Istat, la certezza del dato passa per RAF

Il framework di analisi RAF sviluppato con TIBCO permette di sfruttare al massimo il patrimonio di dati di Istat. I benefici di un registro che velocizza il flusso di informazioni, crea valore e preserva la privacy

Negli anni recenti, l’Istituto nazionale di statistica ha compiuto una profonda riorganizzazione dei suoi sistemi al fine di arricchire l’offerta e la qualità delle informazioni statistiche e dei servizi per il Paese; dare impulso allo sviluppo e allo sfruttamento dell’innovazione tecnologica. In particolare ha puntato alla costruzione del Sistema integrato dei registri (SIR) che centralizzano e integrano i dati derivati dalle fonti amministrative, dalle rilevazioni statistiche condotte o dalle nuove fonti di dati. A ciò si è accompagnato un investimento sulla tutela dei dati individuali e sull’integrità delle informazioni trattate e sull’ampliamento della disponibilità e dell’accesso ai dati, sfruttando pienamente le opportunità offerte dalla tecnologia.

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Nel 2020, si è passati a uno step successivo, con la costruzione sul SIR di un framework hardware e software in grado di valorizzare ulteriormente i dati in possesso dell’istituto. «Partendo dall’analisi dei nostri utenti – ci spiega Massimo Fedeli, direttore dei Sistemi Informativi di Istat – abbiamo pensato di soddisfare la domanda di un utente esperto (hard user), in grado di fare query e scendere a livelli di dettaglio delle informazioni molto fini». Dopo una selezione di mercato, Istat ha individuato TIBCO per realizzare la piattaforma giusta per le finalità poste, che ha preso il nome di RAF, Register Based Analytics Framework. A conti fatti, il framework di analisi basato su registro è un modo nuovo, intelligente e dinamico di utilizzare il dato ma anche di metterlo in relazione con gli elementi che meglio possono attribuirgli un valore aggiuntivo. Utenti del RAF sono gli enti del SISTAN, il Sistema Statistico Nazionale, ma anche la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, una sorta di beta tester della tecnologia, che ha accelerato i flussi della pubblica amministrazione.

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IL VALORE DELLA PRIVACY

Come spiega Fedeli, per Istat era fondamentale scegliere una soluzione che fosse rispettosa della privacy. «Tutti i sistemi adottati dall’istituto pongono un’attenzione fondamentale sulla riservatezza del dato e così è per il Register Based Analytics Framework. Peraltro, anche laddove l’elemento in sé non è indicativo di un’informazione sensibile, lavoriamo sempre per anonimizzarlo, insomma liberarlo il più possibile dalle sue caratteristiche di unicità. Basti pensare all’attenzione posta al lavoro svolto sui cosiddetti micro-aggregati, una serie di tre dati che, aggregati di volta in volta, restituiscono un risultato pari a quello di un dato “tradizionale” ma ancora più rispettoso della privacy».

IL VANTAGGIO DEL RAF

Il beneficio maggiore che Istat ha riscontrato nell’adozione del registro sviluppato con TIBCO risiede nella possibilità di rendere più affidabile e rigoroso il processo di analisi. «Non di rado, in passato, abbiamo effettuato ricerche frutto di elaborazioni manuali» – continua il CIO di Istat. «Avere uno strumento che dona certezza, sicurezza e solidità al dato è fondamentale. La semplicità d’uso realizzata dal RAF permette di risolvere alla radice le problematiche di privacy, assicurando una vera trasparenza. Questo perché non vi è più la necessità di dare accesso al singolo dato, ma è la piattaforma che genera e porta a compimento l’attività che valorizza quel dato, conseguenza di una determinata ricerca». C’è poi un aspetto da non sottovalutare quando si introduce in una realtà come Istat uno strumento innovativo che arricchisce il dato con altre informazioni in archivio: «Consideriamo RAF come un fattore abilitante di innovazione e di crescita. Prima del suo utilizzo, non sapevamo come sfruttare al massimo il potenziale informativo delle informazioni prodotte dall’istituto, oggi arriviamo a conclusioni e inferenze nuove, che accrescono la qualità del nostro operato ma soprattutto il valore dei dati. Partiamo da un punto e arriviamo a esplorare dinamiche inedite ampliando così le opportunità di ricerca di chi ha accesso al framework». Register Based Analytics Framework è attualmente operativo nella sua prima versione e coinvolge figure informatiche, metodologiche e tematiche. «Questo è un altro punto a favore del progetto: mette in un dialogo operativo ruoli differenti, una volta distanti, creando sinergie che fanno bene alla analisi e conoscenza dei fenomeni complessi» – conclude Massimo Fedeli.

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