All’inizio dell’anno Laurence D.Fink, fondatore e amministratore delegato di BlackRock, che gestisce oltre 6$ trilioni di investimenti, ha suscitato scalpore affermando che realizzare profitti e “restituire” alla società non sono due obiettivi che si escludono a vicenda
A cura di Fabrice de Windt, Senior Vice President Europe, Orange Business Services
Fink ha dichiarato che la sua organizzazione cercherà di investire in aziende che dimostrino la loro “corporate citizenship” adottando un atteggiamento trasparente sui temi della sostenibilità: “Senza limitarsi al cambiamento climatico, e includendo il modo in cui ogni azienda si comporta verso tutti gli stakeholder, la diversity del personale, la sostenibilità della sua supply chain o la protezione dei dati dei clienti”, ha spiegato nella lettera annuale agli investitori.
Ottimizzare per creare valore per il business e per la società
Mentre ci avviciniamo a una nuova normalità, questo messaggio risuona ancora più forte. Durante i lockdown molti governi hanno iniettato denaro pubblico nel settore privato, pagato i salari dei lavoratori rimasti senza impiego e creato schemi di prestito favorevoli. In alcuni casi, hanno anche introdotto normative meno rigide, come nel caso di accordi che di norma sarebbero considerati anticoncorrenziali. Hanno supportato le aziende in tutto il mondo e collettivamente dobbiamo riconoscere la nostra responsabilità nei confronti di coloro che ci sono venuti in aiuto.
Le misure di lockdown hanno avuto un impatto negativo generalizzato, ma hanno anche esacerbato le disuguaglianze. Anche se siamo nel mezzo di un’emergenza sanitaria, il cambiamento climatico non è scomparso: comprensibilmente, l’opinione pubblica chiede con sempre maggiore insistenza che governi e organizzazioni considerino le questioni ambientali e la giustizia sociale nei loro piani per la ripresa.
Investire in modo sostenibile nel new normal
Il COVID-19 ha messo sotto i riflettori il ruolo svolto dalle aziende: questa crisi ci coinvolge tutti, e in futuro ricorderemo le società che hanno dimostrato il loro impegno. Gruppi come Ford e GM negli Stati Uniti si sono impegnati nella produzione di ventilatori, così come alcuni tra i maggiori produttori del Regno Unito hanno collaborato alla “VentilatorChallengeUK”; l’industria farmaceutica si è aperta alla collaborazione con i competitor, condividendo informazioni e supply chain; Royal DSM e VDL Groep hanno annunciato una joint-venture per produrre DPI nei Paesi Bassi per garantire un’ampia disponibilità di questi dispositivi. Pieter Wolters, Vice President DSM Innovation, ha dichiarato: “La nostra joint venture è un’impresa commerciale mirata. Segna una nuova fase sull’esempio di iniziative che DSM aveva già varato in precedenza, donando o distribuendo a prezzo di costo mascherine chirurgiche, disinfettanti e tamponi quando era necessario agire immediatamente nella lotta contro COVID-19.”
La pandemia ci ha fatto capire che siamo tutti parte di una singola comunità, che abita un pianeta che ha un disperato bisogno di essere protetto e conservato. Di conseguenza, il coronavirus ha aumentato la domanda tra gli investitori di attenzione alle tematiche ambientali, sociali e di governance (con un acronimo in prestito dall’inglese, ESG o environmental, social and governance).
Secondo un recente rapporto della banca d’investimento svizzera UBS, vedremo “maggiore attenzione alle considerazioni sui temi ESG nel post COVID-19, con particolare richiesta di maggiore trasparenza aziendale e responsabilità degli stakeholder”. UBS ritiene che la gestione aziendale di questioni come i diritti umani, il benessere dei dipendenti e i rapporti con la comunità sarà oggetto di grande attenzione e le aziende non potranno più permettersi di considerarla un lusso. Il modo in cui le organizzazioni affrontano questi problemi potrebbe avere un impatto duraturo sulla reputazione e sulle future relazioni con partner, clienti e organismi regolatori.
Ad esempio, Orange considera uguaglianza digitale e responsabilità ambientale integrali al suo piano strategico Engage 2025: ci impegniamo per l’inclusione, in modo che ogni persona possa beneficiare della rivoluzione digitale. Inoltre, abbiamo lanciato un Sustainability Bond da 500 milioni di euro per finanziare progetti che rispecchiano pienamente le ambizioni del Gruppo in campo ambientale e sociale.
Anche il nostro contributo alla lotta al cambiamento climatico è una priorità assoluta. L’anno scorso abbiamo aderito all’iniziativa guidata da GSMA per sviluppare una tabella di marcia per contenere le emissioni nel settore mobile in linea con l’accordo di Parigi. Abbiamo deciso di anticipare l’industria, che si è data tempo fino al 2050, e di diventare carbon neutral entro il 2040, nonostante l’esplosione dell’utilizzo dei dati sulle reti.
Le organizzazioni devono impegnarsi maggiormente in ambito ESG
Nonostante la disruption causata dalla pandemia all’economia e ai mercati globali, le strategie di investimento sostenibile hanno fornito prestazioni comparabili o migliori rispetto agli equivalenti convenzionali, secondo UBS.
Le organizzazioni dovranno porsi obiettivi più ambiziosi per migliorare la loro “cittadinanza aziendale”, ridurre il loro impatto ambientale, promuovere la diversity nelle assunzioni e restituire alle comunità di cui fanno parte, per esempio. Secondo il Boston Consulting Group, le organizzazioni che superano le aspettative in ambito ESG possono ottenere valutazioni e margini più elevati. Quelli che non lo faranno potrebbero soffrire finanziariamente.
In Orange Business Services, lavoriamo duramente per garantire una crescita sostenibile ponendo le questioni sociali, sociali e ambientali al centro della nostra filosofia aziendale. Uno dei nostri obiettivi, ad esempio, è ridurre il divario digitale offrendo soluzioni inclusive a governi e ONG per aiutarli a servire meglio i cittadini. Aiutiamo le organizzazioni a trasformarsi attraverso i nostri servizi di consulenza, rendendo le persone più digitali e pronte per quello che il futuro riserva. Infine, lavoriamo duramente per garantire che le nostre offerte siano disponibili nel maggior numero di territori possibile, accelerando la digitalizzazione e contribuendo a colmare il divario digitale.
Misurare l’Impatto Sociale Totale (IST) è fondamentale per le tabelle di marcia delle organizzazioni
Nel 2021, l’Impatto Sociale Totale dovrebbe essere in cima alle priorità di ogni consiglio di amministrazione. Secondo il Boston Consulting Group, l’IST oggi affianca il Total Shareholder Return (TSR) come motore della strategia aziendale: sono d’accordo con questa opinione.
L’IST misura l’impatto complessivo che un’organizzazione ha sulla società. Non è un valore predefinito: ci vuole tempo per creare una narrativa IST coerente e amplificare il messaggio. Il risultato, tuttavia, è un modo più intelligente di fare impresa, che offre opportunità in termini di collaborazione e partnership. E in ultimo avvantaggia la sostenibilità a lungo termine, a tutela delle persone e del pianeta.