The smarter way to workflow, per superare le emergenze e slanciarsi verso il 2021

Il mondo post pandemia: come sopravvivere al lavoro nel new normal?

Nel corso dell’evento virtuale Now@Work, ServiceNow illustra la sua ricetta per lasciarsi alle spalle il priodo difficile della crisi sanitaria, sfruttando la ripartenza – attraverso la transizione digitale – per far ripartire il business

Superato il periodo peggiore – quello legato al lockdown e all’emergenza sanitaria – ServiceNow guarda avanti con fiducia, conscia anche che il lavoro fatto finora a supporto dei clienti è stato proficuo. La gestione del business durante il Covid, ci tiene a sottolineare il country manager Filippo Giannelli durante l’evento Now@Work, è stata positiva e i numeri hanno confermato un trend di crescita positivo anche nel secondo trimestre che porterà l’azienda a una crescita anno su anno del 20%. “Con i clienti che rinnovano i contratti” conferma il manager; l’azienda infatti, anche nella situazione complicata e difficile ha continuato ad assumere giovani talenti per supportare i suoi clienti, mantenendo i livelli occupazionali e garantendo ai suoi clienti – anche nel delicato momento – un livello di servizio elevato.

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In Italia – lo dice con orgoglio Giannelli – le aziende, fin dal primo momento, hanno pensato a come tornare al lavoro garantendo ai propri dipendenti una sicurezza operativa. E ServiceNow è stata al loro fianco, supportandoli nella gestione del ritorno alla produttività. L’azienda ha anche fornito – a clienti e non – applicazioni gratuite per poter gestire l’emergenza – le emergency response tools app – e abilitare digitalmente il lavoro, in modo sicuro.

“Perché in questo periodo era fondamentale gestire lo spazio di lavoro come una risorsa critica e attraverso la workplace service delivery platform – continua Giannelli – ServiceNow si è attivata per supportare le aziende nostre clienti”. Giannelli ricorda anche la collaborazione con il Comune di Milano per la gestione e la distribuzione sul territorio dei dispositivi di protezione individuale.

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Insomma, se l’azienda si volge indietro vede molte cose positive fatte per la comunità italiana; ma anche guardando avanti, al business del 2021, il manager si dice ottimista anche se la proiezione sui mesi futuri sarà legata ai diversi scenari che si potrebbero presentare.

In ogni caso ServiceNow e le sue soluzioni in grado di supportare ogni fase della trasformazione digitale aziendale saranno sempre pronte a trasformare il business delle imprese anche in tempo di crisi, abilitando il cambiamento e la transizione digitale, mettendo a loro disposizione soluzioni sicure per la gestione degli spazi e delle modalità di lavoro – gestione delle quote di smart working, dei workplace.

In questo scenario, il tratto distintivo dell’azienda è il concetto di partnership, o meglio di community come la chiama Giannelli per il quale, quando si opera una transizione come quella digitale, che risulta essere “disruptive” rispetto al passato, bisogna consolidare prima una community fatta di tecnologia, di clienti e di partner perché altrimenti la trasformazione diventa estremamente complicata e raccoglie la resistenza degli utenti che la subiscono.

Perché il principio trainante è che la tecnologia deve risolvere un problema concreto e misurabile, dare un vantaggio concreto e percepibile lato utente; per questo ServiceNow offre ai suoi clienti un servizio – non solo un prodotto – composto anche da supporto e da consulenza.

Elementi fondamentali per tornare a crescere dopo il periodo di crisi: semplificando la complessità del lavoro e mettendo i dipendenti nelle condizioni di lavorare come desiderano, si sentono più “protetti e sicuri”. ServiceNow aiuta i suoi clienti a migliorare il modo di lavorare; questo è ciò che l’azienda chiama The smarter way to workflow, un claim che spiega un’intera filosofia di approccio al cliente.

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