Mix di competenze avanzate, sviluppo e feedback continuo sulla strategia per creare valore. Il COE PEGA è il punto di riferimento che guida e supporta i progetti basati sulla piattaforma PEGA del Gruppo Unipol
La divisione multicanalità di UnipolSai (www.unipol.it, www.unipolsai.it) è nata poco più di tre anni fa come elemento sinergico alle altre aree applicative. Il motivo? La cosiddetta multicanalità di UnipolSai è stata chiamata, sin dalla sua fondazione, a “pensare in modo diverso ma integrato”. Usiamo le parole di Marco Cavalieri, head of Omnichannel integrations & Process automation di UnipolSai Assicurazioni per raccontare la rivoluzione portata in azienda dal COE Pega, il Centro di eccellenza, per implementazione e tecnologia. «Il gruppo Unipol ha avviato da un po’ un processo di profonda trasformazione, che ha visto anche la nascita di Beyond Insurance, una struttura che pensa a prodotti che non sono per nulla assicurativi, dal noleggio delle auto a servizi per la mobilità e la casa» – spiega Cavalieri.
In tale viaggio, l’obiettivo di UnipolSai era quello di abbracciare il cambiamento ma governando i flussi, per poter estendere l’innovazione ad altre aree del Gruppo, senza creare complessità. In questo contesto, il COE si pone come punto di riferimento per tutte le aree, sia di business che tecnologiche, che vogliano avviare nuove progettualità, con una regolazione lineare e specifica. Una soluzione che mette insieme persone esperte e tecnologie all’avanguardia, giocando un ruolo importante nella crescita dell’azienda. «Il concetto che più ci sta a cuore è proprio quello dei “blocchi funzionali”, ossia di elementi che, nella loro unicità e capacità di integrarsi, riescono ad abilitare la digital transformation in certi settori, facendo da vettore anche per altri».
RAPIDITÀ NELL’IMPLEMENTAZIONE
I servizi COE permettono di ridurre i tempi di analisi e sviluppo di un progetto grazie al mix di know-how, tecnologie e focalizzazione su metodologie iterative che permettono di avere un feedback continuo sulla strategia di business. «All’interno del COE ci sono tre figure ben precise. La prima ha il compito di coprire un ruolo prettamente strategico, ossia quello di pensare a nuovi progetti ma anche di comprendere come risolvere alcune criticità senza fermare o rallentare il lavoro dei dipartimenti coinvolti. Poi, c’è chi avvia e segue i progetti veri e propri. Questo vuol dire anche fare proprie delle iniziative che prevedono l’interazione con fornitori e business differenti; insomma una figura ibrida tra un project manager e un tecnico funzionale. Infine, anche il COE “sviluppa”, ed è quindi stato necessario dotarsi di sviluppatori e di ruoli che si interfaccino con i system integrator. Per progetti molto rapidi agiamo internamente al COE mentre per quelli più rilevanti coinvolgiamo player globali specializzati».
Il successo del COE è testimoniato dal time-to-market delle iniziative in catalogo. In media, attività per le quali prima servivano anni, oggi possono essere portate a termine, e messe a regime, in pochi mesi. In tempi di pandemia, lockdown e crisi economica, beneficiare di un simile workflow accelerato risulta determinante per far sì che il Gruppo Unipol possa cogliere velocemente nuove opportunità. «Ovviamente restano in essere quei progetti per cui un tempo dilungato si rende necessario ma per tutti gli altri il COE è il motore fondamentale. Il Covid-19 ha rappresentato per noi un vero banco di prova. Siamo passati dall’essere una scommessa a una struttura matura, capace di guidare la strategia delle implementazioni di UnipolSai e dell’intero Gruppo Unipol, supervisionando le operazioni». Ma non solo, il COE supporta le richieste, valida le operations e suggerisce le best practice di settore di singole attività.
NUOVO VALORE ALLA CONSULENZA
Il COE è di per sé una creatura in continua evoluzione, pronta a cogliere le sfide che il mercato le pone dinanzi. «Un obiettivo è certamente quello di arrivare ad avere un CRM omnicanale che integri tutte le strutture del gruppo. Siamo giunti in una fase in cui UnipolSai deve consolidare la sua gestione tecnologica interna ed esterna, liberando le agenzie da quelle operazioni che oggi sono eseguibili in maniera automatica oppure tramite call center. Il trend dei prossimi anni ci porta verso scenari eterogenei, la vita, l’healthcare, la mobilità integrata e dunque vi sarà sempre più bisogno di agilità e velocità impiegando la tecnologia in funzione degli obiettivi di business dell’azienda e del cliente finale, il COE governa e abilita questi aspetti e rappresenta un valore inestimabile per tutto il Gruppo Unipol».