Carrefour, CIO business-ready

Carrefour, CIO business-ready

Open innovation, ecosistema digitale, sostenibilità. «L’IT ha un punto di osservazione unico in azienda e contribuisce alla creazione di valore»

Con l’evoluzione dell’IT in cloud, la fusione tra sicurezza e rete, la convergenza tra infrastruttura e operations – possiamo considerare la distinzione tra IT applicativa e infrastrutturale ampiamente superata. «I profili professionali devono essere sempre più poliedrici per rispondere alle esigenze a tuttotondo» – spiega Alessandra Grendele, CIO di Carrefour Italia. «Il ruolo dell’IT è sempre più strategico ed ha come primo obiettivo la comprensione del business, del contesto competitivo e delle opportunità da cogliere. È un vero e proprio centro di valore. Le figure IT si arricchiscono diventando figure poliedriche, capaci di guidare e affiancare gli altri colleghi nel difficile percorso della trasformazione digitale che tutte le aziende – inclusa Carrefour – si trovano ad affrontare. Una funzione IT a 360 gradi, che sa gestire infrastrutture, dati, sicurezza, network, applicazioni e architetture, calandoli nel contesto aziendale a supporto della strategia di business e garantendo continuità ed eccellenza nei servizi. Agilità, centralità del cliente, innovazione, sostenibilità e resilienza rappresentano i nuovi imperativi per le imprese e le nuove sfide per i CIO che si trovano a guidare il cambiamento tecnologico e culturale delle aziende». In particolare – «il CIO deve presidiare la relazione con il business, garantire l’aderenza tra la strategia IT e quella di business, promuovendo l’innovazione, la crescita della cultura digitale e stimolando l’adozione di soluzioni digitali non fini a sé stesse ma in quanto portatrici di valore».

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Il punto di coesione

Per il CIO di Carrefour Italia – «l’architettura è il punto di coesione tra sicurezza, network, applicazioni, infrastruttura, un punto nevralgico che, assieme alla creazione di API e la centralità dei dati, merita particolare attenzione sia per l’evoluzione della trasformazione digitale e sia per l’impatto in termini di business». «Un’architettura a microservizi consente il disaccoppiamento tra sistemi legacy e nuove tecnologie e di scalare ed evolvere velocemente per lavorare alla stessa velocità del business. Parallelamente, la creazione di una architettura data-centrica consente di fare leva sul patrimonio di dati per guidare le decisioni aziendali a tutti i livelli. Per far questo però, occorre una profonda trasformazione culturale, ancor prima che tecnologica». In Carrefour – spiega Alessandra Grendele – la strategia non è dettata dal cambiamento, ma il cambiamento fa parte della strategia. «Abbiamo un ambizioso programma di trasformazione digitale, avviato nel 2018 a livello di Gruppo e che coinvolge tutte le aree aziendali. Il piano prevede una profonda revisione tecnologica che si fonda sui seguenti principi: standardizzazione, semplificazione, internalizzazione delle competenze, centralità dei dati e approccio cloud first».

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Resilienza e innovazione

La pandemia è stato uno stress test inaspettato per tutti i settori, ma in modo particolare per la GDO. L’emergenza ha impresso una spinta ulteriore alla trasformazione e alla digitalizzazione. In questo contesto – continua il CIO di Carrefour Italia – «avere forti capacità di resilienza e una solida roadmap di innovazione hanno fatto la differenza e ci hanno permesso di affrontare l’emergenza sanitaria, garantendo continuità di business e il miglior servizio ai nostri clienti. Ci siamo trovati ad affrontare l’emergenza sanitaria in prima linea ma ci siamo fatti trovare tecnologicamente preparati. Una prova sul campo, che ci ha permesso di confermare scelte tecnologiche e priorità strategiche precedenti, quali infrastrutture in cloud, omnicanalità dei servizi e dei prodotti, digitalizzazione dei processi e delle postazioni di lavoro, rafforzando il ruolo del CIO, che non risponde solo alle necessità del momento, ma sa guardare avanti. Al tempo stesso, abbiamo compreso la necessità di mettere in ordine di priorità altri interventi, per esempio, la digitalizzazione dei pagamenti per offrire un ambiente più sicuro ai nostri clienti e colleghi. In questo difficile anno, l’IT è stata ancora di più al servizio dei clienti e dei colleghi e della creazione di valore per il business».

Scelte sostenibili

I CIO devono essere custodi, garanti e leader dell’evoluzione dell’IT come ecosistema digitale di funzioni a supporto di uno sviluppo sostenibile. «La sostenibilità è parte integrante del piano industriale di Carrefour a livello di gruppo e coinvolge anche l‘Italia nell’adozione di una serie di misure che possono ridurre l’impatto ambientale della GDO. Protezione della biodiversità, tracciabilità della filiera alimentare, riduzione dei consumi e degli imballaggi di plastica, riduzione degli sprechi alimentari e molte altre iniziative fanno parte del più ampio programma “Act for Food – azioni concrete per mangiare meglio” che a livello locale e internazionale vede fortemente impegnata l’azienda». L’elemento sostanziale di questo programma è la concretezza delle azioni a partire dal miglioramento della qualità e sicurezza del prodotti al giusto prezzo per i clienti – secondo quella che in Carrefour – chiamano «transizione alimentare».

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Carrefour – continua Alessandra Grendele – si è impegnata ad assicurare la sostenibilità del proprio business e garantire impatti positivi delle proprie attività in senso sociale e ambientale. «Siamo alla continua ricerca di partner che condividono con noi questi valori nella costruzione di ecosistemi sostenibili, per diffondere la sostenibilità in tutta la filiera e promuovere un approccio di business responsabile. Stiamo lavorando per ridurre del 30 per cento i consumi energetici attuali. Abbiamo l’obiettivo di ridurre del 40 per cento le emissioni di CO2 entro il 2025, e del 70 per cento entro il 2050, con un approccio strutturato che include punti vendita e logistica, adottando soluzioni per ridurre i chilometri totali percorsi dai mezzi commerciali e prediligere metodi di trasporto che salvaguardano maggiormente l’ambiente. Abbiamo iniziato dal 2011 un progressivo ammodernamento degli impianti per la produzione del freddo alimentare che permette di evitare l’utilizzo di liquidi refrigeranti HFC e la riduzione dell’utilizzo di acqua nei punti di vendita. Carrefour promuove la responsabilità sociale da parte dei nostri fornitori, coinvolgendoli nel rispetto della tutela dei diritti umani, e partecipa attivamente al miglioramento di standard globali. Per noi, innovazione e sostenibilità sono collegate a doppio filo e per questo lavoriamo a fianco delle comunità, incoraggiando la cultura della diversità e delle pari opportunità».