SSG SCAI Solution Group insieme a Wacom per semplificare la trasformazione digitale tramite processi di firma veloci e validati. Abbattimento dei costi, miglioramento delle performance, aumento dell’agilità nelle procedure approvative. La firma grafometrica libera l’energia che fa muovere il business
SCAI Solution Group (SSG) vanta una pluriennale esperienza nel mercato dell’Information Technology. L’unione di SCAI Solution e HDS Sistemi ha permesso di consolidare tutti i valori e le competenze maturate in molti anni nei vari settori del mercato ICT, dando così vita a SSG, mediante la fusione delle due società. SSG conta attualmente quattro sedi in Italia nelle principali aree di business: Roma, Milano, Torino e Messina. In particolare a Messina, il gruppo ha implementato il centro di ricerca e sviluppo per il gestionale dedicato alle strutture sanitarie, centrale per quello che si sta rivelando il 2020 dal punto di vista emergenziale. La trasformazione digitale è divenuta ormai un fattore di sviluppo necessario a tutte le aziende, indipendentemente dalla loro mission, per rimanere al passo con l’innovazione tecnologica. Innovazione e digitale sono i due concetti che “obbligano” le organizzazioni a rivedere il loro modello di business e i processi. Come ci spiega Daniele Rossi, presidente e amministratore delegato, SSG si propone al mercato come un system integrator a valore, integrando soluzioni proprie e di terze parti, “customizzando” ad hoc le infrastrutture e le tecnologie adottate. Vanta solide partnership con i più importanti vendor di tecnologie hardware, che hanno permesso il raggiungimento di risultati rilevanti e lo status di gold e platinum.
Nel 2019 SSG ha costituito varie linee di business dedicate alle più rilevanti aree del mercato ICT: data center e tecnologie hardware e software; cyber security e global surveillance; professional e managed services; document management e firma elettronica; digital IoT, AI, 3D printing; healthcare e marketing. «La creazione di queste aree di business nasce dall’esigenza di dare risposte immediate al mercato, con la massima specializzazione e competenza. Riteniamo che la specializzazione e le skill dei nostri professionisti siano la chiave del successo e la risposta concreta alle tante sfide a cui il mercato e i clienti ci sottopongono quotidianamente». Tra i vari aspetti menzionati da Daniele Rossi, vogliamo concentrarci su quello della firma grafometrica, che si pone come soluzione abilitante per la digitalizzazione dei processi documentali cartacei che assicura piena compliance e validità legale. «La firma grafometrica – spiega Daniele Rossi – abilita processi di digitalizzazione che permettono di “dematerializzare” il cartaceo, creando efficienza e contenimento dei costi di gestione. L’esperienza e le analisi effettuate nel corso degli anni ci hanno portato ad affermare che i costi di gestione del ciclo documentale tradizionale possono incidere pesantemente sul bilancio di ogni azienda. L’incidenza dei costi (TCO) del cartaceo può variare dal tre al sei per cento in base all’attuazione di processi di gestione documentale da parte delle aziende. Per fare un esempio concreto, il TCO per gestire un singolo documento cartaceo può arrivare a 1,60 euro, mentre il costo della firma grafometrica si attesta intorno a 0,10 euro, con un ROI molto interessante dal punto di vista economico e finanziario».
PIÙ AGILITÀ PER I SERVIZI BANCARI
Premesso quanto sopra, SSG ha creato un modello mirato a supportare i clienti e i partner verso il percorso di trasformazione digitale. «La nostra società – afferma Daniele Rossi – è in grado di offrire soluzioni e servizi a 360 gradi, dalla firma grafometrica al resto delle aree di business individuate con le LOB verticalizzate su tecnologie e settori di industria. «Su tali linee di business ci basiamo per offrire consulenza, soluzioni e servizi mirati alle esigenze di ogni singolo cliente» – continua l’AD di SSG. «Non amo molto le soluzioni “universali”, adatte per tutte le occasioni. Privilegio la competenza specifica e l’attenzione alle reali necessità di clienti e prospect, con i quali studiamo le migliori infrastrutture mediante concertazione e analisi di fattibilità. Siamo molto attenti al postvendita, un valore che ci contraddistingue, mantenendo una focalizzazione sul ciclo intero del progetto che possiamo definire “chiavi in mano”. Accompagniamo quindi i nostri clienti in tutte le fasi della digital transformation, dalla prima fase di “design thinking” a quella di implementazione, fino alla messa in produzione della soluzione creata. I nostri servizi professionali si basano sul framework ITIL che rappresenta il punto focale per l’ITSM, mentre le competenze e certificazioni professionali si basano su metodologia PMP e Agile».
