Gianmatteo Manghi, nuovo amministratore delegato di Cisco Italia: «Ci aspetta il periodo di cambiamento più veloce di sempre»
Cisco cresce e lo fa investendo sulle persone e sull’innovazione tecnologica. «Negli ultimi 12 mesi abbiamo assunto più di 50 persone ed è stata completata l’acquisizione di un’azienda italiana, Fluidmesh. Non ci siamo mai fermati nonostante la pandemia – dichiara Gianmatteo Manghi, che dall’inizio di aprile ha assunto il ruolo di amministratore delegato di Cisco Italia, succedendo ad Agostino Santoni, ora vice presidente Sud Europa -. Adesso abbiamo davanti il periodo di cambiamento più veloce del millennio. L’Italia dei prossimi anni sarà profondamente diversa: l’accelerazione della digitalizzazione e l’affermazione della sostenibilità, in un quadro europeo che amplifica e supporta queste trasformazioni per fondare su di esse il rilancio, avrà un impatto senza precedenti. Con il nostro lavoro, che è fare innovazione tecnologica, possiamo dare un contributo concreto per uno sviluppo economico e sociale equo, tenendo fede alla nostra missione che è creare un futuro più inclusivo, per tutti. E lo vogliamo fare con grande senso di responsabilità».
Sono tre i pilastri su cui l’azienda – che in Italia conta 420 dipendenti -, intende sviluppare le sue strategie di sviluppo nel prossimo triennio: le persone e le comunità, la trasformazione cloud e software, la transizione ecologica e digitale (green & blue).
«Le persone sono sempre state il segreto del nostro successo – prosegue Manghi, ricordando come Cisco Italia – che recentemente è stata dichiarata da Great Place to Work Italia il miglior posto per lavorare, per il sesto anno consecutivo – abbia messo in campo strumenti straordinari, oltre a quelli già esistenti, per sostenere l’equilibrio personale e professionale dei suoi dipendenti. «A marzo abbiamo concesso un giorno di ferie in più. Ma abbiamo anche organizzato alcuni seminari per dare assistenza psicologica al personale e ai loro familiari in questo periodo difficile. Inoltre ogni anno i lavoratori ricevono 900 euro da riservare alle attività che più li appassionano nel tempo libero».
A fianco della comunità
Cisco interpreta il suo ruolo di cittadinanza promuovendo attività di volontariato e mettendo in campo le proprie tecnologie e competenze per sostenere le esigenze della società e delle comunità in cui opera.
È noto l’impegno per la diffusione delle competenze digitali attraverso le 345 Networking Academy Italiane presenti in ogni tipo di realtà, dalle scuole alle carceri, come «Bollate, Secondigliano e presto anche Monza e il carcere minorile Beccaria», spiega Manghi. Ma esistono anche progetti complessi nell’ambito più critico di questo periodo, la sanità. Cisco ha realizzato infatti l’infrastruttura di rete e le soluzioni per gestire i flussi, la somministrazione dei vaccini, l’afflusso regolare e in sicurezza delle persone nel più grande centro vaccinale della Lombardia di recente inaugurato a Milano presso il Palazzo delle Scintille a CityLife. Un altro progetto importante è il servizio di telemedicina che sta consentendo ai medici dell’ospedale di Alessandria di assistere in modo più efficace e continuativo, anche da remoto, gli ospiti del Piccolo Cottolengo Don Orione di Tortona, bambini e ragazzi con gravi disabilità.
Un ruolo da protagonisti
Al di là dell’obiettivo sociale, questi progetti possono nascere e svilupparsi in tempi rapidissimi anche grazie al secondo pilastro delle strategie Cisco, la trasformazione cloud e software.
«È la trasformazione di Cisco stessa, che nel 2020 ha generato il 51% del suo fatturato da questo tipo di offerta, con un percorso di innovazione che vede un’integrazione sempre maggiore di questi elementi anche nell’evoluzione dell’offerta hardware – afferma il neo a.d. -. È necessario, perché i nostri clienti, quando ci chiedono di aiutarli a sviluppare strategie cloud first, in realtà ci chiedono molto di più: la capacità di gestire e controllare applicazioni e servizi ovunque essi risiedano, le funzionalità per garantire la sicurezza e la data privacy, la dinamicità dell’infrastruttura e delle applicazioni».
Cisco risponde a queste richieste con soluzioni che connettono tutti i livelli delle architetture di rete, multicloud e ibride e che – soprattutto – permettono grazie a un’elevata automazione software di eliminare la complessità, che altrimenti ridurrebbe i benefici attesi.
«Il terzo pilastro della nostra strategia – prosegue Manghi – è diventare sempre di più protagonisti di un percorso di sviluppo e di progresso che noi riteniamo sia l’unico veramente perseguibile: il percorso che riesce a generare una crescita economica e sociale sostenibile. Noi vogliamo farlo attraverso la trasformazione digitale: il verde e il blu. Entro il 2025 tutta la nostra produzione sarà ispirata a principi di economia circolare».
Va in questa direzione l’Hackaton “Green&Blue Marathon” promosso da Cisco con Officine Italia e in collaborazione con Codemotion. «Chiederemo ai giovani di pensare, ideare le soluzioni del futuro su quattro aree: smart citizen, smart building, mobility, utility con un percorso di 8 settimane, che partirà l’11 maggio. Vogliamo scoprire come immaginano il nostro domani, e aiutare a costruirlo», rivela Manghi.
L’offerta tecnologica
Per rispondere alle esigenze delle aziende italiane, Cisco mette a disposizione un’ampia offerta tecnologica in ambito collaborazione, reti, sicurezza e cloud. «Accanto all’innovazione del “core business” storico di Cisco nell’hardware per le reti (in particolare in ottica 5G per la riduzione dei consumi energetici) – racconta Enrico Mercadante, direttore Architetture e Innovazione Southern Europe di Cisco – abbiamo le soluzioni Cisco Webex per la gestione degli ambienti di lavoro ibridi e le applicazioni di “People Insight” per aiutare le persone e i team a gestire in modo più personalizzato, produttivo e adatto alle proprie esigenze le nuove dinamiche lavorative» .
Sono inoltre disponibili piattaforme che offrono la capacità di gestire in modo dinamico e controllato applicazioni, servizi e reti in ambienti multicloud e ibridi; in tema security, Cisco lancia SASE (Security Access Service Edge), un’architettura che garantisce la sicurezza “dall’end-point al cloud” e prevede importanti evoluzioni, nel prossimo anno, per adottare, grazie alle tecnologie Duo Security, modelli di sicurezza “passwordless”, come le applicazioni biometriche.