale e l’accesso alle informazioni.

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Ambienti di lavoro agili e sicuri

Come anticipato, l’ufficio fisico continua a giocare un ruolo importante e, anche in questo caso, le tecnologie possono aiutare le imprese a gestire gli spazi in un modo coerente con la flessibilità che caratterizza le nuove modalità operative. Tra gli strumenti al centro del nuovo workplace vi sono ad esempio termocamere e sistemi per la gestione degli accessi, soluzioni per la prenotazione degli spazi condivisi e delle scrivanie, Digital Signage per velocizzare le comunicazioni, e Smart Locker per semplificare la gestione, ad esempio, di asset aziendali o beni personali.

Non dimentichiamo l’Employee Experience

Per supportare tutti questi cambiamenti, oltre alle tecnologie, serve molta attenzione ai processi, alla cultura aziendale e alle persone che devono infatti rimanere al centro della trasformazione. In questa sfida sono ovviamente coinvolti gli HR Manager che devono diventare promotori del cambiamento riuscendo a mantenere elevati il senso di appartenenza all’azienda e la motivazione dei dipendenti. Solo in questo modo l’innovazione può essere davvero pervasiva e diventare un aspetto chiave anche per attrarre nuovi talenti grazie ad un ambiente di lavoro dinamico, flessibile e coinvolgente.