Eni main partner di Zero, l’acceleratore italiano per le start-up Cleantech

Eni Zero Acceleratore Impresa

Alla scoperta di Zero, l’acceleratore di start-up innovative lanciato da Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con Joule, la Scuola d’Impresa di Eni.

Uno dei punti di maggior impatto per l’economia globale del Next Generation UE, il piano di ripresa europea stilato alla Commissione di Bruxelles, riguarda il sostegno a idee imprenditoriali volte alla transizione verso un’economia “climaticamente neutra”. Questo vuol dire non solo favorire la nascita di idee “verdi”, che facciano dell’innovazione un motore di crescita sostenibile, ma anche realizzarle concretamente, per promuovere uno switch culturale necessario. Al di là delle iniziative europee, tanti paesi si stanno già muovendo verso la promozione di programmi green e l’Italia è tra i più attivi. Basti pensare che, secondo il Rapporto 2020 Greenitaly di Symbola-Unioncamere, sono oltre 432mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito negli ultimi 5 anni in prodotti e tecnologie green. Molte delle imprese italiane, nonostante la crisi prodotta dal Covid-19, non hanno rinunciato a innovare e scommettere sulla sostenibilità ambientale, anzi, alcune hanno deciso di alzare la posta per essere ancora più competitive e resilienti.

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Si inserisce proprio in tale filone la nascita di Zero, il nuovo Acceleratore di start-up in ambito Cleantech. Nato dalla volontà di Cassa Depositi e Prestiti di creare una Rete Nazionale di Acceleratori fisici ad alta specializzazione, Zero si pone l’obiettivo di ampliare le competenze imprenditoriali verso i sentieri della sostenibilità, un tema che ricorre oramai da anni e che sembra aver beneficiato di un boost evidente a seguito degli interrogativi posti dalla pandemia su come coniugare innovazione e rispetto dell’ambiente.

La sede di Zero e l’impegno di Eni

Eni, attraverso la Scuola  d’Impresa Joule, nata per promuovere l’imprenditorialità innovativa e  sostenibile, è main partner di Zero. Acea, Maire Tecnimont e Microsoft Italia sono invece i corporate partner dell’iniziativa. Il programma di accelerazione sarà gestito da LVenture Group e Elis, che investiranno assieme a CDP Venture Capital Sgr nelle startup selezionate. Per cominciare, vi sarà una dotazione iniziale di 4,6 milioni di euro, a cui seguiranno ulteriori 1,8 milioni di euro, sottoscritti per i successivi passaggi.

Idee sostenibili per il business del futuro

Con Zero, i fautori mirano a supportare nascita e crescita, in tre anni, di 30 startup e PMI innovative, sia italiane che internazionali, qualora vogliano sviluppare il proprio business aprendo una sede operativa in Italia. Secondo criteri legati al potenziale di crescita e alla capacità di affrontare le sfide tecnologiche del settore, l’Acceleratore Zero selezionerà le migliori idee per progetti e soluzioni tecnologiche finalizzate a minimizzare l’impatto carbonico, agevolare la riduzione delle emissioni, ottimizzare il ciclo dei rifiuti, velocizzare i processi di transizione energetica e favorire l’economia circolare. Non è un caso se proprio l’Italia sia al primo posto per l’economia circolare in certi scenari, come l’industria del legno arredo, dove il 93% dei pannelli truciolari nel nostro Paese è composto da legno riciclato.

Il percorso di accelerazione

La call per la selezione delle startup e delle PMI innovative si è aperta il 14 aprile 2021 sul sito del programma. Ciascuna startup selezionata  parteciperà a un percorso di accelerazione della durata di cinque mesi, con il supporto di mentor, corporate partner e investitori selezionati. Sede fisica del programma è l’area di coworking di Joule, nel Gazometro di Roma Ostiense. Si tratta di un luogo simbolo, dalla concreta valenza industriale, visto che è stato realizzato agli inizi del Novecento e che Eni ha scelto di trasformare in un grande distretto dell’innovazione italiana, una sorta di luogo di rinascita produttiva dopo la crisi generata dall’emergenza sanitaria.

In collaborazione con Eni