Ruffle Project permette di emulare il modulo interattivo per i siti che non sono ancora andati oltre
Tre anni fa Adobe aveva annunciato che Flash Player, una volta pietra miliare dei contenuti interattivi online, sarebbe stato dismesso a inizio 2021. Bene, quel giorno è arrivato e il produttore consiglia adesso di disinstallare i vari plugin di Flash dai propri computer. Aver abbandonato il supporto per Flash significa niente più fastidiose richieste di aggiornamento, spesso inutili perché, di fatto, i siti web principali sono già andati oltre, scegliendo l’HTML5. La pagina di fine vita di Flash scrive: “Adobe non intende rilasciare aggiornamenti di Flash Player o patch di sicurezza dopo la data di fine vita. Per questo, consiglia vivamente a tutti gli utenti di disinstallare immediatamente Flash Player”.
Adesso è un pericolo
Il motivo per cui Adobe è così forte nel chiedere agli utenti di disinstallare Flash è perché è sempre stato un incubo per la sicurezza. Secondo un articolo di Adam Palmer su Infosecurity Magazine, il National Vulnerability Database restituisce 1.122 record per Flash Player, sia l’FBI che la CIA lo hanno inserito tra le prime 10 vulnerabilità abitualmente sfruttate, con i criminali che cercano ancora di indurre le persone a installare versioni false di Flash sui loro computer.
La fine del supporto però non vuol dire fine della possibilità di visitare alcuni siti che si basano ancora sul modulo. Alcuni, continueranno a funzionare utilizzando una versione emulata di Flash grazie al Ruffle Project. Emulazioni del genere non sono perfette ma il progetto Ruffle mira a risolvere i problemi di chi non ha ancora compilato i propri portali con software decisamente più in linea con i tempi.