Un nuovo modello di gestione dell’IT

Un nuovo modello di gestione dell’IT

Un’offerta completa di soluzioni flessibili per semplificare la gestione dell’IT, che Lenovo propone su misura delle esigenze del cliente e in grado di coprire l’intero ciclo di vita dei dispositivi

Nel corso della tavola rotonda sullo smart working, Enza Truzzolillo, sales director Large Enterprise di Lenovo Italia, si è soffermata a lungo sul nuovo ruolo che un vendor globale come Lenovo dovrà assumere davanti al fenomeno della massiccia migrazione della forza lavoro dall’ufficio all’ambiente domestico. Se le infrastrutture del cloud e della virtualizzazione rendono possibile questa migrazione, resta pur sempre il problema dei dispositivi fisici che lo smart worker deve comunque utilizzare, i cosiddetti endpoint. Come garantire la loro idoneità e funzionalità?

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«È un tema che riguarda i servizi e il supporto IT, specie nelle grandi organizzazioni. Un aspetto che i CIO devono ridisegnare, anche se il passaggio non può avvenire istantaneamente» – spiega Enza Truzzolillo, mettendo in evidenza le opportunità da cogliere nella prospettiva di uno scenario che sembra destinato a perdurare oltre l’emergenza. «Per questo Lenovo ha deciso di procedere, a livello di core business, verso un tipo di provisioning “zero touch” che includa tutto ciò che può essere erogato dal vendor stesso in termini di servizio» – spiega la responsabile commerciale. Facendo leva sulla propria natura di leader globale di PC e smart device, Lenovo sta già cogliendo in fase di produzione diversi premium service per la configurazione e la personalizzazione dei dispositivi. «Se oggi, il grosso di questi servizi è ancora in mano ai clienti finali e ai loro IT manager, il nostro obiettivo è offrire ai clienti un’offerta di soluzioni flessibili, su misura delle esigenze di business, per l’intero ciclo di vita del prodotto, in modo efficiente e sicuro, anche grazie a una filiera di distribuzione certificata, che possiamo controllare in ogni suo passo» – afferma Truzzolillo.

Architettura IT as a Service

L’impegno di Lenovo in Italia è anche quello di far conoscere meglio i vantaggi di un approccio, che in altre nazioni viene già utilizzato. «Se vogliamo è un modello di architettura IT as a Service, introdotto da iniziative come Windows Autopilot. Un modello che semplifica la distribuzione, il ripristino e la riallocazione dei dispositivi, dallo smartphone al notebook, semplificando la gestione dell’IT da remoto». In parallelo, a questo nuovo ruolo di “asset manager”, Lenovo punta molto sulla ulteriore valorizzazione dei servizi di assistenza tecnica. «Un conto è avere un contratto di garanzia e un riferimento generico – spiega Enza Truzzolillo – un altro è disporre di un contatto personalizzato, che riconosce il parco installato del cliente e può fornire un supporto end-to-end molto più evoluto rispetto al classico supporto standard».

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Servizi personalizzati anche per le PMI

Ma che cosa succede fuori dall’ambito Large Enterprise? La capacità di offrire questo elevato livello di assistenza e personalizzazione dei device premia anche l’utenza PMI? Per Enza Truzzolillo non ci sono dubbi, Lenovo è profondamente legata alla sua rete di partner e intende coinvolgerla pienamente in questa rivoluzione sul fronte dei servizi. «In ambito small e mid market, ci sono migliaia di clienti da servire e dobbiamo farlo insieme ai nostri partner, non solo con servizi di configurazione e asset management ma anche per rafforzare la nostra reputazione di azienda green, offrendo la garanzia di prodotti a basso impatto ambientale». Si tratterà quindi di abilitare il canale Lenovo a trasmettere una nuova cultura del supporto tecnico, che può fare la differenza in un mondo in cui il pc ha improvvisamente smesso di essere solo una commodity.