Fabio Albanini fa il punto sulla crescita di un’azienda che è oggi un punto di riferimento nel mercato della telefonia IP per aziende e professionisti
Snom Technology è oggi un nome noto nel campo della tecnologia VoIP, ma la sua storia parte da lontano, almeno venti anni fa. A inizio 2000, sua è stata una delle prime offerte SIP per le aziende, una novità con cui ha cominciato ad affermarsi al di fuori dei mercati consolidati (tedesco, svizzero e austriaco) per lanciarsi in Italia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Erano gli anni in cui si pensava che bastasse un software gratuito per migliorare la comunicazione professionale ma solo perché i pochi operatori presenti non avevano ancora colto pienamente il valore di integrare tecnologia con i processi di business. Ecco allora l’avvento di Fabio Albanini, attuale head of International Sales, EMEA and managing director Italy di Snom Technology, che, nel 2008, mette piede in un gruppo che da quel momento si lancia a livello globale.
Anni di profonda trasformazione
«Dodici anni sono sempre molti quando lo scenario è quello della tecnologia» ci racconta Albanini. «Se, possibile, lo sono ancora di più in un mondo, quello di VoIP e telefonia IP, in cui le carte in tavola cambiano velocemente, grazie agli sviluppi hardware e alle innovazioni del software». Le mire espansionistiche di Snom Technology colgono l’interesse di VTech, azienda produttrice di elettronica di consumo con sede a Hong Kong, che decide di acquisirla cinque anni fa. «Quella è stata una sorta di sliding doors per noi – prosegue Albanini -. Siamo passati da una compagnia di matrice tradizionale, capitanata dai suoi fondatori, ad una corporation con logiche di scala mondiale. Uno dei vantaggi derivanti dall’ingresso in VTech è stato proprio quello di poter avviare la produzione in-house dei nostri prodotti, in fabbriche da poter monitorare direttamente. Supervisionare dalla A alla Z la catena di produzione, sin dalle fasi di ingegnerizzazione, che ha comunque luogo in Germania, ci ha permesso di migliorare i flussi, ottimizzare il più possibile i processi e avere, alla fine, un dispositivo che sentiamo ancora più nostro, più di quanto non lo fosse già».
L’espansione globale e il Covid-19
Oggi Snom Technology è presente in tutti i principali mercati in cui l’offerta VoIP è matura per raggiungere imprese di ogni tipo. «Quanto successo nei mesi scorsi, con lo scoppio della pandemia, ha confermato ulteriormente la necessità per le aziende di avere un sistema di comunicazione avanzato, versatile e flessibile. Chi, in precedenza, aveva convertito centrali tradizionali in PBX digitali, ha fatto meno fatica nel proseguire il suo lavoro, mentre molti hanno dovuto scontrarsi con la realtà di non avere dispositivi coerenti con i tempi, necessari per permettere alle persone di lavorare da casa. Il lockdown ha accelerato il processo di trasformazione come nessun altro evento aveva mai fatto fino a quel momento. Dall’oggi al domani, milioni di persone hanno esercitato la propria professione connessi fuori dall’ufficio. Il nostro lavoro, nel 2020, si è concentrato su come aiutarli nella business continuity, pur consapevoli del blocco a cui tutti siamo andati incontro». E infatti, come altre aziende, anche Snom Technology ha subito gli effetti dei diversi mesi di chiusura, azzeratisi tuttavia con la ripresa successiva.
Per i prossimi mesi, Snom si aspetta un ulteriore aumento del fatturato e vendite. «Il trend è positivo e questo vale a livello globale. La curva va però alimentata con concreti investimenti. Da parte nostra, abbiamo assunto nuove figure che ci supporteranno in un approccio ancora più puntuale al cliente italiano. Rosario Pitanza, channel manager, e Federico Rossi, technical manager, sono la dimostrazione dell’impegno profuso da Snom Technology nel volersi subito rimettere a correre, con la convinzione che non vi sia crisi che non si possa superare con la tenacia e la costanza; qualità che da sempre contraddistinguono il nostro percorso».