Una referenza molto importante per SSG è quella che l’ha vista lavorare con il Gruppo CSE, Consorzio Servizi Bancari. «La mia esperienza nel mercato finance, maturata in contesti multinazionali quali IBM, Infoprint Solution Company e Ricoh – afferma Daniele Rossi – mi ha permesso di accrescere le conoscenze del settore e stringere delle consolidate relazioni e partnership importanti con società leader nella erogazione e gestione di servizi a valore alle banche. Una delle più importanti è proprio la partnership con CSE. Da subito, ci siamo trovati in sintonia con i responsabili circa la metodologia delle soluzioni da erogare alle banche clienti, creando una piattaforma a valore che comprende tecnologia e servizi postvendita: ancora una volta si parla di progetti “chiavi in mano”. Da circa quattro anni, collaboriamo con grande soddisfazione con CSE, veicoliamo le soluzioni per la firma grafometrica, corredate di servizi che prevedono la gestione del loro parco installato Wacom mediante il gestionale SCAI Support».
IL RUOLO DI WACOM
Da sempre SSG è Solution Partner di Wacom e da diversi anni si colloca tra i migliori Business Partner a livello europeo, sia per valore transato che per la qualità del rapporto instaurato. In modo particolare questa partnership vincente, che combina tecnologia hardware e software, permette di apporre firme grafometriche con la massima sicurezza e semplicità d’uso. Nel corso degli anni, SSG ha venduto e installato oltre 75mila dispositivi Wacom per raccogliere le firme grafometriche presso numerosi istituti bancari. «Grazie alla collaborazione con CSE, abbiamo di fatto consolidato la nostra presenza nel mercato finance, tra i più competitivi e attenti all’innovazione di processo e alla compliance. Con CSE abbiamo definito termini e condizioni per garantire il massimo livello di sicurezza a banche e clienti, scegliendo Wacom per la qualità della sua offerta» – conclude Daniele Rossi.
Ed è il motivo per cui ci siamo rivolti proprio a Wacom per capire come l’eccellenza della tecnologia grafometrica proprietaria, scelta da SSG e da altri partner, può rappresentare un vantaggio nell’abbattimento dei costi, il miglioramento delle performance, l’aumento dell’agilità nelle procedure approvative. «Il mondo digitale nel quale viviamo è divenuto ancora più “liquido” a causa della situazione critica che ci si è posta dinanzi a inizio anno» – sottolinea Fabrizio Corno, senior account manager Italy di Wacom. «Nei mesi si è parlato sempre di più di digital transformation, smart enterprise e di nuovi modelli di business capaci di fare leva su logiche “Agile”, che però funzionano solo se si coinvolgono in questa transizione tutti i processi aziendali. Interessando flussi di autorizzazione e validazione, la firma elettronica, in tutte le sue declinazioni (semplice, avanzata, qualificata e digitale), diventa un asset fondamentale e un servizio cardine all’interno del processo di digitalizzazione. In particolare la firma grafometrica, che si ottiene dal rilevamento dinamico dei dati calligrafici, come ritmo, pressione, velocità, movimento, è uno strumento sempre più utilizzato dalle imprese per la sottoscrizione di documenti con la propria clientela esterna e interna».
Ma non solo. Dal punto di vista giuridico e normativo, la firma grafometrica rientra tra le firme elettroniche avanzate, ottenuta attraverso una procedura informatica che deve garantire: l’identificazione del firmatario del documento; la connessione univoca della firma al destinatario; il controllo esclusivo del sottoscrittore del sistema di generazione della firma, ivi inclusi i dati biometrici eventualmente utilizzati per la generazione della firma medesima. Il firmatario deve poi avere la facoltà di ottenere evidenza di quanto sottoscritto. Insomma la stessa firma, apposta su un’interfaccia via tablet, è legalmente l’equivalente elettronico della tradizionale firma autografa su carta, in quanto associata stabilmente al documento elettronico sulla quale è apposta e ne attesta con certezza l’integrità, l’autenticità e la non riproducibilità. «Essendo una tipologia di Firma Elettronica Avanzata, la grafometrica porta con sé numerosi benefici, tra cui costi di processo ridotti grazie a tempi di elaborazione e di gestione più brevi dei documenti elettronici; flussi di lavoro più efficienti tramite un processo documentale digitalizzato end-to-end; flessibilità di gestione anche nel caso di modifiche dell’ultimo minuto ai documenti; riduzione degli esborsi legati ai materiali di consumo per la stampa e la copia; approccio green ed ecosostenibile; risparmio sulla logistica relativa alla gestione e stoccaggio di documenti cartacei; migliore sicurezza grazie a un processo verificato».
Alla base di ogni dispositivo, predisposto per la raccolta di dati biometrici, c’è un sistema integrato che misura l’esattezza delle informazioni inserite e certifica la firma come attendibile. La partnership con SSG è consolidata da tempo – spiega Fabrizio Corno di Wacom – in quanto il Gruppo ha perfettamente interpretato il modello richiesto da Wacom di proporre on-top ai nostri device una soluzione di firma sicura e valida. SSG ha fatto importanti investimenti in questo senso, migliorando e facendo progredire costantemente la propria soluzione di firma, che ora è diventata un pillar del loro business. Grazie alla loro rete commerciale e alla sinergia creatasi con Wacom, sono stati realizzati progetti di accesso in molteplici ambiti, per un nuovo approccio al mercato, che riteniamo possa portare risultati molto interessanti nel prossimo futuro».
Foto di Gabriele Sandrini