Trend Micro e RSA Security si alleano contro il cybercrime

Trend Micro e RSA Security si alleano contro il cybercrime

L’Italia apripista all’intesa tra i due vendor storici di sicurezza per supportare le aziende nel contrasto alla minaccia cyber

Non passerà mai di moda. La sfida dell’integrazione tra sistemi di sicurezza di vendor differenti è un evergreen, resiliente ai tempi e alle stagioni. Come i silos organizzativi, aree verticali distinte per competenza, con soluzioni di sicurezza incapaci di dialogare tra loro e di rispondere in maniera veloce e proattiva agli attacchi. Spesso usato a sproposito, il termine quando identifica davvero uno squilibrio organizzativo evidenzia la criticità rappresentata dall’inefficienza organizzativa del ragionare in modo autonomo, teso a ottimizzare il proprio funzionamento anche quando l’ interesse particolare, nuoce al funzionamento complessivo dell’organizzazione. La security non fa eccezione e dunque quella di riuscire a far parlare soluzioni di sicurezza di vendor differenti rimane una sfida sempre al tavolo di CIO e dell’IT.

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Un impasse nella pratica superato solo grazie ad alleanze e accordi tra vendor finalizzati alla concreta integrazione delle rispettive soluzioni. Questo l’obiettivo della partnership tutta italiana tra Trend Micro, leader globale di cybersecurity, e RSA, storico marchio ceduto di recente da Dell a un consorzio di società del private equity. Una prospettiva che tutti i clienti comuni dei due vendor saluteranno con soddisfazione. Uno dei primi passi dell’intesa, ribadita nel corso di un recente evento in live streaming, sarà quello di integrare le soluzioni di endpoint protection con i sistemi SIEM sviluppati da RSA. «Le due aziende – si legge nel cs ufficiale – hanno messo in comune la propria intelligence, i rispettivi sistemi di rilevamento e i dati sulle minacce per permettere alle organizzazioni una risposta e una reattività migliori agli attacchi informatici, uno dei maggiori rischi per la continuità del business». Attacchi in crescita e resi ancora più pericolosi dal passaggio massivo al lavoro da remoto, prassi che tra i molti vantaggi ha però come rovescio della medaglia l’aumento della superficie d’attacco e il pericolo di aprire pericolose falle nelle infrastrutture IT.

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Strategia comune

Se l’evidenza ci mostra come la minaccia sia sempre di più figlia di una strategia, anche la risposta deve diventarlo. «Bisogna partire da un progetto per poi applicare tecnologia, formazione, consapevolezza» afferma Alessandro Fontana, Head of Sales, Trend Micro Italia. «Proteggere dalle minacce hardware, reti, multicloud e device sparsi e in continuo dialogo tra loro è una sfida impegnativa per le aziende». I dati aziendali sono esposti al rischio di data breach e la continuità operativa a pericolosi fermi. Senza la possibilità di comunicare tra loro, i sistemi e le strategie tradizionali di gestione del rischio non bastano. «In un contesto dove i rischi e le richieste di tecnologie di sicurezza diventano sempre più complessi – prosegue Fontana – la nostra proposta è un ambiente di sicurezza integrato. In quest’ottica la loro implementazione rappresenta uno degli investimenti prioritari per le imprese».

Una partnership nata sul campo

Una collaborazione – sottolineano i due vendor – cresciuta e affinatasi su casi reali e clienti condivisi. «Un approccio all’integrazione allineato alla visibilità lungo tutto il ciclo di vita delle soluzioni che proponiamo ai nostri clienti, partendo dalla progettazione, fino alla installazione, configurazione e manutenzione sottolinea Maddalena Pellegrini, Senior Executive Account Manager RSA. «Tecnologie modellate sulle esigenze delle imprese. Costruite per spingere al massimo l’integrazione tra i nostri prodotti e quelli di terze parti. Da qui l’idea di concretizzarla in modo strutturato. Coinvolgendo i system integrator con i quali lavoriamo, gli anelli di congiunzione naturale tra noi e i clienti» conclude Pellegrini.